A potenza torna la storica parata dei turchi con oltre 1300 figuranti e la iaccara incendiata

A potenza torna la storica parata dei turchi con oltre 1300 figuranti e la iaccara incendiata

La parata dei turchi a Potenza il 29 maggio coinvolge oltre 1.300 figuranti in un percorso storico di tre chilometri, con costumi d’epoca e impegno comunale nonostante l’assenza di contributi regionali.
A Potenza Torna La Storica Par A Potenza Torna La Storica Par
Il 29 maggio a Potenza si terrà la storica parata dei Turchi, con oltre 1.300 figuranti che rievocano antiche tradizioni in occasione dei festeggiamenti per San Gerardo, patrono della città. - Gaeta.it

La sera del 29 maggio a potenza si svolgerà la storica parata dei turchi, evento che coinvolge oltre 1.300 figuranti in un percorso che parte dallo stadio viviani e arriva fino al centro storico. La manifestazione accompagna i festeggiamenti per san gerardo, patrono della città, con una lunga tradizione che richiama ogni anno migliaia di visitatori. La parata si propone come momento centrale della festa laica, preparando il terreno alla processione religiosa del 30 maggio. L’organizzazione ha annunciato alcune novità, in particolare l’attenzione alle antiche porte di accesso della città, che potrebbero diventare futuri ‘sestrieri’ di potenza.

Un percorso lungo più di tre chilometri per la storica parata dei turchi

L’appuntamento della sera del 29 maggio vedrà protagonisti 1.317 figuranti che sfileranno in un percorso di oltre tre chilometri a partire dallo stadio viviani. Il tragitto si snoderà verso il cuore del centro storico, luogo simbolo dove sarà acceso il falò chiamato “iaccara”. L’evento risveglia tradizioni antiche e richiama un pubblico numeroso, confermandosi tra le manifestazioni più attese della regione. La messa in scena si basa sulla ricostruzione di epoche storiche differenti, tra cui il periodo del 1100, del 1500 e del 1800, che raccontano storie di scontri e difese.

Ruoli e costumi dei figuranti

Ogni figurante ricopre un ruolo precisò, con abiti fedeli alle epoche rappresentate: donne, guerrieri e nobili turchi. A gestire i costumi sono sia l’organizzazione, che fornisce abiti a 467 partecipanti, sia i residenti di potenza, i quali hanno collaborato affittando i propri vestiti per sostenere la manifestazione, malgrado le difficoltà economiche che hanno rischiato di compromettere lo svolgimento della parata.

L’impegno economico del comune e l’assenza di contributi regionali

Nel corso della presentazione dell’evento, tenutasi presso il teatro stabile, il sindaco vincenzo telesca ha messo in evidenza come il comune abbia coperto interamente i costi della manifestazione. La giunta comunale, di centrosinistra, ha stanziato una cifra di circa centomila euro per ora l’edizione 2025, cifra che rappresenta la metà di quella spesa lo scorso anno. Non è arrivato alcun contributo economico dalla regione basilicata, dove governa la maggioranza di centrodestra.

Di questi fondi, circa ottantamila euro sono destinati agli allestimenti della parata vera e propria, mentre ventimila euro coprono le luminarie che illumineranno il percorso serale. La gestione finanziaria dell’evento appare dunque interamente a carico del comune, che ha dovuto compensare le difficoltà economiche legate al mancato supporto regionale, grazie anche alla collaborazione della popolazione locale per l’approvvigionamento dei costumi.

La festa patronale tra storia, leggenda e rituali antichi a potenza

La parata dei turchi di potenza si inserisce in un contesto di celebrazioni dedicate a san gerardo la porta, patrono della città, che è stato vescovo dal 1111 al 1119. La manifestazione si ispira a un evento storico e leggendario in cui il santo avrebbe bloccato l’ingresso dei turchi nella città, proteggendo così i suoi abitanti. Per questo la festa vede una parte laica, con la parata e i riti civili, e una religiosa, con la processione per il centro storico il 30 maggio.

La iaccara e i festeggiamenti

Al termine della sfilata, si accenderà la iaccara, un fascio di canne alto dodici metri, simbolo della tradizione potentina, che sarà bruciato in una cerimonia suggestiva. I festeggiamenti iniziano in realtà già il 25 maggio e si protraggono fino al giorno dedicato al patrono, con diverse attività e appuntamenti organizzati da associazioni locali che svolgono un ruolo importante nell’organizzazione e nella promozione dell’evento.

Il rilancio delle porte storiche e il ruolo del popol turco nella parata

Una novità annunciata dal vicesindaco e assessore alla cultura roberto falotico riguarda l’importanza riservata alle sei porte di accesso alla città vecchia. L’idea futura è quella di trasformare queste porte in veri e propri ‘sestrieri‘, un riconoscimento che rimanda a una diversa organizzazione del centro storico e delle sue tradizioni.

All’interno della parata ci sarà una maggiore presenza di figure che rappresentano il ‘popolo turco’: donne, guerrieri e nobili con abiti curati e rievocativi. Il coinvolgimento di un numero così alto di partecipanti e la loro preparazione ha richiesto un lavoro dettagliato dell’organizzazione, che ha saputo mettere insieme cittadini e figure professionali per ricostruire con precisione antichi costumi e ruoli. Questa attenzione al dettaglio storico e sociale rende la manifestazione un appuntamento significativo per il capoluogo lucano.

Change privacy settings
×