Violenza contro un lavoratore anm alla stazione piscinola: il sindacato f.i.s.i. denuncia gravi carenze nella gestione sicurezza

Violenza contro un lavoratore anm alla stazione piscinola: il sindacato f.i.s.i. denuncia gravi carenze nella gestione sicurezza

Un dipendente dell’Azienda Napoletana Mobilità aggredito alla stazione Piscinola di Napoli, la federazione sindacale italiana denuncia carenze nella sicurezza e chiede più personale per i controlli sui titoli di viaggio.
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Un dipendente dell’Azienda Napoletana Mobilità è stato aggredito alla stazione Piscinola, scatenando la protesta del sindacato F.I.S.I. che denuncia carenze nella sicurezza e chiede un aumento del personale per i controlli. - Gaeta.it

Un nuovo episodio di violenza ha colpito un dipendente dell’Azienda Napoletana Mobilità mentre svolgeva il proprio lavoro alla stazione “Piscinola” della linea 1 della metropolitana di napoli, lo scorso 13 maggio. La federazione sindacale italiana ha subito reagito, esprimendo una dura protesta e segnalando problemi nella gestione della sicurezza da parte dell’azienda. Questo evento mette in luce le difficoltà che i lavoratori della mobilità pubblica affrontano ogni giorno, soprattutto nella verifica dei titoli di viaggio.

L’aggressione di martedì 13 maggio alla stazione piscinola

L’episodio è avvenuto nel pomeriggio del 13 maggio 2025, all’interno della stazione “Piscinola”, punto strategico della linea 1 della metropolitana di napoli. Secondo quanto riferito dagli stessi rappresentanti della f.i.s.i., un dipendente anm che stava svolgendo i controlli ai passeggeri ha chiesto a un viaggiatore privo di biglietto di esibire il titolo di viaggio valido. La richiesta, necessaria per garantire il rispetto delle regole di trasporto pubblico, ha scatenato una reazione d’ira nel passeggero.

La situazione è degenerata rapidamente, con il passeggero che ha aggredito fisicamente il lavoratore. Il dipendente, colpito in modo violento, ha avuto bisogno d’assistenza immediata. I colleghi presenti hanno provveduto a soccorrerlo e lo hanno accompagnato all’ospedale dei Pellegrini, dove i medici hanno stabilito una prognosi di nove giorni per le lesioni riportate. Nel contesto del trasporto pubblico, le aggressioni a personale che chiede controlli non sono rare, ma questo evento si colloca dentro una serie di episodi simili che preoccupano le organizzazioni sindacali.

La reazione del sindacato f.i.s.i. e la critica ad anm

La federazione italiana sindacale italiana non ha tardato a commentare. Secondo la f.i.s.i., questa aggressione è solo l’ultimo di una serie di atti violenti e ingiustificati contro i lavoratori dell’anm. Nella nota ufficiale inviata alla stampa, il sindacato descrive questi episodi come “atti vili”, condannando fermamente i responsabili e chiedendo interventi concreti per proteggere il personale.

Un aspetto che il sindacato ha criticato con forza riguarda la risposta a livello aziendale. La f.i.s.i. ha lamentato una mancanza di comunicazione ufficiale da parte di anm sull’accaduto e la totale assenza di messaggi di solidarietà verso il lavoratore. Questa assenza rifletterebbe, secondo la federazione, una sottovalutazione del problema e una scarsa attenzione alla sicurezza degli operatori.

L’invito rivolto all’azienda è quello di adottare azioni più incisive, anche per recuperare un clima di fiducia e rispetto tra i dipendenti e la direzione. La f.i.s.i. segnala che l’attuale situazione non appare sostenibile, visto il ripetersi di episodi simili in un contesto già complesso come quello del trasporto pubblico urbano.

Le richieste della f.i.s.i.: aumento del personale per i controlli e gestione delle risorse

Tra le proposte avanzate nel comunicato del sindacato, spicca la richiesta di un incremento significativo del personale addetto alla verifica dei titoli di viaggio sulla metropolitana. Attualmente, secondo la f.i.s.i., l’anm impiega una decina di addetti per le verifiche sulla linea 1 e sulla linea 6, un numero ritenuto insufficiente rispetto all’affollamento tipico di queste tratte.

L’inadeguatezza di questa struttura di controllo porta a situazioni di rischio per i lavoratori, sottoposti a stress e pressione durante i turni. La scelta di potenziare il controllo, secondo la federazione, non solo aiuterebbe a ridurre l’evasione, ma potrebbe anche prevenire episodi di aggressione, dissuadendo comportamenti violenti tra i passeggeri.

Un altro punto messo in luce riguarda la gestione del personale impiegato nel settore gomma. La f.i.s.i. denuncia che, pur essendo presenti più di cento lavoratori in questo settore, molti di loro non sono coinvolti nei controlli sulla metropolitana. Il sindacato chiede all’azienda di chiarire le ragioni di questa scelta e di prendere provvedimenti per utilizzare meglio le risorse esistenti, in modo da aumentare la sicurezza del personale e dei viaggiatori.

Questa dinamica apre un dibattito sull’organizzazione interna di anm e sull’efficacia delle strategie adottate. Rivedere la distribuzione del personale e aggiornare i protocolli di sicurezza pare una necessità urgente per affrontare la complessità del contesto metropolitano.

La sicurezza nei trasporti pubblici a napoli: una questione aperta

La violenza contro gli operatori del trasporto pubblico è una questione che riguarda tutta la città di napoli. Le stazioni metropolitane, spesso affollate e affette da vari tipi di disservizi, rappresentano punti critici per la sicurezza di dipendenti e utenti. La difficoltà nel far rispettare le regole comporta tensioni frequenti, con chiara ricaduta sulla serenità dei lavoratori.

La denuncia della f.i.s.i. si inserisce in un contesto più ampio, fatto di numerosi casi simili registrati negli ultimi anni. Ricorrenti aggressioni fisiche e verbali minacciano la stabilità del servizio pubblico e indicano la necessità di un’attenzione maggiore da parte delle istituzioni locali e delle aziende coinvolte.

Le richieste del sindacato invitano a un confronto con le autorità cittadine e regionali per mettere a punto soluzioni di lungo termine. Garantire la sicurezza dei lavoratori non riguarda solo l’aspetto della tutela personale, ma anche la qualità complessiva del servizio offerto ai cittadini. Controlli adeguati e una gestione efficiente delle risorse umane appaiono passaggi fondamentali in questo percorso.

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