Agis, l’associazione generale italiana dello spettacolo, si prepara a festeggiare ottant’anni di attività e storie collegate al mondo del teatro, cinema e spettacoli dal vivo. A partire dal 1945, questa organizzazione ha accompagnato la crescita e la trasformazione del sistema culturale italiano. Per il 2025 sono previste diverse iniziative, tra cui un libro commemorativo, eventi con l’università Iulm, una mostra e un video celebrativo. L’annuncio è arrivato durante una conferenza al ministero della Cultura, alla quale hanno partecipato esponenti di rilievo del settore e delle istituzioni. Scopriamo tutte le novità previste e il contesto che circonda questa ricorrenza.
Un libro e una serie di eventi per raccontare otto decenni di spettacolo in italia
Il primo passo per celebrare i 80 anni di Agis sarà la pubblicazione di un libro che raccoglie la storia dell’associazione. Il volume racconta lo sviluppo del mondo dello spettacolo nazionale attraverso le parole di tutti i presidenti che si sono succeduti nel tempo, mettendo in luce le sfide e i successi affrontati. Questo testo propone un racconto diretto e documentato che ripercorre momenti fondamentali dal secondo dopoguerra a oggi.
Al contempo sono in programma attività con l’università Iulm, che si concretizzeranno il 24 ottobre, in occasione della giornata nazionale dello spettacolo. L’obiettivo è coinvolgere studenti e studiosi nel dibattito su come il settore culturale abbia cambiato volto negli anni.
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A dicembre si terrà la proiezione di un video celebrativo nelle sale teatrali e cinematografiche, un omaggio visivo che ripercorre la storia e il futuro dello spettacolo italiano. Tra le ipotesi c’è anche la possibilità che venga mostrato durante la prima della Scala, evento simbolo della cultura italiana nel mondo.
Altri appuntamenti prevedono l’assegnazione del premio Italo Gemini e una mostra realizzata in collaborazione con Civita, per valorizzare il patrimonio artistico e culturale legato allo spettacolo. Diverse istituzioni e realtà locali parteciperanno a questo programma, creando un legame tra comunità e cultura.
Il ruolo di agis nel sistema dello spettacolo dopo la repubblica e la ripresa post-pandemia
Francesco Giambrone, presidente di Agis, ha sottolineato che questi ottant’anni coincidono con la formazione del sistema dello spettacolo italiano, parallela alla nascita della Repubblica. L’associazione ha assistito e contribuito a trasformazioni profonde, anche in ambienti difficili.
Un esempio recente è l’emergenza sanitaria che ha interrotto molte attività dal vivo. I dati Siae pubblicati a fine 2024 mostrano però come il settore abbia reagito, riportando numeri superiori a quelli registrati prima della pandemia. Questo dato dimostra la tenacia degli operatori e l’importanza delle attività culturali per le comunità.
Giambrone ha evidenziato che il lavoro di Agis si muove anche sulla consapevolezza di quanto il pubblico consideri spettacolo e teatro come elementi fondamentali per la vita sociale. Queste esperienze si riflettono nella vitalità che caratterizza il comparto oggi.
La nuova disciplina per agevolazioni e contributi: il gruppo di lavoro guidato da giorgio assumma
Durante l’incontro al ministero, il sottosegretario Gianmarco Mazzi ha illustrato il progetto del “gruppo di studio” che lavorerà nei prossimi due anni alla definizione di una nuova normativa su agevolazioni, contributi e provvidenze per il settore culturale. L’esperienza sarà guidata da Giorgio Assumma, esperto nel campo, con l’obiettivo di creare un testo snello e comprensibile.
Mazzi ha spiegato che questo lavoro sarà fatto usando un metodo simile a un’assemblea costituente, dove giuristi, studiosi e operatori del settore si confronteranno per trovare un accordo comune. Senza fretta ma con attenzione a ogni dettaglio, il gruppo punta a completare la proposta entro maggio 2027.
Assumma ha aggiunto che il team lavorerà a titolo gratuito e senza interferenze politiche. Le diverse voci raccolte nel settore potranno contribuire a un testo condiviso e funzionale, superando le difficoltà che linee differenti avevano creato finora.
Discussioni sul codice dello spettacolo e il confronto parlamentare
Il tema del nuovo Codice dello Spettacolo è stato rilanciato da Mazzi, che ha ricordato come il testo sia ancora aperto a modifiche fino al 31 dicembre 2025. L’idea è pubblicarlo entro il primo gennaio 2027, anche se per ora si tratta di una bozza preliminare che deve ricevere ulteriori integrazioni.
Matteo Orfini, deputato della commissione Cultura alla Camera, ha ribadito la necessità di fare un lavoro accurato sulla bozza, per ampliarne e migliorarne i contenuti senza fretta. Questo approccio punta a offrire uno strumento che risponda alle esigenze reali del mondo dello spettacolo.
Lucia Borgonzoni, sottosegretaria alla Cultura, ha ricordato che le sale teatrali e cinematografiche sono spesso gli unici presidi culturali sul territorio, tornati a riempirsi dopo un periodo di difficoltà. Ha citato la campagna Cinema Revolution e il biglietto a prezzo ridotto, che punta a coinvolgere il pubblico in modo continuativo.
Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura alla Camera, ha evidenziato come la collaborazione tra Parlamento e Agis sia ormai stabile e strutturata. Questo confronto ha già portato all’inserimento delle attività dello spettacolo nel piano Olivetti, strumento importante per la crescita culturale italiana.
Le iniziative di Agis per gli ottant’anni vengono accolte come tappe di un percorso che intreccia storia, politica e territorio, testimoniando il legame forte tra cultura e comunità in Italia.