Violenta bomba d’acqua colpisce L’Aquila: allagamenti diffusi e traffico in tilt nel pomeriggio

Violenta bomba d’acqua colpisce L’Aquila: allagamenti diffusi e traffico in tilt nel pomeriggio

Il 7 maggio 2025 un violento nubifragio ha causato allagamenti e disagi a L’Aquila, colpendo la stazione ferroviaria, strade e abitazioni; vigili del fuoco, polizia municipale e protezione civile hanno gestito l’emergenza.
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Il 7 maggio 2025 un violento nubifragio ha causato gravi allagamenti a L’Aquila, colpendo soprattutto la stazione ferroviaria e diverse zone della città, con interventi urgenti di vigili del fuoco e polizia municipale per gestire l’emergenza e limitare i danni. - Gaeta.it

Il pomeriggio del 7 maggio 2025 ha visto un violento nubifragio battere su L’Aquila, causando allagamenti in varie zone della città. La pioggia intensa ha messo in difficoltà automobilisti, pedoni e servizi di emergenza. Diverse aree, dal centro storico alle periferie, sono state invase dall’acqua, con disagi anche nei sottopassi e davanti alla stazione ferroviaria.

Temporale intenso e allagamenti in prossimità della stazione ferroviaria

Il piazzale antistante la stazione ferroviaria di L’Aquila è stato tra i luoghi maggiormente colpiti dalla bomba d’acqua. L’acqua ha raggiunto livelli tali da sommergere completamente alcune parti della zona, rendendo impossibile il normale accesso ai mezzi e ai pedoni. Si sono registrati accumuli di fango e detriti trascinati dalla pioggia, che hanno complicato le operazioni di pulizia e bonifica.

L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco è stato essenziale per drenare le acque e aiutare le persone rimaste bloccate. Sul posto anche la polizia municipale per regolare il traffico, che in seguito agli allagamenti ha subito rallentamenti notevoli. La stazione ferroviaria, punto nevralgico per il trasporto, ha visto una momentanea sospensione delle attività all’esterno, con ripercussioni sugli spostamenti in entrata e uscita dalla città.

Le condizioni meteorologiche hanno superato rapidamente le capacità di assorbimento del sistema di drenaggio urbano, portando a rapide esondazioni accompagnate da forti raffiche di vento. Questa combinazione ha aggravato la situazione e reso più complessa la gestione dell’emergenza in quella parte di L’Aquila.

Strade allagate e difficoltà nella circolazione urbana

Numerose strade in varie parti della città sono state sommerse dall’acqua. I sottopassi maggiormente colpiti hanno intrappolato diverse automobili, costringendo i conducenti ad abbandonare i veicoli sul posto. L’onda d’acqua ha impedito agli automobilisti di proseguire normalmente, generando lunghe code e instabilità nel traffico cittadino.

Le arterie principali hanno visto una riduzione significativa della velocità media. Gli agenti della polizia municipale hanno coordinato deviazioni e chiusure temporanee per limitare i rischi. Pedoni, spesso sorpresi dall’improvvisa ondata, si sono trovati a dover cercare riparo o attraversare strade con pozzanghere e piccole inondazioni.

L’evento ha evidenziato le vulnerabilità del sistema viario cittadino a precipitazioni di questo tipo, accentuando problematiche già note a chi vive e lavora a L’Aquila. Le ripercussioni si sono fatte sentire anche sull’afflusso ai negozi e luoghi pubblici, con molti che hanno scelto di restare in casa o rinviare gli impegni.

Danni a locali e abitazioni tra centro storico e periferie

Diversi residenti hanno segnalato l’ingresso dell’acqua in garage, cantine e locali commerciali a piano strada, soprattutto nelle zone più vicine ai corsi d’acqua e nelle aree dove il terreno si presenta più declive. L’acqua ha causato danni a beni mobili e arredamenti, con difficoltà nelle operazioni di sgombero.

Gli abitanti delle periferie hanno parlato di veri e propri “fiumi d’acqua” che hanno invaso cortili e piazzali, mettendo a rischio anche la stabilità delle strutture esterne. Il livello dell’acqua ha raggiunto talvolta i cinquanta centimetri, impedendo il normale accesso agli ingressi delle abitazioni.

La risposta dei vigili del fuoco è stata immediata. Le squadre hanno allestito pompe idrovore per alleggerire i piani interrati e hanno supportato gli abitanti nelle operazioni di evacuazione di oggetti di valore. Il pronto intervento ha evitato danni ancor più gravi, ma il bilancio dei disagi resta significativo.

Gestione dell’emergenza e appelli delle autorità

L’emergenza ha mobilitato vigili del fuoco e polizia municipale fin dai primi momenti della perturbazione. I soccorritori hanno effettuato pattugliamenti continui per individuare persone in difficoltà e per mettere in sicurezza le aree più esposte agli allagamenti. È stato creato un centro operativo per coordinare le azioni in tutta la città.

Le autorità hanno invitato la popolazione a non mettersi in viaggio se non strettamente necessario. Nel corso delle ore successive, il dipartimento di protezione civile ha monitorato l’evoluzione delle condizioni meteorologiche e dei livelli di acqua nei rii cittadini, pronti a intervenire in caso di nuove criticità.

La comunicazione verso i cittadini ha riguardato anche consigli pratici per evitare rischi, come spostarsi su percorsi sopraelevati e non sostare su strade allagate. Diverse aree sono state temporaneamente interdette al traffico per semplificare il lavoro delle squadre di emergenza.

L’episodio riflette ancora una volta la vulnerabilità delle città ai fenomeni meteorologici estremi, richiamando l’attenzione sulla necessità di interventi mirati e sulla vigilanza costante dei servizi pubblici.

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