Roccaraso, nota località sciistica in Abruzzo, ha visto una domenica da ricordare. Il 26 gennaio, circa 10mila turisti sono giunti nella zona, provocando una serie di problemi organizzativi e viari. Lo spostamento di queste masse verso le piste ha causato non solo congestione sulla strada, ma anche un sovraffollamento delle strutture. Questo episodio mette in luce l’importanza del turismo invernale per il territorio e le sfide che comporta.
Il traffico critico e le risposte delle forze dell’ordine
Il rientro a casa per migliaia di turisti è stato complicato dal traffico intenso sulla Strada Statale 17. L’arcipelago di autobus, circa 220 provenienti da Napoli e dintorni, ha generato code interminabili, rendendo la circolazione particolarmente difficile. Le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, hanno dovuto intervenire per migliorare la situazione. Sotto la guida del capitano Giuseppe Testa, è stata intensificata la presenza sul territorio.
Parallelamente, un’ordinanza emessa dal sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, ha vietato la sosta degli autobus in via Napoli, una strategica area a pochi passi dagli impianti sciistici, storicamente utilizzata come fermata per i mezzi di trasporto. Questa misura ha aggiunto un ulteriore livello di complessità alle operazioni di traffico, costringendo i turisti a trovare soluzioni alternative. In questo contesto, la gestione del traffico ha rivelato le difficoltà di una località che punta fortemente sul turismo invernale, ma che deve affrontare picchi di affluenza non programmati.
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La viralità sui social e le offerte attrattive
Un ruolo cruciale nell’attrazione di così tanti visitatori va attribuito ai social media, in particolare alla piattaforma TikTok. I pacchetti low-cost offerti da influencer come Rita De Crescenzo hanno riscosso grande successo, attirando l’attenzione di moltissimi giovani e famiglie. Questi pacchetti, con costi contenuti che oscillano tra i 20 e i 30 euro, comprendevano il viaggio da Napoli e l’accesso alle piste.
Questa strategia commerciale ha reso accessibile a un pubblico più ampio una giornata sulla neve, ma ha anche comportato un afflusso eccessivo per le capacità ricettive della località. Mentre i visitatori si mostrano entusiasti delle offerte, la saturazione delle strutture ha portato a un’esperienza meno piacevole, con attese lunghe e difficoltà nel trovare spazi adeguati. Anche se queste iniziative di marketing hanno sempre un impatto positivo sull’economia locale, ci si deve interrogare sulla sostenibilità di tali afflussi.
Racconti di disagi e situazioni critiche
Le esperienze dei turisti non sono state tutte da ricordare. Testimonianze giunte da più parti parlano di una vera e propria odissea nel tentativo di raggiungere Roccaraso e, successivamente, di ritornare a casa. Il deputato Francesco Emilio Borrelli ha raccolto diverse segnalazioni che descrivono scene drammatiche. I visitatori avrebbero trascorso ore ferme nel traffico, mentre alcune famiglie dipartivano per lunghe passeggiate a piedi lungo la SS17, esposti a un vento intenso e freddo.
Il caos ha dato vita a scene che restano impresse nella memoria di chi le ha vissute, tanto che alcuni le hanno paragonate a una situazione “apocalittica”. Mentre i residenti commentavano con malumore i disagi della giornata, i visitatori si sono trovati a fronteggiare una realtà ben diversa dalle attese. L’incrocio tra un’alta affluenza turistica e i limiti infrastrutturali ha evidenziato quanto sia difficile gestire eventi di questa portata in un contesto geografico e urbano non sempre preparato.
Roccaraso, da località amata per gli sport invernali, si trova a dover riflettere su come affrontare sfide simili in futuro, garantendo esperienze migliori sia per i turisti che per gli abitanti locali.