La città di Sulmona è in lutto per la morte di Giuseppina Patriarca, nota come nonna Giusy, che ha lasciato questo mondo all’età di 109 anni. Originaria di Montorio al Vomano e residente a Sulmona da quasi 16 anni, Giuseppina ci ha lasciato il 14 gennaio 2025. La sua vita, costellata di eventi significativi, rappresenta un vero e proprio testamento della storia italiana, di cui è stata un’esterna testimone. Questo articolo ripercorre non solo la sua vita, ma anche l’impatto che ha avuto sulla comunità e il suo prezioso lascito.
Una vita segnata dalla resilienza e dall’insegnamento
Giuseppina Patriarca ha trascorso gran parte della sua vita all’Aquila, dove ha vissuto sino agli eventi sismici del 2009, che l’hanno costretta a lasciare la propria casa. Dopo il terremoto, si è trasferita a Sulmona per stare vicino alla sua nipote, ricevendo un caloroso benvenuto da parte della comunità. La sua carriera come insegnante di scuola elementare, che si è protratta fino al 1976, ha lasciato un segno indelebile in tantissimi alunni, affascinati dalla sua capacità di raccontare storie e trasmettere conoscenza. Questo amore per l’insegnamento non l’ha mai abbandonata; Giuseppina continuava a insegnare a suo modo, dispensando consigli e condividendo la sua vasta esperienza di vita con chi aveva la fortuna di incontrarla.
Il suo ricordo di una vita trascorsa nel mondo della scuola evidenzia un forte attaccamento ai valori del sapere e della saggezza. Ogni racconto e ogni consiglio dato avevano il potere di illuminare le menti dei più giovani e di risvegliare in loro il desiderio di apprendere. Giuseppina incarnava il proverbiale “insegnante di vita“, quella figura che, pur non vestendo più i panni della docente in aula, continuava a trasmettere virtù e conoscenze. La sua capacità di adattamento ai cambiamenti sociali e tecnologici è esemplificata dalla sua avventura su TikTok, dove parlava direttamente ai più piccoli, mantenendo viva una tradizione di storie e racconti.
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Un simbolo di speranza e connessione generazionale
Giuseppina non era solo un’anziana, ma un faro di speranza per chi la circondava. Col suo spirito vivace e la voglia di comunicare, è diventata una figura amata non solo da familiari e amici, ma anche dalla comunità più ampia. La sua accoglienza ai bambini su TikTok, dove recitava versi della Divina Commedia, filastrocche e pregava, ha creato un legame unico tra le generazioni. Attraverso i suoi video, nonna Giusy è riuscita a mantenere viva la tradizione orale, essendo una voce tra le più preziose nel panorama attuale.
La sua vita, segnata da eventi storici e personali significativi, si è rivelata un ponte tra passato e futuro. Giuseppina rappresentava un patrimonio culturale vivente, una memoria che ha potuto raccontare le esperienze di un secolo attraverso aneddoti e insegnamenti. Ogni sua parola era carica di saggezza e porta con sé lezioni che non saranno mai dimenticate. La sua capacità di adattarsi ai tempi moderni, abbracciando i social media, ha stimolato molti a mantenere il contatto con le tradizioni e i valori di una volta.
Il commiato di una comunità grata e affettuosa
La scomparsa di Giuseppina Patriarca ha suscitato un’ondata di commozione e gratitudine nella comunità di Sulmona. Marianna Scoccia, vice presidente del Consiglio regionale, ha espresso la sua profonda tristezza per la perdita, definendo nonna Giusy “un pezzo della nostra storia“. Le sue parole rispecchiano il sentimento condiviso da molti: Giuseppina non era solo una donna di grande età, ma un simbolo di gentilezza e di una vita vissuta con intensità.
I ricordi di chi l’ha conosciuta continuano a emergere, rivelando un ritratto di una donna forte, attiva e intrisa di valori. Ogni singola persona che ha avuto l’onore di ascoltare le sue storie porta con sé un’eredità inestimabile, un lascito che vivrà nei cuori e nelle menti di quelli che l’hanno amata. Ma non solo: il suo esempio di vita, nel rapporto con gli altri e nella trasmissione della cultura, continuerà a essere fonte d’ispirazione. E mentre Sulmona celebra la vita di Giuseppina, il suo ricordo resisterà nel tempo, un faro luminoso per le generazioni future, che potranno sempre attingere alla saggezza di quella che è stata, senza dubbio, una vita straordinaria.