Nella comunità parrocchiale di San Tommaso d’Aquino a Tor Tre Teste, un progetto di inclusione sportiva sta prendendo forma, ispirato dalla volontà di superare confini e fragilità attraverso lo sport. Sotto la guida di don Domenico Vitulli, la parrocchia ha avviato importanti iniziative per accogliere ragazzi diversamente abili, in particolare quelli affetti da sindrome di Down. Il tutto è iniziato nel 2021 con un gesto semplice ma significativo: un pomeriggio dedicato ai baby calciatori, che ha gettato le basi per una serie di attività inclusiva future.
Il primo passo verso l’inclusione
Nella primavera del 2021, il campo di calcetto della parrocchia è diventato un luogo di incontro e inclusione. I piccoli calciatori con sindrome di Down hanno avuto l’opportunità di giocare e socializzare, non in una normale partitella, ma in un evento che tendeva a promuovere i valori della comunità e dell’accoglienza. Questo primo incontro ha gettato le basi per una collaborazione continua tra don Domenico e Angelo Barletta, che ha portato alla decisione di offrire ai bambini disabili la possibilità di allenarsi regolarmente presso la parrocchia.
L’intenzione non era quella di creare una squadra “speciale”, ma piuttosto di facilitare l’integrazione di questi giovani atleti nel contesto sportivo parrocchiale, contribuendo così a formare squadre miste e inclusive. La sfida consisteva nel superare le difficoltà logistico-organizzative legate alla distanza dalla parrocchia e agli orari scolastici, difficoltà che, purtroppo, avevano impedito il concretizzarsi di questo ambizioso progetto.
Un sogno di integrazione sportiva
Nonostante le difficoltà iniziali, il dialogo tra don Domenico e i promotori dell’iniziativa è proseguito. La porta del campo da calcio è rimasta aperta, simbolo di una comunità pronta ad accogliere tutti, senza alcun timore verso le disabilità e fragilità. La volontà di continuare a sognare ha alimentato un clima di speranza, dove la partecipazione e l’inclusione diventano valori fondamentali. Questo impegno si riflette nell’atteggiamento accogliente e nella disponibilità a collaborare con altre realtà locali.
Recentemente, don Domenico ha avviato una nuova iniziativa, mettendo a disposizione gli spazi della parrocchia per l’ASD Arcobaleno, un’associazione sportiva che sta realizzando corsi di avviamento allo sport per ragazzi diversamente abili, comprendenti diverse discipline come atletica, pallavolo e basket. Questa nuova collaborazione potrebbe rappresentare un’opportunità per i giovani atleti di Tor Tre Teste di praticare sport in un ambiente inclusivo e accogliente, dove ogni bambino può insegnare e imparare dagli altri.
Il futuro della promozione sportiva inclusiva
Il futuro di questa iniziativa si prospetta promettente, grazie all’azione sinergica tra parrocchia e associazioni. La possibilità di utilizzare le strutture parrocchiali per attività sportive dedicati ai ragazzi diversamente abili è un passo significativo verso una maggiore inclusione nella comunità. La cooperazione avviata con l’ASD Arcobaleno, che ha una storia di progetti simili, potrebbe portare a esperienze uniche per i partecipanti, come dimostrato da eventi passati.
Nel 2020, infatti, è stata attivata una collaborazione con lo Sporting Club Panda, culminata in un’esibizione documentata dal programma Special Olympics Young Athletes. Questo tipo di eventi sottolinea quanto lo sport possa giocare un ruolo cruciale nella vita di questi ragazzi, non solo come attività fisica ma come mezzo di socializzazione e crescita personale. Le attese per il futuro sono alte, sperando che l’unione delle forze tra diverse realtà porti a risultati positivi e duraturi.
La storia di Tor Tre Teste si arricchisce così di un ulteriore capitolo, dove la disponibilità e l’impegno possono configurare scenari di inclusione e condivisione nel mondo dello sport.
Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2024 da Sofia Greco