A santena una donna accusata di truffa immobiliare scatena rabbia tra chi ha perso soldi e sogni

A santena una donna accusata di truffa immobiliare scatena rabbia tra chi ha perso soldi e sogni

A Santena decine di famiglie truffate da una donna che ha affittato con inganno un appartamento in via Gozzano 8, causando perdite economiche e sociali; vittime si organizzano su WhatsApp e Facebook.
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A Santena è scoppiato un caso di truffa immobiliare: una donna ha affittato fraudolentemente lo stesso appartamento a più persone, causando perdite economiche e disagio sociale. Le vittime si sono unite per denunciare e recuperare i propri diritti. - Gaeta.it

A Santena è esploso un caso che riguarda un presunto raggiro immobiliare. Dietro la storia di un appartamento messo in affitto con l’inganno, decine di persone hanno perso risparmi e speranze. I protagonisti sono famiglie e lavoratori che vedevano in quell’alloggio una possibilità di vita. La vicenda ha scatenato reazioni forti, denunce e un tam tam sui social, con un gruppo WhatsApp che cresce ogni giorno per raccogliere chi è stato ingannato.

La dinamica del presunto raggiro: come è avvenuto l’inganno

Tutto ruota attorno a un appartamento di via Gozzano 8, a Santena. Una donna si è presentata come la proprietaria ufficiale del locale, mostrando documenti e sicurezza nel parlare con gli aspiranti affittuari. È riuscita persino a entrare, tinteggiare le stanze e cambiare le serrature. Il legittimo proprietario, ignaro della situazione, aveva lasciato il posto, convinto da una precedente caparra e da una proposta di affitto.

In realtà dietro quel restauro e quei documenti c’è una frode a più livelli. La donna avrebbe affittato la stessa abitazione a decine di persone, ognuna delle quali ha versato una caparra compresa tra 1.500 e 2.000 euro in contanti. Per ogni inquilino c’erano ricevute, contratti firmati e promesse di consegna delle chiavi. Ma dopo il versamento, la donna spariva improvvisamente, lasciando tutti senza casa e senza più un contatto.

La tecnica della truffa

La tecnica ha funzionato proprio perché la donna è riuscita a ottenere l’accesso all’appartamento con un inganno nei confronti del vero proprietario. La situazione si è protratta per settimane o mesi, danneggiando molte persone che avevano riposto fiducia nell’offerta.

Le conseguenze umane e sociali del raggiro a santena

Le reazioni delle vittime sono arrivate rapide e intense. Sui social, soprattutto su Facebook, fioccano i messaggi di rabbia e dolore. Una donna si descrive come “un topo in trappola”, mentre altre testimonianze raccontano situazioni disperate. Non mancano racconti strazianti di famiglie con bambini piccoli rimaste senza un tetto. C’è chi aveva investito quella somma per trasferirsi proprio a Santena e trovare lavoro a scuola, trovandosi ora in mezzo alla strada.

Alcuni racconti mostrano il peso psicologico del raggiro. Una delle persone ingannate ha confessato pensieri estremi, segno di come la truffa abbia segnato profondamente la vita di chi aveva creduto di costruirsi un futuro stabile. La comunità si è divisa tra incredulità e rabbia, mentre il dibattito cresce e intorno all’appartamento si muovono diverse storie di fiducia tradita.

La risposta delle vittime e le azioni in corso contro la truffa

Dopo l’iniziale shock, le persone truffate hanno trovato il modo di unirsi. Sono riuscite a mettersi in contatto con il vero proprietario dell’appartamento di via Gozzano. Grazie a lui, sono tornate legalmente nell’alloggio, impedendo che la donna continuasse a sfruttare quella casa per nuovi raggiri.

Solidarietà online

I gruppi social e la chat WhatsApp sono diventati un punto di raccolta e supporto, dove chi si è visto derubato può condividere la propria esperienza ed evitare di subire simili inganni. Il messaggio che gira più forte in queste ore è chiaro: “Non andare più in via Gozzano, la casa è ora occupata da chi ne ha diritto” e “Chi ha perso soldi deve denunciare”.

Le denunce alle forze dell’ordine sono già state presentate. Ora si aspetta che gli investigatori portino avanti gli accertamenti e che la giustizia intervenga. Nel frattempo l’attenzione della città su questa vicenda è molto alta. La paura che casi simili possano ripetersi è presente, ma la reazione di chi ha perso è decisa a non lasciarsi fregare ancora.

In centri come Santena il passaparola si diffonde velocemente. La trama di questa truffa e la sua risonanza nelle strade e nei social raccontano di un’urgenza che va oltre un singolo episodio. È la prima pagina di una battaglia che vedrà una comunità cercare risposte e verità, per riconquistare il diritto a una casa e alla fiducia.

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