L’8 novembre 2023 è stata organizzata una seduta della Commissione Urbanistica di Latina per affrontare la già complessa situazione della Centrale Biogas a Borgo Carso. La riunione, che si è tenuta tra le rimostranze dei cittadini e le assenze significative di membri chiave dell’amministrazione, ha lasciato molte domande senza risposta. La questione centrale riguarda il permesso edilizio concesso a Neoagroenergie s.r.l. dall’autorità giudiziaria, nonostante l’opposizione del Comune, che cerca di esercitare il suo controllo sulla situazione.
Il contesto della Centrale Biogas
La Centrale Biogas rappresenta un tema di grande attualità per i residenti di Borgo Carso. Molti cittadini sono contrari all’impianto, preoccupati delle conseguenze ambientali e sociali che potrebbero derivarne. La questione si complica ulteriormente a causa dell’assenza di rappresentanti cruciali durante la seduta, come l’Avvocatura comunale e l’assessore all’Urbanistica, Annalisa Muzio, i cui pareri sarebbero stati fondamentali per chiarire i motivi alla base della sentenza del TAR che ha avallato la Neoagroenergie. Questi eventi hanno sollevato dubbi sulla reale volontà dell’amministrazione di proteggere gli interessi della comunità .
Il presidente della Commissione, Roberto Belvisi, ha evidenziato l’assenza di chiarimenti legali, sottolineando l’importanza di avere tutti i soggetti coinvolti per portare avanti un dibattito informato e produttivo. Nonostante dichiarazioni ufficiali che promettono di ascoltare i cittadini, i residenti si sentono trascurati e ignorati, mentre l’impianto si avvicina sempre di più a una realizzazione concreta.
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Le opinioni dei rappresentanti politici
Durante l’incontro, il consigliere di maggioranza Vincenzo Valletta ha affermato che il dibattito sulla Centrale Biogas è diventato un punto di battaglia politica. Valletta ha denunciato l’assenza di rappresentanti comunali chiave e ha espresso il timore che le dichiarazioni di contrarietà dell’amministrazione siano solo un tentativo di ottenere consenso politico, senza effettiva determinazione a cambiare la situazione. A rendere la situazione ancora più tesa sono state le dichiarazioni dei consiglieri di opposizione, inclusi rappresentanti di Lbc, M5S, Pd e Per Latina 2032, i quali hanno espresso forti critiche sulla mancanza di azioni concrete da parte della maggioranza.
Secondo quanto affermato dai rappresentanti dell’opposizione, l’amministrazione Celentano sembra proporre una facciata di opposizione all’impianto, mentre in realtà non intraprende le decisioni necessarie per fermarlo. Questo atteggiamento di ambiguità ha alimentato i sospetti che la vera intenzione del governo locale possa essere diversa da quella dichiarata.
Risposta dell’assessore all’Urbanistica
In una nota rilasciata dopo la seduta, l’assessore Muzio ha risposto in maniera decisa alle accuse provenienti dall’opposizione. Ha definito le insinuazioni su presunti piani oscuri dell’amministrazione come infondate e contrarie ai principi di trasparenza richiesti dalla situazione. Muzio ha chiarito che l’amministrazione ha già negato la richiesta di autorizzazione per l’impianto, nonostante l’iter fosse stato gestito da un’amministrazione precedente. Ha aggiunto che sia l’avvio della procedura di ricorso al Consiglio di Stato sia il riesame dell’intera situazione sono passi necessari per affrontare la controversia in modo corretto.
Inoltre, Muzio ha comunicato che, parallelamente al riesame della situazione, il servizio mobilità sta lavorando a un’ordinanza per limitare il traffico nella zona di via Casal delle Palme, un ulteriore segnale dell’impegno dell’amministrazione per proteggere la comunità da potenziali impatti negativi. Ha chiesto che si consideri l’importanza di una pianificazione che tenga conto di un contesto agricolo denso di abitazioni, argumentando che l’inserimento dell’impianto biogas in quella area potrebbe comprometterne l’integrità .
La posizione dei cittadini e le preoccupazioni dei comitati
I cittadini di Borgo Carso e i membri del comitato spontaneo locale continuano a rimanere in allerta riguardo alla questione, esprimendo frustrazione e insieme preoccupazione per le decisioni che riguardano la loro comunità . Ritengono che la mancanza di azioni concrete, unita all’assenza di figure chiave nella discussione, metta a rischio il loro futuro e il benessere del loro ambiente. Le preoccupazioni si concentrano sul potenziale impatto dell’impianto, reputato dannoso per una comunità con radici storiche profonde.
Il clima di sfiducia tra i residenti e le istituzioni locali è palpabile, e i comitati hanno già iniziato ad organizzarsi per portare avanti la loro opposizione, evidenziando l’importanza di un approccio che consideri le necessità e i desideri della popolazione locale. Le opposizioni hanno sottolineato che, senza il supporto tecnico necessario, è difficile per i cittadini comprendere come procedere e tutelare i propri diritti in questa intricata vicenda urbanistica.