Tre ragazzini di età tra i 10 e i 16 anni sono stati protagonisti di un’udienza davanti al Gip, rivelando di essere stati vittime di abusi sessuali da parte di un aiuto capo scout di 19 anni. Gli episodi si sarebbero verificati in una parrocchia di Terracina, in provincia di Latina. Le denunce sono pervenute da parte dei minorenni che, accompagnati da una psicologa, hanno fornito le loro testimonianze. L’indagato, attualmente in regime di arresti domiciliari, è accusato di pornografia minorile e violenza sessuale.
L’accusa di abuso su minorenni a Terracina
Le vittime hanno raccontato situazioni drammatiche, evidenziando come il loro capo scout abbia approfittato della sua posizione per perpetrare atti di abuso nei loro confronti. Gli adolescenti sono stati i primi a segnalare comportamenti sospetti, trovandosi coinvolti in una serie di richieste inaccettabili. In particolare, il rapporto tra i ragazzi e il presunto abusatore è iniziato online, quando il giovane ha creato un profilo falso per avvicinare le sue vittime.
Un sedicenne e un quattordicenne hanno denunciato pressioni ricevute attraverso Instagram, dove il ragazzo si era spacciato per una loro coetanea, richiedendo foto intime. Dopo aver ottenuto il materiale, ha minacciato di diffonderlo, creando un clima di paura e costringendo i minorenni a partire per un incontro privato. I giovani, spaventati da queste minacce, hanno dunque informato i propri genitori, che a loro volta hanno sporto denuncia alle autorità competenti.
Il racconto del bambino di 10 anni
Oltre alle due denunce iniziali, è emerso un grave episodio riguardante un bambino di appena 10 anni. I genitori del piccolo hanno informato le autorità che il figlio, facente parte di un gruppo di “lupetti”, avrebbe subito abusi simili mentre partecipava ad attività scout all’interno dei locali della parrocchia. Stando alla denuncia, il diciannovenne avrebbe approfittato della fiducia dei ragazzi, portando il bambino in aree più isolate per perpetrarne gli abusi.
La gravità della situazione ha destato preoccupazione anche a livello istituzionale, con l’intervento della Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Lazio. La protezione di minorenni in situazioni di vulnerabilità è stata sottolineata come una priorità, dato il contesto tragico legato agli abusi segnalati.
L’udienza e il supporto legale
Durante l’udienza, i minorenni sono stati affiancati da un avvocato, il quale ha dichiarato che i verbali contenenti le testimonianze sarebbero stati trasmessi al pubblico ministero. Si prevede che queste dichiarazioni vengano unite agli esiti delle indagini condotte dalla Polizia Postale, che sta esaminando i dispositivi elettronici del capo scout per identificare ulteriori prove a sostegno delle accuse.
Il processo è in atto e le autorità stanno lavorando con attenzione per garantire che i diritti delle vittime siano tutelati e che giustizia venga fatta. La comunità di Terracina è ora in attesa degli esiti delle indagini e della verità su un caso che ha scosso tutti.
Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Armando Proietti