A napoli un giovane artista minacciato e aggredito in piazza del plebiscito sotto gli occhi delle forze dell’ordine

A napoli un giovane artista minacciato e aggredito in piazza del plebiscito sotto gli occhi delle forze dell’ordine

Un giovane artista di Ponticelli aggredito in piazza del Plebiscito a Napoli, mentre promuoveva un progetto sociale; la polizia non è intervenuta e il deputato Francesco Emilio Borrelli chiede giustizia e tutela.
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Un giovane artista di Ponticelli è stato aggredito in Piazza del Plebiscito a Napoli, davanti a polizia e militari che non sono intervenuti, suscitando indignazione politica e richieste di giustizia contro la “camorra culturale” che limita la libertà d’espressione. - Gaeta.it

Un episodio di violenza grave ha scosso la città di napoli alla fine di luglio 2025, quando un giovane artista di ponticelli è stato minacciato e picchiato in piena piazza del plebiscito. L’evento ha acceso un dibattito sulla sicurezza pubblica e il ruolo delle autorità locali, visto che l’aggressione è avvenuta alla presenza di agenti di polizia e militari che non sono intervenuti. Il ragazzo, attivo nella cultura e nel sociale, era impegnato a promuovere un progetto contro l’emarginazione nelle periferie. Qui i dettagli sulla vicenda, le reazioni e le richieste di giustizia.

Il contesto e l’attività dell’artista nei quartieri periferici

Il protagonista di questa vicenda è un giovane rapper e poeta di ponticelli, noto per testi che denunciano l’abbandono delle periferie, la violenza di genere e altre ingiustizie sociali. Il 28 luglio si trovava in piazza del plebiscito per promuovere la sua pagina instagram e un progetto culturale dedicato al riscatto delle realtà marginalizzate. Il ragazzo usa la sua arte come mezzo di comunicazione, cercando di attirare l’attenzione sui problemi concreti vissuti nei quartieri più disagiati di napoli.

Ponticelli tra difficoltà e cultura

Ponticelli è una zona che ha visto crescere tensioni sociali e difficoltà economiche, ma anche una vivace scena culturale che tenta di emergere nonostante gli ostacoli. Questo artista rappresenta un esempio di impegno diretto nelle comunità, lavorando per creare spazi di confronto e riflessione attraverso musica e poesia. L’iniziativa pubblica in piazza del plebiscito vuole essere un ponte tra il centro storico e le periferie, un tentativo per far sentire la voce dei giovani esclusi.

La dinamica delle minacce e dell’aggressione in piazza del plebiscito

Il 28 luglio, mentre promuoveva il suo lavoro, il ragazzo è stato avvicinato da quattro venditori ambulanti abusivi, che gli hanno chiesto con insistenza di andarsene. Secondo la sua versione, questi soggetti sostengono di detenere un controllo non ufficiale sull’area della piazza, minacciando chi non si allontana. L’impressione è stata quella di una vera intimidazione per impedire qualsiasi forma di attività indipendente, soprattutto se legata a messaggi culturali o sociali.

Il giorno dopo, il 29 luglio, la situazione ha raggiunto il culmine con una aggressione fisica da parte di due persone presenti in piazza. Il fatto che l’attacco si sia consumato davanti a pattuglie della polizia e a militari dell’esercito ha colpito molti. Nonostante le richieste del giovane artista, nessuno è intervenuto per fermare gli aggressori o identificarli. Durante l’aggressione, gli uomini hanno continuato a promettere violenza ulteriore, minacciando di accoltellarlo se fosse tornato in quel luogo.

Conseguenze dell’aggressione

Le conseguenze per il ragazzo sono state rilevanti. Ha riportato diverse ferite e traumi, ed è stato visitato al pronto soccorso dell’ospedale villa betania, dove hanno stabilito sette giorni di prognosi. Dopo l’aggressione, non ha esitato a denunciare l’accaduto, scegliendo un percorso legale per ottenere tutela e giustizia.

La reazione politica e la richiesta di intervento del deputato borrelli

L’aggressione ha sollevato un’onda di indignazione anche nella sfera politica. Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, ha preso posizione subito dopo l’episodio denunciando la situazione. Borrelli ha definito “scandaloso” che in un luogo simbolo come piazza del plebiscito un giovane venga minacciato e aggredito da chi pretende un controllo illegale su spazi pubblici.

Per il deputato, si tratta di un segnale preoccupante sulla situazione del centro di napoli, dove i cittadini onesti rischiano di essere esclusi da manifestazioni culturali o iniziative sociali. Borrelli ha chiesto alle autorità competenti di identificare gli aggressori e ha sollecitato un’indagine sul mancato intervento delle forze dell’ordine presenti. Ha poi chiesto una tutela concreta per il ragazzo, affinché possa continuare a esprimersi liberamente negli spazi cittadini.

La denuncia della “camorra culturale”

Nel suo discorso, Emilio Borrelli ha sottolineato che la “camorra culturale”, fatta di minacce e sopraffazione contro chi vuol creare valore, funziona come un sistema parallelo di potere. Ha annunciato che la risposta sarà fatta di denunce e atti ufficiali per proteggere chi si oppone a queste forme di violenza. L’impegno del deputato rappresenta una tappa fondamentale per riportare la legalità e la libertà d’espressione in piazza del plebiscito e nelle altre aree sensibili della città.

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