108 migranti sbarcano nel porto di ortona tra controlli sanitari e trasferimenti sul territorio

108 migranti sbarcano nel porto di ortona tra controlli sanitari e trasferimenti sul territorio

A Ortona, 108 migranti provenienti da Bangladesh, Somalia e Pakistan sono sbarcati dalla nave Ocean Viking; le autorità locali e sanitarie hanno coordinato sicurezza, controlli medici e trasferimenti sul territorio.
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Nel porto di Ortona sono sbarcati 108 migranti dalla nave Ocean Viking; le operazioni, coordinate dalle autorità locali e sanitarie, hanno garantito sicurezza, identificazione e assistenza medica prima del trasferimento nelle strutture di accoglienza. - Gaeta.it

Oggi, nel porto di ortona, in provincia di chieti, sono arrivati 108 migranti a bordo della nave ong Ocean Viking, battente bandiera norvegese. Le persone provengono soprattutto da Bangladesh, Somalia e Pakistan, ma tra loro ci sono anche egiziani, iraniani, un sudanese e un eritreo. L’operazione ha coinvolto diverse autorità e enti per garantire sicurezza e assistenza.

Lo sbarco e la gestione dell’arrivo nel porto di ortona

La nave Ocean Viking ha attraccato oggi lungo la banchina Riva Nuova di ortona, dando inizio alle operazioni di sbarco dei migranti. A coordinare l’intervento è stata la prefettura di chieti, che ha seguito un piano operativo ripetuto in altre occasioni simili. La disponibilità della banchina è stata assicurata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Centrale Adriatico, mentre sul posto hanno collaborato le forze dell’ordine locali, tra cui la questura di chieti, il comando provinciale dei carabinieri, il Roan della guardia di finanza e la capitaneria di porto di ortona.

Queste forze si sono occupate dei controlli di sicurezza e dell’identificazione delle persone arrivate, fondamentali per verificare la situazione di ciascun migrante. Viene quindi garantita una supervisione attenta e coordinata per garantire ordine e rispetto delle procedure. Sul piano medico e logistico, gruppo 118 e Croce Rossa Comitato di chieti hanno fornito assistenza primaria e allestito spazi adeguati per le prime verifiche, supportati dall’Agenzia Regionale di Protezione Civile e dal personale del Cnab, il Circolo Nautico Abruzzese. Salito a bordo anche personale dell’Usmaf, l’Ufficio di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera, con il compito di eseguire i primi controlli sanitari direttamente sulla nave.

Verifiche sanitarie immeditate a bordo

“Il personale dell’Usmaf ha monitorato con attenzione la salute dei migranti per evitare rischi di contagio o malattie trasmissibili,” hanno dichiarato fonti sanitarie.

Verifiche sanitarie e trasferimenti nelle strutture sul territorio

Dopo lo sbarco, i migranti sono stati condotti nella struttura di contrada Tamarete, sempre nel comune di ortona, dove la Croce Rossa ha allestito un centro per completare ulteriori controlli. Qui proseguono l’identificazione e le verifiche dello stato di salute degli individui arrivati. L’assistenza medica include esami più dettagliati per gestire eventuali emergenze di salute e garantire le condizioni minime di sicurezza sanitaria.

Le procedure seguono le norme stabilite dalle autorità sanitarie e che tengono conto della necessità di monitorare situazioni potenzialmente a rischio. In parallelo, si organizzano i trasferimenti per distribuire i migranti in diverse regioni italiane, secondo le direttive del ministero dell’interno. Per questa missione specifica, 40 persone prenderanno la direzione della Lombardia. Gli altri 45 adulti e i 23 minori non accompagnati resteranno invece in abruzzo, probabilmente presi in carico dalle strutture locali per proseguire accoglienza e assistenza.

Trasporto e accoglienza

“Il modello di accoglienza locale garantisce un’adeguata distribuzione delle persone sull’intero territorio, evitando sovraffollamenti,” afferma un responsabile della prefettura di chieti.

La collaborazione tra enti e forze dell’ordine nel contesto degli sbarchi

Le attività di sbarco e accoglienza in porti come quello di ortona si sviluppano attraverso un coordinamento complesso tra diversi soggetti pubblici e associazioni umanitarie. La presenza di più forze dell’ordine consente di mantenere la sicurezza e identificare in modo preciso ogni singolo migrante. Questure, carabinieri, guardia di finanza e capitaneria contribuiscono soprattutto agli aspetti legati all’ordine pubblico e alla prevenzione di eventuali criticità.

Sul fronte sanitario, il 118, Croce Rossa e Usmaf mettono in campo competenze per affrontare situazioni mediche urgenti e garantire controlli preventivi. L’Agenzia Regionale di Protezione Civile e realtà come il Circolo Nautico Abruzzese offrono supporto logistico indispensabile per gestire spazi e mezzi necessari. Questo modello operativo ha permesso anche oggi di portare a termine lo sbarco delle 108 persone con rapidità e ordine, rispettando le necessità di sicurezza e salute pubblica nel porto di ortona.

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