Traffico in Friuli Venezia Giulia sotto osservazione: lavori sull'autostrada H4 e impatti locali

Traffico in Friuli Venezia Giulia sotto osservazione: lavori sull’autostrada H4 e impatti locali

Il Friuli Venezia Giulia affronta sfide viarie con l’avvio dei lavori sull’autostrada H4 slovena, prevedendo impatti significativi sul traffico pesante e sulla logistica locale fino al 2027.
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Traffico in Friuli Venezia Giulia sotto osservazione: lavori sull'autostrada H4 e impatti locali - Gaeta.it

Il Friuli Venezia Giulia si sta preparando ad affrontare una sfida significativa con l’inizio dei lavori sull’autostrada slovena H4, che collegherà Razdrto a Vertoiba. Questi interventi, attesi per protrarsi fino al 2027, avranno un impatto diretto sulla viabilità tra Slovenia e Italia, con particolare attenzione alle deviazioni per il traffico pesante verso il valico di Fernetti. La Regione ha avviato un confronto con gli enti locali per studiare potenziali soluzioni.

Incontro in Prefettura: coinvolgimento delle istituzioni

Oggi, nella Prefettura di Trieste, si è svolto un incontro tra vari attori locali, tra cui Comuni, Interporti di Gorizia e di Fernetti, forze dell’ordine ed enti come Autostrade Alto Adriatico Spa e Anas. La strategia condivisa è stata quella di mettere a punto misure che possano mitigare il deterioramento del traffico, prevedendo una valutazione accurata delle conseguenze delle limitazioni al transito.

L’assessora regionale alle Infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, ha sottolineato gli effetti negativi attesi, in particolare per Gorizia, in vista degli eventi legati a GO!2025, capitale europea della cultura. La preoccupazione principale riguarda l’aumento del traffico pesante previsto, che potrebbe raggiungere un incremento tra il 20 e il 30% sul sistema autostradale, specialmente nei pressi del casello di Lisert. Si stima un aumento giornaliero di circa 4.400 veicoli pesanti in uscita verso l’Italia attraverso il valico di Fernetti.

Proposte per mitigare gli impatti sulle infrastrutture locali

Amirante ha spiegato che il tavolo tecnico ha discusso varie ipotesi alternative da sottoporre al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tali opzioni mirano non solo a contenere il numero di veicoli che affollano la rete stradale, ma anche a garantire il corretto funzionamento del sistema logistico della Regione. L’obiettivo primario è quello di proteggere il tessuto produttivo del territorio, elemento chiave per la sostenibilità economica locale.

Le ipotesi di lavoro scaturite dall’incontro verranno presentate per avviare un dialogo con il ministero sloveno dei Trasporti. La collaborazione tra i due paesi è fondamentale per trovare le soluzioni più adatte a limitare gli effetti delle opere in corso sull’infrastruttura viaria, così da assicurare un flusso di traffico congruo e regolare.

L’importanza della logistica regionale

Un aspetto rilevante discusso durante l’incontro riguarda l’importanza della logistica per l’economia del Friuli Venezia Giulia. Le conseguenze delle deviazioni per il traffico pesante potrebbero influenzare non solo il trasporto locale, ma coinvolgere anche il sistema logistico a livello più ampio, in particolare per le aziende operanti con Sdag spa. Le limitazioni potrebbero portare ritardi e costi aggiuntivi, con un impatto potenzialmente negativo su produzioni e scambi commerciali.

Le deliberazioni che scaturiranno dai prossimi confronti con le autorità competenti non solo interessano il presente, ma pongono le basi per una gestione strategica delle vie di comunicazione future nella Regione. La sfida è, dunque, quella di garantire una mobilità sostenibile e un’infrastruttura efficiente anche in un contesto di grandi lavori che si preannunciano complessi e duraturi.

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