A Potenza, la giunta comunale guidata dal sindaco Vincenzo Telesca ha suscitato una nuova ondata di critiche dopo aver deciso di intitolare una rotatoria a Bonaventura Postiglione, editore scomparso nel 2013 e figura controversa della città lucana. La decisione, annunciata il 15 aprile 2024, ha provocato forti reazioni da parte di varie associazioni, comitati e partiti politici, ritornando sotto i riflettori un tema molto sentito nella comunità locale.
La delibera della giunta e il cambio di luogo per l’intitolazione
La giunta comunale di Potenza ha modificato la precedente scelta di dedicare al nome di Postiglione il belvedere del parco pubblico di Montereale, situato nel centro storico, spostando invece l’intitolazione a una rotatoria posta nel rione Poggio Tre Galli. Questa decisione è stata formalizzata con la delibera numero 346 del 2024, approvata nonostante le critiche ricevute.
Bonaventura Postiglione era stato tra i primi in Italia a promuovere le radio libere, e tra il 1995 e il 2000 aveva avuto un ruolo pubblico importante nella regione. Nel 2000 si candidò a governatore della Basilicata con la lista “Nuovo Progetto”, appoggiata dal movimento politico di estrema destra Forza Nuova, un scelta rimasta centrale nella discussione pubblica riguardo la sua figura. Il cambio di luogo per l’intitolazione non ha spento le polemiche e ha creato ulteriori tensioni tra la popolazione e gli esponenti politici, soprattutto in considerazione del valore simbolico che aveva il belvedere di Montereale, sede di commemorazioni legate alla liberazione dal nazifascismo.
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Le reazioni del comitato ‘non in mio nome’ e le critiche alla giunta telesca
Il comitato cittadino “Non in mio nome” ha fatto sentire con forza la sua opposizione all’intitolazione, attraverso una nota ufficiale diffusa dall’ex assessore e consigliere comunale Federico Mazzaro. Il comitato rileva che, nonostante le espressioni nette di dissenso da parte di numerose organizzazioni antifasciste, sindacali e politiche del centrosinistra, la giunta non ha ritirato la delibera, limitandosi a spostare solo il luogo dell’intitolazione.
Secondo il comitato, “questa scelta dimostra una chiara volontà di andare avanti con una decisione che divide la città e tocca sentimenti profondi di una larga parte di cittadini.” È stata quindi ribadita la richiesta formale di annullare delibera e intitolazione e lanciato un appello a tutte le associazioni, forze politiche e sindacali di Potenza per sostenere la protesta e partecipare alle iniziative future.
Il contesto politico e sociale dietro all’intitolazione di bonaventura postiglione
La polemica su Bonaventura Postiglione si inserisce in un dibattito più ampio sulla memoria storica e sui simboli pubblici. Postiglione è ricordato per aver promosso l’idea delle radio libere anni prima che diventassero uno strumento diffuso di comunicazione, ma la sua adesione, almeno in parte, a movimenti legati all’estrema destra ha allarmato molte realtà civiche di Potenza.
La zona dove si voleva inizialmente dedicare il belvedere di Montereale è un’area di riferimento per le celebrazioni antifasciste, un elemento che ha reso la decisione particolarmente sensibile. L’impatto di queste scelte assume rilievo soprattutto in città come Potenza, che ha una storia di forte partecipazione politica e culturale legata agli eventi della seconda guerra mondiale e alla resistenza. Le tensioni generate riflettono un confronto intenso dentro la comunità su come onorare il passato e chi debba rappresentarlo nello spazio pubblico.
Osservare le prossime settimane a potenza
Le prossime settimane saranno decisive per osservare come si evolverà la situazione a Potenza, dove le richieste del comitato “Non in mio nome” e delle associazioni democratiche sono pronte a confrontarsi con la volontà politica della giunta Telesca.