Il budget approvato per il 2025 da Viva Servizi Spa segna un passo significativo verso il potenziamento delle risorse umane e il miglioramento dei servizi. L’assemblea, che ha riunito sindaci e delegati, ha definito come prioritario affrontare le esigenze del territorio, garantendo risorse adeguate per sviluppare progetti cruciali. Questo piano mira a raddoppiare gli investimenti già pianificati, cercando di ottimizzare la qualità dei servizi offerti alla comunità.
Un piano strategico per l’investimento
Il budget per il 2025 di Viva Servizi Spa ha come obiettivo principale l’incremento degli investimenti, previsti adesso a quota 40 milioni di euro per anno. Andrea Dotti, Presidente del Consiglio di Amministrazione, ha messo in evidenza come l’azienda non solo si ponga come esempio di eccellenza nel settore, ma dimostri anche grande attenzione nella gestione delle risorse. Negli ultimi cinque anni, l’azienda ha raddoppiato gli investimenti, segno di una volontà collettiva di contribuire al benessere del territorio e di rispondere alle sfide attuali.
Il piano di sviluppo prevede anche l’integrazione di unità di personale tecnico specializzato, che andranno ad affrontare le molteplici problematiche legate all’efficienza operativa. Questo approccio è finalizzato all’ottimizzazione delle risorse umane, specialmente nell’ottica della sicurezza sul lavoro e delle certificazioni necessarie per garantire la qualità dei servizi.
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Fondi Pnrr e innovazione tecnologica
Un elemento cruciale per il futuro di Viva Servizi è la capacità di intercettare fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza . La società ha già assicurato 28 milioni di euro destinati alla digitalizzazione della rete idrica. Questo intervento mira a combattere la dispersione dell’acqua, un tema cruciale per la sostenibilità ambientale. L’obiettivo è ridurre le perdite al 23% entro il 2026, un traguardo che evidenzia l’impegno dell’azienda nella gestione responsabile delle risorse naturali.
Il Direttore Moreno Clementi ha richiamato l’attenzione sul metodo tariffario attuale, ritenuto ormai superato rispetto alle necessità moderne. L’auspicio è che il legislatore crei un sistema misto che combini tariffe e contributi, per adattarsi meglio alla realtà attuale e alle aspettative degli utenti.
Crescita occupazionale e sostenibilità
L’incremento della forza lavoro rappresenta un altro aspetto fondamentale del budget approvato. Se nel 2018 i dipendenti ammontavano a 360, per il 2024 si prevede un aumento a 373, con la prospettiva di arrivare a 402 dipendenti nel 2025. Questa crescita non è casuale, ma il risultato di un’analisi delle competenze necessarie per affrontare le sfide future. Verranno inseriti professionisti in ambito di sicurezza sul lavoro, qualità, sostenibilità, e gestione delle contribuzioni pubbliche. Un investimento umano che si tradurrà in una maggiore efficienza nei servizi.
Clementi ha evidenziato come attualmente gli investimenti di Viva Servizi superino i 100 euro per utente, riflettendo un impegno concreto per la qualità del servizio. Nonostante queste migliorie, le spese per il servizio idrico continuano a rappresentare un tema di discussione, in particolare per l’aumento tariffario stabilito dall’Autorità d’Ambito.
Tariffe e trasparenza per i cittadini
La crescita delle tariffe è un argomento delicato. Per una famiglia media di tre persone che consuma annualmente 120 metri cubi d’acqua, la spesa media dall’anno in corso è aumentata da 317 euro a 366 euro nel 2025. Nonostante questo incremento, la tariffa di 1,6 euro al metro cubo rimane competitiva rispetto agli standard europei. L’azienda è consapevole dell’importanza di comunicare ai cittadini le ragioni di queste variazioni e di spiegare come gli investimenti realizzati possano migliorare il servizio nel lungo termine.
Il piano d’ambito prevede una somma complessiva di investimenti fino a fine concessione che ammonta a 300 milioni di euro, ma è emersa l’idea che siano necessari circa 700 milioni per soddisfare realmente le esigenze del territorio. In questo contesto, si sta valutando la possibilità di estendere la concessione a Viva Servizi, che scade nel 2033, per assicurare un servizio idrico integrato di qualità nel lungo termine.
La progettazione di questo futuro si basa su dati concreti e sulle reali necessità del territorio, coinvolgendo attivamente tutti gli attori interessati per garantire un servizio sempre più adeguato e in linea con le aspettative della comunità.