la sera del 24 luglio 2025 l’orto botanico del salento a lecce aprirà le porte a un evento importante legato alla memoria ambientale e storica locale. il museo storico-archeologico dell’università del salento, noto come musa, presenterà “cerchie di memoria”, un progetto nato per conservare e valorizzare testimonianze botaniche degli ulivi colpiti dalla xylella fastidiosa, patogeno che ha devastato gli oliveti salentini. questa iniziativa è sostenuta dalla fondazione per l’orto botanico del salento e si propone di creare una collezione unica, immersa in un contesto che unisce storia, natura e ricerca scientifica.
La minaccia della xylella fastidiosa e il suo impatto sul salento
la xylella fastidiosa ha causato danni severi agli oliveti del salento negli ultimi anni, intaccando un’eredità che si era stratificata millenni fa. questa batteriosi ha modificato profondamente il paesaggio agricolo e l’ecosistema mediterraneo, privando la zona di uno dei suoi simboli più preziosi. gli ulivi, coltivati fin dal neolitico e poi consolidati durante l’età del bronzo, rappresentano non solo una risorsa economica ma anche una traccia storica del territorio.
Gli scambi commerciali e la diffusione degli ulivi
gli scambi commerciali con il mondo greco, e successivamente romano e bizantino, hanno modellato la diffusione e la cura di questo tipo di albero nella regione. la malattia ha messo a rischio secoli di pratica agricola e tradizioni culturali legate agli ulivi, arrivando a mutare irreversibilmente la fisionomia delle campagne salentine. la gravità dell’emergenza ambientale e storica chiama a nuove forme di tutela e memoria per i boschi olivicoli.
Leggi anche:
Il progetto “cerchie di memoria”: raccolta e conservazione dei reperti botanici
tra le risposte a questa crisi il musa, con l’appoggio della fondazione per l’orto botanico, ha elaborato il progetto “cerchie di memoria”. l’obiettivo è raccogliere sezioni di tronchi di ulivo colpiti da xylella e da altri danni come funghi o incendi. questi campioni saranno selezionati e conservati in condizioni adeguate per diventare vero e proprio materiale storico e scientifico.
la collezione offrirà alla comunità pugliese un modo per osservare con i propri occhi i segni visibili dell’aggressione del batterio, diventando così una testimonianza concreta di un passaggio critico del territorio. per gli studiosi, questi reperti rappresenteranno fonti preziose da analizzare con tecniche avanzate, rendendo possibile monitorare evoluzioni e fattori legati alla patologia.
Strumenti educativi e sensibilizzazione
i campioni fungeranno anche da strumenti educativi, aprendo finestre sulla storia agraria e ambientale del salento. sensibilizzeranno visitatori e cittadini sul ruolo fondamentale degli ulivi nel paesaggio e nell’economia locale, sottolineando la fragilità degli ecosistemi mediterranei.
Il sostegno attraverso l’art bonus e l’evento di lancio a lecce
per realizzare “cerchie di memoria” il musa sfrutta la via dell’art bonus, strumento previsto dal ministero della cultura e introdotto con il decreto legge n. 83 del 2014. tale meccanismo permette a privati, imprese e enti non commerciali di farsi parte attiva nel sostegno al patrimonio culturale salentino, ottenendo un credito d’imposta pari al 65% delle somme donate.
l’evento al orto botanico del salento offrirà uno spazio di confronto e divulgazione sul progetto e sui benefici dell’art bonus. saranno presenti personalità di rilievo come il professore gian pietro di sansebastiano, presidente della fondazione per l’orto botanico, e altre figure chiave dell’università e delle istituzioni locali. la presenza di rappresentanti del mondo imprenditoriale e delle associazioni agricole di lecce sottolinea l’interesse condiviso per la salvaguardia degli ulivi come patrimonio culturale e ambientale.
L’iniziativa mira quindi a coinvolgere il maggior numero di soggetti nel sostenere un progetto che si inserisce in un contesto di emergenza ambientale e di valenza storica non comune, puntando a costruire una memoria collettiva e uno spazio per ricerche future.
Partecipazione e ruolo degli enti locali e associazioni di categoria
l’incontro a lecce vedrà una larga partecipazione di istituzioni e associazioni di categoria, come confindustria, confagricoltura, cna, confcommercio, cia e coldiretti della provincia. la presenza degli ordini professionali di dottori agronomi, periti agrari e agrotecnici segnala l’importanza attribuita alla componente tecnica e scientifica nella gestione della crisi olivicola provocata dalla xylella.
tra i presenti ci saranno anche rappresentanti di enti pubblici, come il presidente della camera di commercio, il coordinatore dei poli biblio-museali della regione puglia e il direttore del dipartimento beni culturali dell’università del salento. la sindaca di lecce, adriana poli bortone, parteciperà per ribadire il ruolo delle istituzioni locali a favore della tutela di questo patrimonio ambientale e culturale.
Un fronte comune per la tutela degli ulivi
questa convergenza testimonia quanto l’emergenza olivi abbia assunto dimensioni che travalicano l’ambito agricolo, richiamando attenzioni politiche, economiche e sociali. coinvolgere diverse categorie di stakeholder rende possibile affrontare la sfida sotto più prospettive, assicurando continuità alla conservazione e stimolando modalità di sensibilizzazione efficaci per la cittadinanza.