Una protesta silenziosa ma determinata ha animato le strade di Milano, dove un gruppo di agricoltori ha manifestato per sollecitare l’attenzione su questioni critiche che riguardano il settore agricolo e della pesca. Organizzato da Riscatto Agricolo Lombardia, il corteo è partito da Binasco e ha raggiunto piazza Duca d’Aosta, in prossimità della Stazione Centrale e del Pirellone, sede del Consiglio regionale della Lombardia. A far sentire la propria voce, un numero relativamente modestissimo di agricoltori, ma con un messaggio chiaro e urgente forgiato dai cartelli appesi sui trattori: “La nostra fine sarà la vostra fame”.
La protesta e le richieste dei manifestanti
I partecipanti hanno espresso la loro preoccupazione per la crisi che colpisce le aziende agricole e di pesca. Durante la manifestazione, sono stati avvicinati da alcuni consiglieri regionali di centrodestra, tra cui Silvia Scurati e Giovanni Malanchini. All’interno della locandina di presentazione, Riscatto Agricolo ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una dichiarazione di stato di crisi socio-economica per il settore agricolo e della pesca, affinché le istituzioni possano adottare misure straordinarie.
Le richieste non si sono limitate alla dichiarazione di crisi. Gli agricoltori hanno invocato anche l’applicazione di clausole di salvaguardia, per contrastare l’impatto delle importazioni, considerate “selvagge”, nei settori più colpiti dalla concorrenza sleale e dal dumping. Inoltre, hanno richiesto un potenziamento delle misure sul prezzo minimo al campo, con una particolare attenzione all’equità e alla trasparenza dei rapporti commerciali.
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Le difficoltà delle aziende agricole
Parlando delle difficoltà affrontate dal settore, uno dei rappresentanti di Riscatto Agricolo Lombardia, Filippo Goglio, ha sottolineato le conseguenze di eventi come calamità naturali, che quest’anno hanno portato a raccolti insufficienti per mantenere gli animali nelle aziende agricole. Goglio ha messo in evidenza il rischio concreto di arrivare ai mesi primaverili senza prodotti, costringendo gli agricoltori a prendere decisioni dolorose, come la macellazione degli animali. “È urgente trovare una quadra per andare avanti”, ha rimarcato.
La questione della sostenibilità e la sovranità alimentare
Un altro aspetto di grande rilevanza emerso durante la protesta è stato il tema della sostenibilità ambientale. Goglio ha ribadito l’importanza del ruolo degli agricoltori come custodi dell’ambiente, richiamando la necessità di un dibattito serio sulla sostenibilità, in contrapposizione all’eventualità di dover adottare soluzioni come il cibo sintetico. Il rappresentante degli agricoltori ha chiesto un sostegno attivo da parte dei consumatori, sottolineando che la lotta per la sovranità alimentare è in gioco e che è fondamentale continuare a sostenere i prodotti made in Italy.
La manifestazione è quindi diventata un chiaro appello per un supporto più incisivo alle esigenze degli agricoltori e per una maggiore attenzione alle problematiche che attanagliano un settore vitale per l’economia italiana. L’evento ha trasmesso messaggi forti e chiari, invitando non solo i politici, ma anche i cittadini a riflettere sull’importanza di un’agricoltura sostenibile e resiliente.
Con questa mobilitazione, gli agricoltori hanno messo in evidenza non solo la loro situazione difficile, ma anche una richiesta di maggiore rispetto e riconoscimento nel dibattito pubblico riguardante il cibo e la sua produzione.