In Italia, la situazione della vaccinazione tra i pazienti reumatologici presenta dati preoccupanti. Secondo le ultime ricerche, un paziente con malattie reumatiche su cinque non ha ancora ricevuto le vaccinazioni per infezioni prevenibili come HPV, Covid-19, influenza, herpes zoster e pneumococco. I rischi associati a queste mancanze vaccinali sono elevati: complicazioni gravi, ospedalizzazioni e un aumentato rischio di morbilità legati a infezioni possono essere il risultato diretto di una mancanza di vaccinazione. È fondamentale migliorare la consapevolezza e il coordinamento tra i medici per affrontare questa problematica.
L’importanza della vaccinazione nella popolazione reumatologica
Le patologie reumatologiche, spesso croniche, espongono i pazienti a un rischio maggiore di sviluppare infezioni. Gian Domenico Sebastiani, presidente della Società Italiana di Reumatologia , mette in evidenza come i pazienti reumatologici e coloro che seguono terapie immunosoppressive siano a maggior rischio di complicanze legate a infezioni. Ad esempio, circa il 30% di coloro che contraggono il virus del fuoco di Sant’Antonio subisce un ictus cerebrale. Questi dati sottolineano l’urgenza di promuovere la vaccinazione come strategia di protezione essenziale per questa popolazione vulnerabile.
La SIR ha recentemente pubblicato le prime linee guida italiane riguardanti le vaccinazioni per i pazienti affetti da malattie reumatologiche. Questi aggiornamenti mirano a fornire indicazioni supportate da evidenze scientifiche per migliorare il trattamento e la prevenzione di infezioni tra i pazienti. I professionisti della salute sono esortati a collaborare più strettamente e a sensibilizzare sia i pazienti sia i colleghi sull’importanza di questo tema.
Le nuove linee guida sulle vaccinazioni
Fino a oggi, l’assenza di indicazioni specifiche sulle vaccinazioni per i pazienti reumatologici ha rappresentato un vuoto informativo in Italia. Andrea Doria, presidente eletto della SIR, evidenzia che le nuove linee guida si basano su standard internazionali e mirano a colmare questa lacuna. Realizzate seguendo il metodo GRADE, le raccomandazioni si allineano alle best practices promosse dall’American College of Rheumatology nel 2022. L’implementazione di queste indicazioni è vista come una tappa fondamentale per migliorare la salute di una popolazione frequentemente esposta a rischi elevati di infezione.
Le nuove linee guida non solo offrono suggestioni sui vaccini più rilevanti, come quello per la stagione influenzale, pneumococco, HPV e herpes zoster, ma anche delle raccomandazioni per l’uso di vaccini viventi attenuati in pazienti in terapia immunosoppressiva. Questo approccio completo permette ai medici di fornire trattamenti più su misura, contribuendo così a una maggiore sicurezza dei pazienti nella vita di tutti i giorni.
La campagna di sensibilizzazione e ricerca
Un’indagine condotta dall’Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare ha mostrato che, nonostante quasi l’80% dei pazienti reumatologici affermi di aver ricevuto le vaccinazioni raccomandate, oltre il 20% non lo fa. Questo gap indica la necessità di amplificare le campagne informative riguardanti le vaccinazioni. Antonella Celano, presidente di Apmarr, sottolinea come tale mancanza di adesione evidenzi l’importanza di educare non solo i pazienti ma anche i caregiver sulle problematiche legate alle malattie reumatiche e sull’importanza della vaccinazione.
Le indagini suggeriscono che la paura di effetti collaterali infondati rappresenta uno dei principali ostacoli alla vaccinazione. L’informazione giusta può cambiare questa percezione, portando a una maggiore adesione. Fornire chiari dettagli su come le infezioni possano influenzare gravemente i pazienti reumatologici è cruciale per risolvere questo problema.
Impegno per un futuro più sicuro
La SIR si sta anche concentrando sulle indicazioni riguardanti la vaccinazione contro il Covid-19, nonostante le certezze scientifiche siano in continua evoluzione. Giuseppe Provenzano, segretario generale della SIR, afferma che è imperativo vaccinare i pazienti reumatologici contro Covid-19 a prescindere dalla gravità della malattia, visto il rischio superiore di gravi conseguenze. Il registro avviato dalla SIR, nel quale sono stati analizzati oltre 1800 pazienti, ha dimostrato come questi abbiano una prognosi più sfavorevole nel caso di contagio.
Di fronte a una situazione in continua evoluzione, l’obiettivo rimane quello di garantire una diffusione efficace delle informazioni e una più attenta pianificazione delle strategie vaccinali. Con sforzi collettivi mirati e informativi, si spera di vedere un aumento significativo nella partecipazione alle campagne di vaccinazione, migliorando così la salute generale dei pazienti con malattie reumatologiche in Italia, e contribuendo alla salvaguardia della loro vita quotidiana.
Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Elisabetta Cina