A ponza un incendio distrugge 12 ettari di macchia mediterranea: intervento di vigili del fuoco e carabinieri forestali

A ponza un incendio distrugge 12 ettari di macchia mediterranea: intervento di vigili del fuoco e carabinieri forestali

Un incendio di 12 ettari ha colpito la macchia mediterranea a Ponza, con vigili del fuoco e canadair impegnati nello spegnimento; indagini della procura e del nucleo forestale per accertare le cause.
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Un vasto incendio ha colpito 12 ettari di macchia mediterranea a Ponza; i vigili del fuoco, con l’ausilio di canadair ed elicotteri, hanno domato le fiamme senza danni a persone, mentre le indagini sulle cause sono in corso. - Gaeta.it

Un vasto incendio ha interessato l’isola di Ponza ieri, creando una colonna di fumo visibile da diverse zone. L’intervento delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco ha evitato danni a persone e infrastrutture, ma la quantità di macchia mediterranea danneggiata ha destato grande preoccupazione per il territorio. Le cause del rogo sono ancora in fase di accertamento.

Il ruolo operativo dei vigili del fuoco e l’impiego di mezzi aerei

Alla scena del rogo sono arrivati i vigili del fuoco con numerose squadre, che hanno lavorato per ore per limitare i danni. L’intervento ha visto l’impiego di mezzi specializzati, tra cui un canadair e un elicottero, strumenti indispensabili per affrontare incendi su aree boschive difficilmente accessibili a terra.

Il canadair ha rilasciato carichi d’acqua direttamente sulle zone più critiche, mentre l’elicottero ha supportato le operazioni di sorveglianza e coordinamento dall’alto. Questa combinazione di mezzi ha permesso di rallentare la diffusione del fronte di fiamma e di raggiungere punti isolati, dove il fuoco avrebbe potuto espandersi senza controllo.

Le operazioni di spegnimento si sono prolungate per molte ore, visto anche il forte vento che potrebbe aver favorito l’espansione. Fortunatamente non sono stati registrati danni ad abitazioni o persone, ma l’impatto sull’habitat naturale è stato notevole.

Questi interventi sottolineano l’importanza di un pronto intervento contro il rischio incendi, specialmente in territori con vegetazione secca e stagioni calde e aride.

Le indagini sulle cause del rogo tra ipotesi accidentale e dolo

Subito dopo il controllo principale del fuoco, sono iniziate le indagini della procura e delle forze dell’ordine per stabilire cosa abbia scatenato l’incendio. Al momento non ci sono certezze sulle origini, che potrebbero essere sia accidentali, legate magari a un’imprudenza o condizioni ambientali avverse, sia dolose, quindi causate volontariamente.

Gli inquirenti del Nucleo forestale hanno raccolto testimonianze e avviato rilievi nella zona “I Conti” per individuare eventuali tracce che possano indirizzare le indagini. La raccolta di dati sul terreno, l’ascolto di testimoni o autobus eventualmente presenti, saranno fondamentali per chiarire se si tratti di un evento naturale o di un incendio appiccato.

In casi simili, soprattutto in zone di macchia mediterranea dove gli incendi stagionali sono frequenti, è importante capire se ci siano responsabilità precise per adottare le misure del caso. Questo non solo per punire eventuali responsabili, ma anche per prevedere azioni preventive in futuro.

La comunità locale segue con attenzione lo sviluppo delle indagini, consapevole che questo tipo di disastro naturale ha ripercussioni sulla biodiversità e sull’ambiente dell’isola. Le prossime settimane saranno decisive per capire cosa realmente è accaduto nei terreni bruciati e per avviare eventuali opere di recupero dell’area interessata.

L’incendio nella zona “i conti” e la pronta risposta delle forze dell’ordine

La giornata di ieri sull’isola di Ponza è stata segnata da uno scenario di emergenza nel settore noto come “I Conti”. Qui una colonna di fumo densa ha attirato l’attenzione dei residenti e delle autorità. Il nucleo forestale dei Carabinieri e il NIPAAF di Latina, insieme ai militari della stazione locale, si sono precipitati sul posto appena ricevuta la segnalazione.

L’incendio aveva già esteso le sue fiamme a circa 12 ettari di macchia mediterranea, una superficie significativa per un territorio insulare come quello di Ponza. Questa copertura vegetale, fatta di arbusti, macchia bassa e specie tipiche del Mediterraneo, è fondamentale per la stabilità ambientale ed è soggetta a un rischio elevato durante la stagione calda.

L’intervento dei carabinieri forestali è stato cruciale non solo per le operazioni di spegnimento ma anche per la successiva attività investigativa, volta a capire le origini del rogo. In queste zone spesso le condizioni ambientali favoriscono la propagazione rapida del fuoco, quindi fermare le fiamme in tempi brevi è stato fondamentale.

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