Napoli ha visto un incremento significativo di telecamere per la sorveglianza, passando da meno di mille a più di 1400 dispositivi. Questo sviluppo è al centro di un sistema di sicurezza tecnologico che integra le forze dell’ordine, per arginare la criminalità in una città complessa. Nicola Gratteri, procuratore capo di Napoli, ha spiegato come l’installazione delle telecamere abbia permesso di collegare diversi delitti e migliorare la capacità investigativa sul territorio.
Il ruolo strategico delle telecamere nella lotta alla criminalità a napoli
Negli ultimi anni, Napoli ha potenziato la sua dotazione di telecamere per la sicurezza urbana, passando da meno di mille a oltre 1400 installazioni. Questa espansione ha permesso alle forze dell’ordine di collezionare comprovate prove video che hanno facilitato importanti arresti, come quelli relativi ai delitti di Emanuele Durante e Tufano, per i quali sono state arrestate sedici persone il 2025. Gratteri ha sottolineato come questo aumento dei dispositivi di sorveglianza abbia permesso di dimostrare connessioni tra crimini che altrimenti sarebbero rimaste oscure.
Un sistema integrato e operativo
Il sistema di telecamere va oltre la semplice sorveglianza. È integrato nelle sale operative di polizia, carabinieri e guardia di finanza, fornendo un quadro complessivo in tempo reale delle attività sospette in città . La rete di telecamere garantisce una presenza costante in punti strategici, aumentando la capacità preventiva e investigativa delle forze dell’ordine, spesso sotto organico per la carenza di personale.
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La carenza di uomini nelle forze dell’ordine e la spinta alla tecnologia
La riduzione delle assunzioni nelle forze dell’ordine dal 2010 ha creato un gap significativo nel numero di agenti attivi sul territorio. A Napoli, come in altre città italiane, non è più possibile garantire la presenza costante di poliziotti, carabinieri o militari della guardia di finanza in tutte le strade. Secondo Gratteri, questo problema ha spinto la procura e le forze di sicurezza a investire soprattutto nei sistemi di sorveglianza elettronica.
Tecnologia come risposta alla carenza di personale
Il costo e la difficoltà di aumentare il numero di agenti impediscono una copertura umana completa. La soluzione ha trovato terreno nell’installazione massiccia di telecamere, che possono essere controllate da remoto in sale operative centralizzate. In questo modo, alcuni controlli e interventi possono scattare tempestivamente, anche in assenza immediata di personale sul posto. Si tratta di una strategia che bilancia le risorse limitate con la necessità di mantenere l’ordine pubblico e prevenire reati.
La privacy nella città sorvegliata: posizioni e contestazioni
Il procuratore Gratteri ha affrontato il tema della privacy che spesso viene portato come ostacolo al potenziamento della videosorveglianza. Secondo lui, “chi è preoccupato per la propria privacy dovrebbe scegliere di vivere in spazi meno popolati, come la montagna o la campagna, evitando le grandi città piene di telecamere.” Il prezzo da pagare per vivere in un ambiente urbano, secondo Gratteri, è la rinuncia parziale a certe forme di riservatezza a favore della sicurezza.
Questa posizione ha scatenato diverse discussioni, soprattutto tra chi ritiene che la videosorveglianza debba rispettare limiti più rigidi per evitare abusi o controlli troppo estesi sulla vita privata dei cittadini. Tuttavia, a Napoli l’orientamento delle autorità punta principalmente a contenere la criminalità organizzata e il degrado urbano attraverso un controllo coordinato e capillare del territorio, sfruttando la tecnologia come strumento principale.
Come la rete integrata di sale operative migliora il coordinamento
Le telecamere installate sono collegate a sale operative centralizzate gestite da polizia, carabinieri e guardia di finanza. Questa rete permette un monitoraggio continuo e una pronta condivisione delle informazioni tra le diverse forze dell’ordine. In caso di eventi sospetti, le immagini vengono subito analizzate per raccogliere elementi utili alle indagini o per attivare interventi immediati.
Questo sistema garantisce una vigilanza coordinata e integrata, riducendo i tempi di risposta e aumentando l’efficacia delle operazioni sul campo. La gestione delle telecamere in rete permette di seguire movimenti sospetti in tutta la città , facilitando l’identificazione dei responsabili e il collegamento tra episodi diversi. L’investimento tecnologico è così diventato un supporto fondamentale all’azione delle forze dell’ordine in una realtà complessa come quella napoletana.