Agylla, l'antica strada sotto assedio: rifiuti e ignoranza minacciano il patrimonio archeologico

Agylla, l’antica strada sotto assedio: rifiuti e ignoranza minacciano il patrimonio archeologico

La strada di Agylla, importante sito archeologico, versa in grave stato di degrado a causa di rifiuti e atti vandalici, richiedendo urgente intervento delle autorità per preservare la nostra storia.
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Agylla, l'antica strada sotto assedio: rifiuti e ignoranza minacciano il patrimonio archeologico - Gaeta.it

La situazione dell’antica strada di Agylla, meglio conosciuta come lo stradello della Palma, evidenzia il triste stato di abbandono e incuria in cui versa un importante sito archeologico. La presenza di rifiuti di ogni tipo, accumulati nel tempo, sta compromettendo un luogo che meriterebbe una maggiore attenzione e protezione, sia da parte delle autorità locali che della comunità. Gli episodi segnalati dall’agenzia di stampa La Voce e da Baraonda il 30 dicembre 2024, non fanno che mettere in luce una problematica che va ben oltre il semplice decoro urbano, ma tocca corde sensibili legate alla nostra storia e identità culturale.

L’importanza archeologica della strada di Agylla

Lo stradello della Palma attraversa un’area di grande rilevanza storica e archeologica, in quanto si trova nelle immediate vicinanze di importanti resti etruschi. Questi anfratti della storia non sono solamente dei reperti, ma testimonianze viventi dell’ingegno dei nostri antenati. I quadroni etruschi, utilizzati nei secoli come confine per segnare il passaggio, sono stati apprezzati da numerosi viaggiatori e studiosi del Gran Tour, come la Hamilton e Lawrence, che hanno lodato l’intelligenza del loro riuso. Tuttavia, nonostante il valore inestimabile di quest’area, il suo stato attuale è allarmante. La cattiva gestione e l’assenza di una vigilanza adeguata hanno fatto sì che la bellezza di questi luoghi venisse oscurata da cumuli di immondizia e scarti.

La denuncia del degrado e l’inerzia delle istituzioni

Le segnalazioni riguardanti il degrado dell’area non sono circoscritte a episodi isolati, ma piuttosto a un trend preoccupante che sembra non trovare termine. La scarsa attenzione delle autorità locali, che dovrebbero essere responsabili della tutela del patrimonio culturale, è evidente. La reazione alla denuncia di questa problematica è stata, fino ad ora, un assordante silenzio. La comunità si è espressa più volte, evidenziando lo stato di abbandono, con rifiuti sparsi ovunque, frutto di un menefreghismo generale che non fa che aggravare la situazione. Si assiste a un paradosso: mentre il passato etrusco di Agylla meriterebbe di essere celebrato e valorizzato, i rifiuti depositati dai trasgressori stanno trasformando il paesaggio in un triste esempio di incuria.

Gli atti vandalici e le conseguenze sul territorio

La situazione ha raggiunto un punto critico. Non è insolito che, in un clima di disinteresse e indifferenza, il degrado possa degenerare. Infatti, in un episodio recente, il cumulo di rifiuti noto come “monnezzaro” è stato persino dato alle fiamme. Questo gesto vandalico comporta rischi elevati, non solo per l’ambiente locale, ma anche per la salute dei cittadini e il patrimonio archeologico che si trova nelle vicinanze. A questi roghi si associano, inevitabilmente, emissioni tossiche che compromettono la qualità dell’aria. La lotta contro il degrado e la salvaguardia del patrimonio culturale di Agylla richiede quindi un intervento concreto da parte delle istituzioni, per evitare che la storia di questo luogo venga definitivamente cancellata. La risposta delle autorità è fondamentale per porre fine a questo ciclo di atti vandalici e ripristinare il decoro, restituendo alla comunità un pezzo della propria storia collettiva.

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