aida di verdi, capolavoro lirico amato in tutto il mondo, è tornata in scena al teatro lirico di cagliari. lo spettacolo propone l’allestimento concepito da franco zeffirelli nel 2001 per il teatro di busseto, pensato per il centenario della morte del compositore. la messa in scena, curata da stefano trespidi, privilegia un approccio più intimo rispetto alle versioni monumentali a cui siamo abituati, mettendo al centro le dinamiche emotive tra i personaggi.
La regia fedele a zeffirelli con adattamenti per cagliari
la regia di trespidi riprende fedelmente il progetto originale di zeffirelli, integrando però alcuni adattamenti per adeguare il lavoro alle caratteristiche più raccolte del teatro cagliaritano. “l’obiettivo è far emergere la complessità psicologica dei protagonisti in un contesto dal respiro più umano e meno spettacolare.” così le relazioni tra aida, radamès e amneris diventano il fulcro della storia, mettendo in risalto la tensione emotiva che guida ogni gesto e parola.
Un ruolo fondamentale delle luci e della scenografia
le luci giocano un ruolo fondamentale nello spettacolo. firmate da fiammetta baldiserri e rielaborate da veronica varesi monti, accentuano le atmosfere drammatiche e al contempo poetiche dell’opera. la scenografia rovescia l’impatto visivo delle produzioni tradizionali per accompagnare lo spettatore dentro un egitto evocativo e senza tempo. i costumi di anna anni riflettono questo equilibrio, con abiti che sposano l’eleganza antica e una certa sobrietà. le coreografie di luigia frattaroli aggiungono un tocco sacrale, scandendo momenti chiave con figure che si imprimono nella memoria.
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Il cast vocale: passione e intensità
il cast vocale racconta in musica la tragedia di aida con passione. la soprano jennifer rowley offre un’interpretazione profonda e intensa della schiava etiope, mentre antonello palombi si distingue per la sicurezza nel ruolo di radamès. peter martinčič dà voce al re con autorevolezza, george andguladze è un solido ramfis. da segnalare il basso david cecconi che si fa notare nel ruolo di amonasro, il padre di aida, per lo spessore della sua presenza vocale. anche enkelejda shkoza come amneris fa emergere, con il suo timbro, tutte le sfaccettature emotive del personaggio. il coro, preparato da giovanni andreoli, sostiene con energia costante le scene collettive.
La trama e i contrasti dell’antico egitto
la storia di aida si svolge in un antico egitto pieno di contrasti. la protagonista, principessa etiope ridotta in schiavitù dagli egiziani, vive un amore impossibile con radamès, comandante dell’esercito egizio. questo sentimento si infrange per gelosia e potere, incarnati da amneris, figlia del faraone innamorata del guerriero. il racconto si snoda tra duetti struggenti, cori solenni e marce trionfali, trasportando lo spettatore in un viaggio di emozioni e drammi.
Un egitto quasi palpabile nella messa in scena
lo spettacolo crea un’immersione totale nell’epoca e nelle vicende narrate. zeffirelli disegna un egitto fatto di piramidi, acque tranquille del nilo, statue di divinità e geroglifici che diventano quasi palpabili. le scene scorrono come sequenze di un film, offrendo dettagli che coinvolgono i sensi. la musica sublime di verdi accompagna i momenti di amore e conflitto con effetti potenti. il pubblico si ritrova dentro una storia che parla di destino, potere, speranza e dolore.
Chiusura di stagione e nuovi progetti
l’evento ha chiuso la stagione del teatro cagliaritano con successo, raccogliendo applausi e ovazioni che hanno accompagnato tutto lo spettacolo. in sala era presente andrea cigni, il nuovo sovrintendente del lirico, che ha annunciato la prossima presentazione della stagione 2025/2026. “l’attesa è alta per la programmazione che partirà subito dopo l’autunno,” promettendo nuovi appuntamenti per gli appassionati di opera a cagliari.