Agsm Aim acquisisce 22 impianti fotovoltaici per ampliare la potenza rinnovabile oltre 85 MWp

Agsm Aim acquisisce 22 impianti fotovoltaici per ampliare la potenza rinnovabile oltre 85 MWp

Agsm Aim acquisisce 22 impianti fotovoltaici in cinque regioni italiane, aumentando la capacità di oltre 85 MWp e puntando a superare il 70% di energia rinnovabile entro il 2030 nel piano industriale.
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Agsm Aim ha acquisito 22 impianti fotovoltaici per oltre 85 MWp, rafforzando il suo impegno nelle energie rinnovabili e puntando a raggiungere 710 MW di potenza installata entro il 2030, con un aumento significativo della produzione di energia pulita. - Gaeta.it

Agsm Aim ha annunciato l’acquisizione di 22 impianti fotovoltaici distribuiti su varie regioni italiane. L’operazione, realizzata tramite la controllata Agsm Aim Power, amplia la capacità energetica del gruppo di oltre 85 MWp, rappresentando una svolta nel piano di sviluppo del gruppo verso le fonti rinnovabili. Questo investimento riflette il primo movimento di fusione e acquisizione dal 2021, anno di nascita di Agsm Aim, e segna un passo concreto nel nuovo piano industriale 2025-2030, che prevede ingenti investimenti per aumentare la produzione energetica pulita.

Acquisizione degli impianti e distribuzione territoriale

La società veneta ha acquistato da Aiem Green e Blu Holding Srl un totale di 22 impianti fotovoltaici dislocati in Veneto, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio e Campania. Questi impianti includono sia parchi in fase di costruzione sia progetti già pronti ad entrare in esercizio. Tra le diverse configurazioni, il portafoglio comprende impianti a terra, soluzioni agrifotovoltaiche che integrano produzione agricola ed energetica, e impianti dedicati alle Comunità Energetiche Rinnovabili, un modello pensato per aumentare l’autoconsumo collettivo.

Il progetto punta a incrementare la produzione annua di energia pulita per oltre 137.000 MWh, evitando ogni anno l’emissione di circa 32.000 tonnellate di CO2 equivalenti. Questo quantitativo è in grado di coprire il fabbisogno energetico di più di 50.000 famiglie, migliorando l’autonomia e sostenibilità delle aree coinvolte. La scelta delle regioni testimonia una volontà di estendere l’impatto su territori diversi, combinando opportunità produttive e sviluppo locale.

Impatto sul piano industriale e crescita della potenza rinnovabile

L’acquisizione si inserisce nel piano industriale 2025-2030, che prevede 508 milioni di euro di investimenti per sviluppare impianti da fonti rinnovabili e aumentare significativamente la potenza installata. Ad oggi, Agsm Aim conta una potenza complessiva di 348 MW, che punta a salire a 710 MW entro il 2030. L’obiettivo passa per un forte incremento della quota di energia solare, che dovrebbe salire dal 5 al 33 percento, superando così eolico e idroelettrico.

Con questa operazione, la quota di energia da fonti rinnovabili nel parco impianti di Agsm Aim passerà dal 45 al 56 percento nel giro dei prossimi tre anni, un balzo decisivo verso un mix energetico più verde. La strategia mira a consolidare una base produttiva solida e sostenibile, riducendo la dipendenza da fonti fossili e affinando la capacità di soddisfare la domanda energetica con risorse pulite.

Dichiarazioni dei vertici sul progetto e gli obiettivi futuri

Federico Testa, presidente di Agsm Aim, ha definito l’acquisizione “l’avvio concreto del piano industriale” e un segnale chiaro dell’approccio del gruppo alle sfide della transizione energetica. Testa ha evidenziato come lo sviluppo di nuovi impianti rinnovabili non solo aumenti la capacità produttiva ma contribuisca a costruire un sistema energetico sostenibile, utile alle comunità locali e all’intero paese.

Ruoli dei vertici e obiettivi chiave

Alessandro Russo, amministratore delegato di Agsm Aim, ha ribadito che l’operazione apre la strada a una trasformazione significativa del mix energetico. Russo ha sottolineato che raggiungere entro il 2030 il 70 percento di potenza elettrica da fonti rinnovabili, superando dunque la media italiana prevista al 68 percento, rappresenta uno degli obiettivi chiave. Questa acquisizione segna quindi il passaggio dalla strategia alla pratica, confermando il ruolo del gruppo come protagonista nella decarbonizzazione e nell’ambientalismo industriale italiano.

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