Sul suggestivo sfondo dell'isola di Zannone, nel cuore dell'arcipelago ponziano, un nuovo accordo mira a dare nuova vita al Faro di Capo Negro. Questo progetto di riqualificazione contempla interventi significativi per l'efficientamento energetico e il restauro degli interni della storica struttura. Sottoscritto da diverse entità, tra cui l'Agenzia del Demanio e l'Ente Parco Nazionale del Circeo, il protocollo promette di trasformare il faro in un simbolo di sostenibilità e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale locale.
Il protocollo d'intesa: soggetti coinvolti e obiettivi
Le parti firmatarie dell'accordo
Un accordo di grande rilevanza per il futuro del Faro di Capo Negro è stato siglato da un'alleanza di enti pubblici. Le parti coinvolte includono l'Agenzia del Demanio, l'Ente Parco Nazionale del Circeo, i Carabinieri del Reparto di Biodiversità di Fogliano e il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna. Questo protocollo d'intesa segna l'inizio di un percorso finalizzato alla riqualificazione di un'importante struttura che ha avuto ruoli differenti nel corso della sua storia.
Obiettivi della riqualificazione
Il progetto si propone di consolidare la struttura di accesso al faro, garantire l'efficientamento energetico e il restauro degli spazi interni. Questi interventi non solo miglioreranno la funzionalità dell'edificio, ma contribuiranno anche a preservare il patrimonio storico e culturale dell'area. Il Provveditorato assumerà il ruolo di stazione appaltante, gestendo le opere e assicurando la qualità dei lavori, mentre l'Ente Parco Nazionale del Circeo si occuperà delle attività di ricerca e divulgazione negli spazi appena restaurati.
Impatto delle operazioni di riqualificazione
Benefici per l'ambiente e la comunità
Emanuela Zappone, commissario straordinario dell'Ente Parco Nazionale del Circeo, ha parlato dell'importanza di questo progetto nel recupero di un "pezzo straordinario del patrimonio storico e paesaggistico". Questa riqualificazione non solo migliorerà la qualità dell'ambiente circostante, ma sarà anche un modo per favorire un maggiore coinvolgimento delle comunità locali nelle attività di conservazione e valorizzazione del territorio.
Il ruolo del provveditorato
Il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche svolgerà un ruolo cruciale in questo processo, garantendo una attenta gestione delle operazioni. Carlo Guglielmi, Responsabile dell’Ufficio 3 - Tecnico I per la Regione Lazio, ha sottolineato l'impegno del provveditorato nell'affrontare contesti “difficili ma rilevanti”, evidenziando come il Faro di Zannone rappresenti una sfida interessante e significativa per il settore delle opere pubbliche.
Opportunità per la ricerca e la sorveglianza ambientale
Un nuovo punto di riferimento per i carabinieri forestali
Il progetto di riqualificazione del Faro di Capo Negro offre anche nuove possibilità al Reparto di Carabinieri Biodiversità di Fogliano. La struttura, una volta restaurata, costituirà un centro operativo per la sorveglianza, il controllo e la ricerca di fauna e flora endemica. Grazie alla presenza del personale specializzato, sarà possibile riprendere e ampliare le attività di monitoraggio ambientale già intraprese in passato, contribuendo alla conservazione e valorizzazione della biodiversità locale.
Sinergia tra enti e ricerca scientifica
La possibilità di utilizzare gli spazi del faro per attività di ricerca rappresenta un'opportunità unica per consolidare una sinergia tra diverse istituzioni. L'Agenzia del Demanio, rappresentata da Maria Antonietta Brizzo, ribadisce il proprio impegno nella riqualificazione del patrimonio pubblico attraverso una visione sostenibile che possa generare valore economico, sociale, ambientale e culturale per la comunità. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione degli spazi pubblici, contribuendo significativamente alla realizzazione di progetti che hanno un impatto positivo sul territorio e sulla vita dei cittadini.