Il 2025 ha visto una nuova fase per l’Automobile Club d’Italia con la nomina di Geronimo La Russa come presidente. L’ente, radicato nella storia da oltre un secolo, deve affrontare trasformazioni profonde legate alla mobilità, all’ambiente e al futuro dell’auto in un Paese che cambia. I temi del traffico, della sicurezza e della fiscalità fanno parte del suo mandato, con uno sguardo attento ai cittadini e alle imprese.
Geronimo la russa e il nuovo ruolo all’aci
Geronimo La Russa ha raccolto il testimone con il 78% delle preferenze, confermandosi leader dell’associazione per il prossimo quadriennio. Sposato e padre di due figlie, è un avvocato che conosce bene l’universo dell’auto, dato che presiede l’Aci di Milano dal 2018 e ha già maturato esperienza come vicepresidente dell’ente pubblico non economico. La sua visione combina rispetto per la tradizione di 120 anni e volontà di seguire strade nuove, necessarie per rispondere a sfide ambientali e tecnologiche.
La posizione di la russa sul momento attuale
La Russa ha parlato senza giri di parole del momento particolare attraversato dal mondo automobilistico. Ha evidenziato che l’aci si trova a un crocevia: la conservazione delle pratiche passate e l’innovazione per garantire la mobilità anche nel futuro. L’obiettivo dichiarato è rendere più veloci le risposte dell’ente, offrendo servizi concreti agli utenti, che sono costretti a utilizzare l’auto nel quotidiano, nonostante le trasformazioni in corso.
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Formazione alla guida e sicurezza sulle strade
Fra le priorità del programma di La Russa spicca la formazione come strumento per ridurre incidenti e rischi. Con la rete di Automobile Club provinciali, l’ente già collabora con le scuole, i provveditorati e le forze dell’ordine per sensibilizzare sulle regole. La proposta più concreta riguarda il riconoscimento fiscale, ossia una possibile defiscalizzazione per i corsi di guida dedicati ai neopatentati.
Questi corsi dovrebbero diventare obbligatori per chi guida per lavoro, così da aumentare la preparazione pratica dei conducenti. L’attenzione si estende anche ai più giovani: l’aci punta a potenziare l’educazione stradale nelle scuole primarie e a introdurre momenti di avvicinamento alla micro mobilità nelle secondarie. Secondo La Russa, un’educazione precoce e mirata può incidere positivamente sulla sicurezza di tutti, prevenendo errori e comportamenti pericolosi.
Fiscalità automobilistica: verso una maggiore armonia
Uno dei temi più delicati è la tassazione legata alle auto. L’Italia presenta regole diverse nei territori, con imposte che cambiano da regione a provincia autonoma. La Russa sostiene che, pur rispettando l’autonomia delle regioni, serva un sistema più uniforme per evitare disparità e confusione.
Superbollo e impatto sulla crescita del settore
Emerge poi un punto controverso: il “superbollo” sulle auto di lusso e sportive. La Russa lo definisce un ostacolo alla crescita del settore specialistico dell’industria automobilistica italiana. Secondo lui, questa tassa ha danneggiato le entrate fiscali complessive e aggravato le condizioni di chi opera nel segmento delle vetture più prestigiose. La sua proposta è chiara: eliminare questa imposta per sostenere una categoria rilevante del mercato nazionale.
Euro 5 e blocchi al traffico: il punto sui divieti nel nord italia
Il dibattito ambientale tocca anche limiti e divieti per alcune vetture. La Russa ha appoggiato la decisione di posticipare al 2026 il blocco alle auto Euro 5 nel nord Italia, un provvedimento contenuto in un emendamento del decreto Infrastrutture. La sua posizione mette in guardia da eccessi che penalizzerebbero soprattutto chi ha meno risorse.
La mobilità e l’auto come strumento necessario
L’auto non è vista come un nemico, ma come uno strumento necessario. Le Euro 5, che già esercitano un impatto ambientale limitato, dovrebbero avere un trattamento più equilibrato. Il presidente dell’aci ha voluto incalzare sul fatto che piccoli aggiustamenti nelle abitudini quotidiane e una maggiore razionalità nell’uso dell’auto possono portare a riduzioni significative dell’inquinamento, senza aggravare la mobilità individuale. Sta quindi alla politica e all’opinione pubblica trovare un punto d’incontro che consenta sostenibilità e libertà di movimento.
In questo inizio di mandato, l’Automobile Club d’Italia sembra voler guidare un percorso complesso e articolato, dove tradizione e futuro si incrociano senza abbandonare l’attenzione per chi si mette in strada ogni giorno. Geronimo La Russa, in questa fase delicata del settore, punta a portare avanti un messaggio concreto, articolato in riforme sul fronte della sicurezza, della fiscalità e delle politiche ambientali legate alla mobilità individuale.