A porta capuana a napoli la criminalità si fa largo tra furti e degrado senza controllo

A porta capuana a napoli la criminalità si fa largo tra furti e degrado senza controllo

A porta capuana, Napoli, la microcriminalità agisce impunemente nonostante telecamere e allarmi; il deputato Francesco Emilio Borrelli denuncia degrado, insicurezza e chiede più polizia e rigenerazione urbana.
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A Porta Capuana, Napoli, la microcriminalità agisce impunemente nonostante telecamere e allarmi, creando insicurezza e degrado. Il deputato Borrelli denuncia l'abbandono e chiede più controlli, pene certe e rigenerazione sociale per recuperare il quartiere. - Gaeta.it

Nel cuore storico di Napoli, a porta capuana, la criminalità sembra agire senza ostacoli. Un video recente, diffuso dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, mostra chiaramente un furto compiuto in pochi secondi. Questo episodio conferma come la zona sia ormai al centro di una situazione di illegalità e abbandono, problema che pesa sui residenti e sulle istituzioni.

Furti lampo e microcriminalità in azione a porta capuana

Il video ottenuto da un abitante del quartiere documenta un furto fulmineo: due persone armate di un flessibile tagliano una moto in meno di venti secondi. L’azione si svolge davanti a telecamere di sorveglianza e un sistema d’allarme attivo. Nonostante la tecnologia, i ladri non mostrano timore e compiono il reato in piena vista, dimostrando una certa sicurezza nell’impunità.

Napoli, da tempo, deve fare i conti con episodi simili che si sovrappongono in aree nevralgiche come porta capuana. Qui, la microcriminalità prospera soprattutto alla luce del giorno, indicando un problema radicato. Gli abitanti denunciano che routine criminali come questo furto si ripetono con frequenza. La presenza di telecamere non basta a scoraggiare i malviventi, che agiscono in modo rapido e deciso.

Il fatto rappresenta non solo un danno materiale per i proprietari dei mezzi ma contribuisce a creare un clima di insicurezza diffusa. La zona, che custodisce un pezzo importante della storia di Napoli, perde così la sua vivacità e sicurezza, lasciando spazio a un senso crescente di abbandono.

La denuncia del deputato borrelli contro il degrado e l’impunità

Francesco Emilio Borrelli ha commentato il video sottolineando l’emergenza sociale che colpisce porta capuana da anni. Ha definito il furto come un episodio ormai diventato routine, mentre la legalità appare un miraggio lontano per chi vive e lavora in quella parte della città. Il parlamentare insiste sul fatto che le misure adottate finora – telecamere, allarmi e sorveglianza – risultano inefficaci davanti a un fenomeno così radicato.

Borrelli mette l’accento sulla sensazione di abbandono che i cittadini avvertono, schiacciati da una criminalità che si muove liberamente tra spaccio, furti e atti violenti. Porta capuana, oltre a essere un sito storico, rappresenta un microcosmo dove il degrado urbano cresce insieme alla sfiducia nelle istituzioni. La protesta del deputato denuncia anche la mancanza di un’azione decisa e coordinata che limiti la possibilità di agire ai delinquenti.

L’appello che Borrelli rivolge si concentra sulle necessità concrete per invertire questo trend: più polizia sul territorio e controlli rigorosi, inoltre deve esserci la certezza delle pene per chi commette reati. Solo con una presenza tangibile dello Stato si può sperare di disincentivare chi sfrutta il vuoto di potere nei quartieri più complicati.

Proposte per la rigenerazione sociale e urbana a napoli

Da anni, esperti e rappresentanti locali segnalano che il contrasto alla criminalità non può limitarsi ai soli interventi repressivi. Per migliorare la situazione di porta capuana, bisogna agire anche sul tessuto sociale ed urbano. Il deputato Borrelli punta sulla rigenerazione come elemento fondamentale: occorre ripensare gli spazi, favorire il decoro, e soprattutto creare opportunità di lavoro per chi vive nel quartiere.

Senza un’attenzione rivolta anche all’occupazione e al recupero delle aree degradate, la sicurezza resta un’utopia. Sono numerose le realtà napoletane dove politiche di riqualificazione hanno mostrato risultati positivi. Ridare dignità agli ambienti e sostenere progetti sociali può ridurre la pressione della criminalità sui cittadini.

Il problema di servizi e investimenti pubblici

Il problema di porta capuana si incrocia con quello della mancanza di servizi e di investimenti pubblici. Cambiare volto al quartiere richiede tempo e impegno da parte delle istituzioni ma anche la collaborazione attiva della comunità locale. Solo così si può ricostruire un senso di appartenenza e un tessuto sociale forte, in grado di respingere violenza e illegalità.

Napoli resta una città fragile in cui certi luoghi si trovano ancora a combattere contro condizioni di marginalità e difficoltà quotidiane. Ogni intervento, sia sul fronte della sicurezza che su quello sociale, è urgente per evitare che fenomeni criminali come quello immortalato a porta capuana si moltiplichino e peggiorino ulteriormente.

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