Il dibattito sulla giustizia fiscale in Italia è sempre più acceso, con l’emergere di proposte innovative che puntano a un sistema più equo. In questo contesto, torna a far parlare di sé l’appuntamento con “PIAZZA LIBERTÀ”, un programma condotto da Armando Manocchia, in onda sabato 1 febbraio 2025. L’ospite della serata sarà Luciano Dissegna, ex dirigente dell’Agenzia delle Entrate e arbitro Consob. Il fulcro della discussione si concentrerà sull’importanza dell’uguaglianza sostanziale e della tassazione inversa.
L’importanza dell’uguaglianza sostanziale nella tassazione
Il concetto di uguaglianza sostanziale rappresenta un principio fondamentale per una tassazione giusta. Secondo Dissegna, l’ingiustizia sociale e le difficoltà economiche che affliggono l’Italia e il resto del mondo traggono origine dall’assenza di un’equa applicazione di questo principio. In un contesto in cui gli individui sono trattati in modo diseguale rispetto alla loro condizione economica o sociale, emergono problemi seri che influenzano la vita quotidiana. La proposta di tassazione inversa suggerisce che le persone dovrebbero essere tassate in base alla loro situazione reale, considerando variabili come età, sesso, attività professionale, volume d’affari e luogo di residenza.
Un approccio di questo tipo permetterebbe di affrontare situazioni di difficoltà come il fallimento o il licenziamento. Questo significa valutare in modo differente chi si trova a fronteggiare difficoltà lavorative e chi, invece, è in una posizione più stabile. L’idea di fondo è che le persone che si trovano in condizioni di maggiore vulnerabilità economica dovrebbero ricevere un trattamento imposto più favorevole per non aggravare ulteriormente la loro situazione.
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Tassazione inversa: un modello innovativo
La tassazione inversa consiste nell’applicazione di aliquote fiscali differenti, in cui chi si trova in difficoltà viene tassato meno rispetto a chi gode di una certa stabilità. In altre parole, si propone l’ideazione di imposte negative, intese come riduzione del carico fiscale per coloro che affrontano rischi maggiori o che soffrono di situazioni economiche precarie. Questo approccio non solo mira a ridurre le disuguaglianze presenti nel sistema fiscale, ma anche a creare un ambiente più favorevole per la ripresa economica.
Attraverso questa logica, si può immaginare di applicare un sistema di tassazione che premia l’imprenditorialità e l’innovazione, mentre tutela i soggetti più deboli. Inoltre, questo modello si propone di essere sostenibile per le finanze pubbliche, garantendo che non si creino oneri fiscali eccessivi per lo Stato. In questo modo, la tassazione inversa diventa uno strumento per promuovere l’inclusione sociale e la stabilità economica.
Verso un futuro di equità fiscale
Riportare l’attenzione sulla necessità di un’uguaglianza sostanziale nel sistema fiscale implica un cambiamento culturale significativo. La discussione che si svolgerà a “PIAZZA LIBERTÀ” rappresenta quindi una possibilità concreta di approfondire e analizzare le dinamiche della tassazione in Italia. La figura di Luciano Dissegna, con la sua esperienza nelle istituzioni fiscali, offrirà spunti interessanti su come riformare il sistema in modo da renderlo più giusto e funzionale alle esigenze della società contemporanea.
L’incontro di sabato non è solo un’opportunità per discutere di teoria economica, ma rappresenta anche un’azione volta a mettere in luce le reali problematiche che i cittadini affrontano. Alla base di questa proposta di riforma fiscale c’è un desiderio di costruire un sistema più giusto, in cui le persone siano trattate con equità a seconda delle loro condizioni e non della loro posizione sociale o economica. La speranza è che tale dibattito possa condurre a un cambio di rotta in un paese dove le disuguaglianze fiscali sono sempre più evidenti.