A roma si è svolta una settimana intensa dedicata ai gruppi cattolici conservatori internazionali. Questa serie di eventi ha attirato esponenti di spicco da Stati Uniti e Europa, concentrati sul rafforzamento dei valori tradizionali legati alla fede, alla famiglia e alla politica. Il contesto della mobilitazione ha raccolto forze legate ad ambienti conservatori con l’obiettivo di ampliare la loro presenza culturale e politica nel continente.
America week a roma tra raccolta fondi e sfide per la chiesa
L’”america week” è un appuntamento annuale che da tempo riunisce gruppi cattolici conservatori americani e rappresentanti europei, impegnati nel sostegno della chiesa tradizionale. A roma, quest’anno, l’evento ha preso corpo in un momento particolare: il lutto per la morte di papa francesco. Alcune iniziative sono state sospese per rispetto del momento, ma non si sono fermate tutte.
Il primo americweek ball a palazzo brancaccio
Il primo americweek ball ha avuto luogo a palazzo brancaccio, sulla via Merulana, un evento serale dove ospiti in abito elegante hanno trascorso una serata tra danze e conversazioni cruciali sul futuro della chiesa cattolica. Tra i protagonisti spiccavano figure come brian burch, critico di papa francesco e nominato dal presidente trump ambasciatore presso la santa sede , insieme ad antonio giordano, deputato di fratelli d’italia, e la principessa tedesca gloria von thurn und taxis, amica di joseph ratzinger. Accanto a loro, politici della destra europea hanno fatto sentire la loro presenza.
Leggi anche:
Un modello dagli stati uniti per rafforzare l’influenza conservatrice in europa
Gli organizzatori mirano a riprodurre in europa il successo dei movimenti cattolici conservatori statunitensi. Il new york times ha riportato le parole di mark randall, direttore esecutivo del pontifical north american college di roma, a conferma di questo intento: “gli europei vogliono imparare dagli americani le modalità per raccolta fondi e la definizione di un apostolato con adeguato sostegno.”
Il modello americano non è solo una fonte di risorse economiche, ma anche di strategie politiche e culturali per estendere la loro influenza nel vecchio continente. L’obiettivo finale è consolidare una presenza che sappia incidere nelle dinamiche della chiesa, contrapposta alle aperture più progressiste apparse negli ultimi anni.
Incontri e iniziative di rilievo nel calendario della america week
La america week ha ospitato anche altri eventi di rilievo. L’acton institute, noto per il suo legame con visioni conservatrici, ha convocato un incontro rivolto agli imprenditori attenti ai valori tradizionali cattolici. Ewtn, la più grande rete cattolica globale, ha organizzato una cena a monte mario, approfittando della vista sul centro di roma e sulla cupola di san pietro.
Il pellegrinaggio dell’anno giubilare
Il napa institute ha proposto un pellegrinaggio nell’ambito dell’anno giubilare, un percorso che ha incluso incontri riservati con cardinali di peso nella curia vaticana. Questi eventi hanno messo in sintonia diversi ceti di una galassia cattolica conservatrice, consolidandone la rete.
Alleanze e aspirazioni per un nuovo papa più tradizionale secondo le fonti
Secondo quanto riportato dal new york times, i partecipanti hanno espresso l’auspicio che il prossimo pontefice rappresenti un ritorno a una linea più tradizionalista, in contrapposizione ad alcune aperture di papa francesco. Sul tavolo il tema delle benedizioni alle coppie omosessuali e altre questioni che hanno diviso la chiesa negli ultimi anni.
Tra i candidati preferiti da questo gruppo emerge peter erdő, cardinale ungherese vicino a vittor orbán e amico del defunto cardinale george pell, noto per il suo approccio rigido sui temi morali. Questo scenario prefigura un gioco di potere interno destinato a influenzare la strada futura della chiesa cattolica.
Volti giovani e azioni simboliche nel movimento conservatore cattolico
Non sono mancati protagonisti più giovani. Alexander tschugguel, attivista austriaco, ha partecipato con un passato noto per aver rimosso e gettato nel tevere le statue di pachamama, simboli denunciati come idolatrici durante il sinodo per l’amazzonia. La sua presenza conferma la vitalità e la determinazione di un settore cattolico conservatore in crescita e sempre più determinante.
Gli incontri di roma hanno rivelato una rete consolidata tra europei e americani, pronta a giocare un ruolo centrale nel futuro della chiesa. Indipendentemente da come si svolgerà il conclave, il fronte conservatore mostra una struttura solida, ben organizzata e pronta a fare sentire la propria voce.