Sostenibilità e Made in Italy: il convegno di Roma su crescita e innovazione

Sostenibilità e Made in Italy: il convegno di Roma su crescita e innovazione

Un convegno a Roma, organizzato da Birra Peroni, esplora come la sostenibilità possa potenziare il Made in Italy, evidenziando l’importanza di pratiche eco-friendly per la competitività e la reputazione aziendale.
SostenibilitC3A0 e Made in Italy3A SostenibilitC3A0 e Made in Italy3A
Sostenibilità e Made in Italy: il convegno di Roma su crescita e innovazione - Gaeta.it

Nel cuore di Roma, presso la Galleria del Cardinale Colonna, si è svolto un importante convegno incentrato sulla sostenibilità e sul suo impatto sul Made in Italy. Organizzato da Birra Peroni, l’evento ha visto la partecipazione di esperti, rappresentanti istituzionali e aziende, tutti uniti per discutere come la sostenibilità possa diventare un fattore di crescita economica e di valorizzazione del famoso marchio italiano nel mondo. La discussione ha toccato temi cruciali, dalla competitività delle imprese ai benefici che un approccio sostenibile può portare nel mercato globale.

L’importanza della sostenibilità nel Made in Italy

Il dibattito ha avuto inizio con le parole di Federico Sannella, Direttore Corporate Affairs di Birra Peroni, che ha enfatizzato il cambiamento radicale del paradigma della sostenibilità negli ultimi dieci anni. Da semplice strumento di filantropia, essa è diventata un vero e proprio asset per il business, fondamentale per costruire una buona reputazione aziendale e migliorare la qualità del prodotto finito. Questo cambiamento è particolarmente rilevante per il Made in Italy, che per la sua fama di eccellenza è chiamato a integrare la sostenibilità come un elemento chiave della propria offerta.

Sannella ha evidenziato come, nel contesto attuale, l’industria italiana di fatto veda la sostenibilità non solo come una responsabilità, ma come una leva competitiva. La capacità di investire in pratiche sostenibili può infatti aiutare a mitigare i rischi legati all’attività commerciale, tutelando al contempo la qualità che rappresenta il nostro vanto. Un prodotto migliore porta a consumatori più soddisfatti, che sempre più premiano le aziende che rispettano l’ambiente e le persone.

I dati IPSOS e le aspettative dei consumatori

Durante l’evento, Ilaria Ugenti, Corporate Reputation Service Line Leader di IPSOS, ha presentato una ricerca che mette in evidenza il crescente interesse dei consumatori per tematiche di sostenibilità. Secondo lo studio, il 96% degli intervistati ritiene che la sostenibilità sia un elemento fondamentale per la competitività del Made in Italy. Questo dato indica una consapevolezza collettiva che può influenzare le decisioni d’acquisto.

L’analisi di IPSOS sottolinea come le aziende che si dedicano attivamente a pratiche sostenibili riescano non solo ad accrescere la qualità del loro prodotto, ma anche a migliorare la loro immagine sul mercato. Ciò si traduce in un vantaggio competitivo che non deve essere sottovalutato. La chiave del successo per il Made in Italy risiede quindi nella capacità delle aziende di investire in pratiche sostenibili, con ritorni evidenti in termini di reputazione e gradimento dei consumatori.

Le sfide della sostenibilità per le aziende italiane

La sostenibilità non è priva di sfide, un tema approfondito dal Viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini. Egli ha sottolineato come Birra Peroni rappresenti un esempio di successo nel coniugare tradizione e innovazione, essendo il primo marchio storico a essere riconosciuto come tale dal governo italiano. L’azienda, con radici risalenti al 1846, sta dimostrando come un marchio possa evolversi senza perdere la propria essenza, anzi, adattandosi alle nuove esigenze del mercato.

Investire nella sostenibilità è una strategia a lungo termine che, secondo Valentini, è essenziale per mantenere alta la competitività del Made in Italy. I programmi di supporto del Ministero mirano ad incentivare le aziende verso pratiche che tutelano le risorse e promuovono la crescita, stabilendo un legame diretto tra sostenibilità e redditività. Le aziende che abbracciano questa filosofia, come Birra Peroni, diventano così portatori di un esempio da seguire, trascinando l’intero settore.

Le iniziative concrete per la sostenibilità

L’Onorevole Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha illustrato le due principali sfide di sostenibilità per il settore agroalimentare: la protezione della risorsa idrica e l’ottimizzazione della filiera agricola. Gava ha affermato che le aziende che investono in tecnologie sostenibili, come Birra Peroni, fungono da modelli di innovazione. Il suo intervento ha chiarito che il supporto del governo passa per investimenti strategici, semplificazione normativa e investimenti concreti nella gestione delle risorse idriche.

Si sta investendo ingenti somme per modernizzare le reti idriche e potenziare la depurazione, rendendo la gestione dell’acqua più sostenibile e accessibile. I fondi del PNRR sono una componente chiave di questo piano, che promette di rafforzare le infrastrutture idriche del Paese, rinforzando legami tra ambiente ed agricoltura.

Riflessioni sul futuro del Made in Italy

Il senatore Luca De Carlo, presidente della Commissione Agricoltura del Senato, ha messo in luce l’importanza dell’agroalimentare nel contesto del Made in Italy. Delineando un futuro in cui si punta sulla sostenibilità, De Carlo ha ribadito il bisogno di un supporto costante alle pratiche agricole che rispettano l’ambiente e i produttori. La sfida è quella di integrare le conoscenze moderne nel rispetto della tradizione, garantendo così la competitività delle imprese agricole.

Il convegno ha messo in evidenza come la strada verso un Made in Italy sostenibile sia percorribile e necessaria. Sostenibilità, tradizione, innovazione e competitività sono stati i temi che hanno animato il dibattito, facendone un’occasione per statisti, aziende e esperti di discutere di come il Paese possa affrontare le sfide del futuro.

Change privacy settings
×