Tavolara vietate le arrampicate per i rischi di frane e soccorsi complessi sull'isola sarda

Tavolara vietate le arrampicate per i rischi di frane e soccorsi complessi sull’isola sarda

L’isola di Tavolara in Sardegna introduce divieti all’arrampicata per motivi di sicurezza dopo numerosi incidenti e rischi geologici, con l’ordinanza firmata dal sindaco di Olbia Settimo Nizzi.
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L'isola di Tavolara, in Sardegna, ha visto un aumento di incidenti durante escursioni e arrampicate, portando il sindaco di Olbia a vietare le scalate non autorizzate per garantire la sicurezza e tutelare il fragile ambiente. - Gaeta.it

Negli ultimi tempi l’isola di Tavolara, situata davanti alla costa della Gallura in Sardegna, ha registrato un aumento significativo di incidenti durante attività escursionistiche e di arrampicata. Questi episodi hanno spinto l’amministrazione locale a intervenire con misure restrittive per proteggere la sicurezza dei visitatori e preservare il territorio. Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, ha firmato un’ordinanza che limita severamente le scalate sull’isola, imponendo divieti precisi e condizioni particolari per chi vuole avventurarsi sulle sue pendici.

I rischi geologici e le condizioni di pericolo a tavolara

Tavolara è nota per la sua conformazione rocciosa e il paesaggio aspro che attrae molti appassionati di arrampicata e trekking. Tuttavia, studi e monitoraggi eseguiti recentemente hanno rivelato un quadro preoccupante. Quasi tutte le pendici mostrano gradi elevati o molto elevati di pericolosità da frana. Questi dati emergono dall’analisi delle condizioni del terreno e dalla consultazione delle carte del Piano di assetto idrogeologico che indicano una presenza diffusa e attiva di frane sull’isola.

Le caratteristiche di Tavolara rendono il territorio vulnerabile a fenomeni franosi che possono verificarsi anche senza preavviso, soprattutto in aree frequentate dagli escursionisti. Le superfici rocciose instabili, unite a condizioni climatiche variabili, aumentano di molto il rischio per chi si avventura senza preparazione e attrezzatura adeguata. La pericolosità non riguarda solo le zone più ripide ma anche i sentieri che collegano i vari punti dell’isola.

Un episodio critico e le sfide per i soccorsi

Il 3 maggio scorso è accaduto un episodio che ha spinto l’amministrazione a intervenire con urgenza. Un escursionista ha riportato un grave infortunio mentre percorreva la cosiddetta “Ferrata degli Angeli“, uno dei percorsi più impegnativi sull’isola. Le caratteristiche del luogo — quota elevata e terreno impervio — hanno reso complessa l’operazione di soccorso. Sono stati mobilitati 14 tecnici del soccorso alpino provenienti da diverse stazioni, una motovedetta della Capitaneria di Porto e un’équipe medica dell’elisoccorso Areus basato ad Alghero.

L’ingente dispiegamento di risorse umane e tecniche ha confermato l’impatto che incidenti di questo tipo possono avere su una zona come Tavolara. Con l’approssimarsi della stagione estiva, quando i flussi turistici crescono notevolmente, il rischio di imbattersi in situazioni di emergenza si fa più alto, sopratutto con escursionisti poco esperti che si avventurano solo per passare una giornata all’aperto. La gestione di questi soccorsi può diventare molto complicata e rischiosa.

Il divieto di arrampicata e le motivazioni del sindaco di olbia

A fronte dei numerosi incidenti, il sindaco Settimo Nizzi ha firmato un’ordinanza che vieta le attività di arrampicata sull’isola. Questo divieto si applica a chi non possiede qualifiche specifiche, come la presenza obbligatoria di guide alpine abilitate e specializzate nell’arrampicata sportiva. Solo in casi di studio scientifico saranno ammesse scalate fuori da questo vincolo.

La decisione non riguarda solo la tutela delle persone ma si spinge anche alla protezione del patrimonio naturalistico e culturale dell’isola. Tavolara è un luogo fragile, ricco di ecosistemi delicati e monumenti storici, tra cui la celebre statua della Madonnina, che si trova sulla vetta più alta. Le escursioni improvvisate e poco consapevoli possono danneggiare l’ambiente e mettere a rischio la sicurezza di chi cerca di raggiungere la cima senza esperienza.

La posizione ufficiale del sindaco

Nizzi ha sottolineato che questa ordinanza rappresenta una misura necessaria per evitare incidenti e ridurre il carico di intervento sulle autorità di soccorso. La complessità del territorio e i pericoli oggettivi richiedono disciplina e rispetto delle regole. Il provvedimento mira anche a evitare che la presenza turistica e dei cosiddetti “escursionisti della domenica”, meno preparati, rendano ancora più difficile garantire un pronto intervento in caso di emergenza.

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