A Padova, nelle prime ore del mattino del 18 aprile 2025, è stato rinvenuto uno striscione con minacce dirette alle forze di polizia. Il messaggio, carico di minacce esplicite, è apparso nei pressi dei giardini dell’arena, zona centrale della città. Il ritrovamento ha subito attirato l’attenzione degli agenti impegnati nel pattugliamento. Il contenuto richiama un episodio recente legato a un cittadino egiziano accusato di gravi atti incendiari ai danni delle forze dell’ordine.
La scoperta dello striscione e il contesto del ritrovamento a padova
Alle 4.30 del mattino, durante un normale giro di controllo, gli agenti delle volanti hanno notato uno striscione di grandi dimensioni affisso vicino ai giardini dell’arena, nel cuore di Padova. Sul telo comparivano minacce dirette alla polizia, con la frase «Awad Mohamed Attia fuoco alla polizia». Accanto al testo è presente il simbolo della “A” cerchiata, ben noto come emblema dei movimenti anarchici. La zona è frequentata e rappresenta un punto centrale, particolarmente sensibile vista la presenza continua delle forze dell’ordine e la vicinanza a luoghi di ritrovo e passeggio.
Il ritrovamento è arrivato in un momento delicato, considerato il recente arresto di Awad Mohamed Attia, un uomo di 34 anni di origine egiziana che ha suscitato clamore con le sue azioni violente contro le istituzioni. Il messaggio sullo striscione sembra quindi un chiaro tentativo di solidarizzare con lui, ma anche una provocazione verso le forze dell’ordine che operano nel territorio.
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Chi è awad mohamed attia e quali fatti hanno scatenato reazioni violente
Awad Mohamed Attia è finito sotto i riflettori due mesi fa dopo aver dato fuoco a numerose auto della polizia nel commissariato di Albano Laziale. L’episodio risale a febbraio 2025 e ha colpito non solo il commissariato locale, ma ha riguardato anche i mezzi della compagnia dei carabinieri di Castelgandolfo, dove l’uomo ha tentato di appiccare altri incendi. Questi atti di violenza hanno generato una forte tensione tra le forze dell’ordine e diverse frange di opposizione politica, che lo hanno sostenuto con azioni simboliche, come quella dello striscione a Padova.
Gli investigatori hanno infatti ricostruito che l’uomo, da tempo sotto osservazione, ha manifestato pubblicamente posizioni estreme e una chiara ostilità contro le forze del’ordine. L’arresto è avvenuto dopo un’indagine prolungata ed è stato accompagnato da un certo clamore sui social e in alcune piazze, dove gruppi anarchici e antifascisti hanno messo in atto diverse forme di protesta.
I simboli anarchici nello striscione e il significato politico del gesto
Lo striscione appeso nei giardini dell’arena non è solo un messaggio di minaccia ma un segnale con valenza politica. Il simbolo della “A” cerchiata è da tempo associato ai movimenti anarchici, usato per indicare la lotta contro le autorità e i simboli del potere istituzionale. La sua presenza sul telo dimostra che l’azione non è solo personale o isolata, ma inserita in un più ampio contesto di contestazione.
Gruppi e sigle legate a posizioni antagoniste riprendono spesso questo simbolo nei loro messaggi pubblici. L’intento è evidente: intimidire e mettere sotto pressione le forze dell’ordine impegnate a mantenere l’ordine pubblico. A Padova il gesto assume anche una valenza territoriale, perché mostra come la protesta non riguardi solo le zone dove sono avvenuti i fatti di Albano Laziale e Castelgandolfo, ma si estenda ad altre aree urbane, con un’attenzione particolare ai centri cittadini e agli spazi pubblici più frequentati.
Dalle prime verifiche, non sono stati trovati ulteriori riferimenti o firme di specifiche sigle ma la natura del messaggio e il simbolo utilizzato fanno pensare a un’azione condivisa o almeno ispirata da gruppi con sensibilità simili.
La reazione delle forze di polizia e il piano di vigilanza in centro a padova
La comparsa dello striscione ha spinto le autorità a rafforzare i controlli nell’area del centro storico di Padova. Le volanti hanno aumentato la presenza fissa e sono stati attivati sistemi di video sorveglianza affinché episodi del genere non vengano ripetuti o moltiplicati. Gli agenti hanno svolto rilievi fotografici del telo e raccolto testimonianze di chi nella notte ha notato movimenti sospetti nei pressi dei giardini.
Non è la prima volta che movimenti antagonisti scelgono gli spazi pubblici per messaggi ostili alle forze dell’ordine. Questa volta però il collegamento a una persona arrestata per atti incendiari rende il caso particolarmente delicato. La risposta delle autorità punta a monitorare i gruppi che possano alimentare nuove tensioni, mantenendo sotto controllo le aree più sensibili della città per evitare danni o altre intimidazioni.
Nei prossimi giorni sono previste verifiche continue per valutare eventuali strumentalizzazioni di questo episodio. L’obiettivo delle forze di polizia rimane quello di assicurare la sicurezza cittadina, evitando che la protesta sfoci nella violenza o in azioni contro beni pubblici o privati.