Tensioni al rosselli di aprilia, risposta della presidente dei dirigenti scuola lazio alle critiche della gilda insegnanti

Tensioni al rosselli di aprilia, risposta della presidente dei dirigenti scuola lazio alle critiche della gilda insegnanti

La gilda insegnanti contesta le decisioni disciplinari della dirigente A. De Luca all’istituto Rosselli di Aprilia, mentre Gioconda Martucci di Dirigenti Scuola Lazio difende la legittimità delle azioni fino al 31 agosto 2025.
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Il conflitto tra la Gilda Insegnanti e la dirigente A. De Luca all’Istituto Rosselli di Aprilia riguarda provvedimenti disciplinari adottati nonostante il suo imminente trasferimento, con chiarimenti sulla legittimità delle decisioni e sulle criticità nella valutazione del personale scolastico. - Gaeta.it

La situazione all’istituto rosselli di aprilia ha acceso un dibattito acceso tra la gilda insegnanti e la dirigenza scolastica. Al centro delle critiche ci sono le decisioni disciplinari adottate dalla dirigente scolastica A. De Luca, nonostante il suo imminente trasferimento. La presidente di dirigenti scuola lazio, gioconda martucci, interviene per chiarire i punti contestati e fare luce sulla gestione amministrativa e sui controlli nel mondo della scuola.

Le controversie disciplinari al rosselli di aprilia

A spring 2025, la segretaria provinciale della gilda insegnanti, patrizia giovannini, ha denunciato che, malgrado il trasferimento stabilito dall’ufficio scolastico regionale, la dirigente A. De Luca continua a prendere provvedimenti disciplinari contro il personale docente. La critica riguarda l’adozione di misure sanzionatorie anche dopo la cessazione dell’anno scolastico e nonostante la dirigente sia stata assegnata a un altro istituto nel ciclo superiore.

Questa situazione ha generato tensioni tra docenti e dirigenza, creando un clima di incertezza nel corpo insegnante. La situazione ha portato la gilda a chiedere una revisione dell’operato dei dirigenti, considerato che vengono adottate decisioni rilevanti a pochi giorni dal trasferimento effettivo della dirigente.

La risposta di martucci sottolinea che il mandato della dirigente termina formalmente il 31 agosto 2025 e che tutti i provvedimenti presi fino al termine dell’attività didattica restano validi e nei termini di legge. Dunque, qualunque azione disciplinare assunta dopo il 30 giugno può essere considerata amministrativa e lecita fino alla scadenza del suo incarico.

Se emergono nuovi elementi che richiedono provvedimenti disciplinari, la dirigente ha l’obbligo legale di procedere. I procedimenti non conclusi entro la fine di agosto dovranno essere portati avanti dal nuovo dirigente in carica fino a quel momento.

Questo chiarimento è importante per capire che non si tratta di un abuso di potere, ma di una gestione che segue scadenze giuridiche precise.

Il sistema di valutazione dei dirigenti scolastici e le richieste della gilda

La gilda insegnanti aveva anche sollevato dubbi sulla valutazione dell’operato dei dirigenti, sottolineando una presunta disparità rispetto al personale docente e ata. La richiesta è stata di introdurre controlli e valutazioni omogenee per dirigenti e personale scolastico.

Gioconda martucci spiega che il sistema di valutazione per i dirigenti scolastici è operativo da quest’anno e coinvolge tutti i capi d’istituto. Invece, il personale non dirigenziale non è ancora sottoposto a un sistema di valutazione strutturato, a causa della resistenza di alcuni sindacati di comparto.

Chi lavora come insegnante o personale ata nella scuola pubblica non è soggetto a un monitoraggio della performance paragonabile a quello dei dirigenti. Questa disparità crea tensioni interne e limita la possibilità di adottare misure mirate sul rendimento dei dipendenti.

La presidente di dirigenti scuola lazio invita a non diffondere notizie imprecise che possono aggravare lo scontro tra personale e dirigenza, poiché, in un ambiente già complesso come quello scolastico, una scarsa fiducia verso i capi d’istituto complica ulteriormente il lavoro di chi deve gestire la scuola quotidianamente.

Implicazioni per la gestione futura dell’istituto rosselli

Il clima di sfiducia tra gilda insegnanti e dirigente rischia di pesare sulla transizione che avverrà dopo il 31 agosto, quando la dirigente De Luca lascerà l’istituto rosselli per assumere un incarico in un altro ciclo scolastico.

Le tensioni accumulate potrebbero rendere difficile il passaggio di consegne al nuovo dirigente scolastico, aggravando problematiche già esistenti nelle relazioni interne e nell’organizzazione.

Un’ambiente lavorativo sereno è fondamentale per la funzionalità di qualsiasi scuola e per assicurare continuità delle attività didattiche e amministrative. Se non si superano queste difficoltà, il prossimo capo d’istituto potrebbe affrontare ostacoli maggiori nel gestire personale e studenti.

La questione ricalca problemi più ampi legati alla gestione delle risorse umane nella scuola, in particolare nei contesti in cui si incrociano responsabilità disciplinari e spostamenti di personale dirigenziale.

Le posizioni in campo restano distanti, ma il dialogo informato e il rispetto delle norme potrebbero essere la strada da percorrere per ridurre i conflitti e permettere una regolare attività scolastica senza intoppi.

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