Al parco albanese di Mestre, il 5 maggio 2025, è stato inaugurato il bissuola immersive lab, uno spazio dedicato alla realtà estesa che propone una selezione di oltre 50 opere tratte dalla rassegna Venice Immersive, parte della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il laboratorio sarà accessibile fino al 13 luglio e punta soprattutto a coinvolgere giovani e adolescenti attraverso esperienze digitali e immersive. L’apertura ufficiale si è svolta con la presenza di autorità importanti come il presidente della Biennale, pietrangelo buttafuoco, e il sindaco di Venezia, luigi brugnaro.
Il bissuola immersive lab: uno spazio per scoprire la realtà estesa
Il bissuola immersive lab vuole essere più di una mostra statica. Si presenta come un archivio aperto, dove immergersi in contenuti prodotti con tecnologie xr, che includono realtà virtuale, realtà aumentata e video immersivi. Le opere esposte spaziano da racconti di attualità sociale a esperienze pensate per divertire e stupire, passando per esplorazioni di mondi fantastici o contesti non umani.
Ogni progetto dura tra i 7 e i 60 minuti ed è proposto nella lingua originale con sottotitoli in inglese. Questo permette a visitatori di diverse nazionalità di godere appieno dell’esperienza. Il laboratorio funziona dal martedì alla domenica, in orario pomeridiano dalle 15 alle 19, con ingresso gratuito. Proprio questa apertura vuole favorire l’accesso di un pubblico giovane, spesso lontano dai circuiti tradizionali dell’arte e della sperimentazione digitale.
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Una collaborazione tra biennale e comune per diffondere arte e tecnologia
L’incontro tra la Biennale e il Comune di Venezia ha spinto alla realizzazione di questo nuovo spazio culturale nella terraferma veneziana, un segnale che l’arte contemporanea si spinge oltre i confini tradizionali e coinvolge anche zone meno centrali. Pietrangelo buttafuoco, presidente della Biennale, ha descritto il laboratorio come “un luogo dove immaginare nuove collaborazioni artistiche e progettuali, connettendo le mostre di arte e architettura con le innovazioni immersive.”
Luigi brugnaro, sindaco di Venezia, ha sottolineato l’importanza politica e sociale dell’iniziativa, ricordando come questa collaborazione abbia già portato risultati concreti su diversi fronti e offra nuove opportunità culturali agli abitanti della terraferma. L’apertura del bissuola lab conferma questa volontà di portare contenuti di qualità fuori dai tradizionali spazi cittadini.
La mostra internazionale di venezia: pioniera della realtà virtuale artistica
Il direttore della mostra del cinema di Venezia, alberto barbera, ha ricordato come la manifestazione abbia fatto da apripista nel riconoscere il valore della realtà virtuale come forma d’arte. Nel 2017, infatti, la mostra ha istituito il primo concorso dedicato a questo linguaggio emergente, dando spazio a opere che sfruttano le nuove tecnologie per narrazioni artistiche uniche.
La diffusione della cultura digital-immersiva
Ora grazie al bissuola immersive lab, un pubblico più ampio e giovane potrà interagire con questi contenuti, scoprendo così un mezzo espressivo ancora poco conosciuto. L’archivio digitale del laboratorio consente di rivivere esperienze che si distinguono per impatto visivo e coinvolgimento emotivo, segnando un passo avanti nella diffusione della cultura digital-immersiva al di fuori del classico circuito festivaliero.