In un periodo di crescente preoccupazione per gli effetti devastanti della siccità, il governo italiano ha lanciato un programma di aiuti per le aziende agricole che hanno subito danni significativi. Il ministero dell’Agricoltura, sovranità alimentare e foreste ha previsto fondi per un totale di 112,2 milioni di euro destinati a supportare le imprese del Sud Italia e delle Isole. Le aziende agricole non comprese nei Comuni specificati dal decreto avranno tempo fino al 31 gennaio 2025 per fare richiesta di indennizzi attraverso il fondo Agricat.
Dettagli dei contributi per le aziende agricole
Secondo le informazioni fornite dal sottosegretario Luigi D’Eramo, la misura voluta dal ministero è stata approvata recentemente dalla Conferenza Stato-Regioni. Essa si applica alle realtà agricole che si trovano in territori dove sono state accertate perdite di redditività superiori al 30%. Questo significa che tanti agricoltori, che lottano quotidianamente contro le incertezze del clima, hanno finalmente una possibilità concreta di ricevere un supporto economico.
In Abruzzo, quattro province, ovvero L’Aquila, Chieti, Pescara e Teramo, sono state colpite da questa crisi. Qui, si contano circa 69.500 ettari colpiti, con perdite di produzione che oscillano tra il 30 e il 70 per cento. La situazione è drammatica per molti di questi agricoltori, che si trovano a fronteggiare costi crescenti e condizioni ambientali sfavorevoli. Il fatto che ora ci sia una prospettiva di aiuti rappresenta una boccata d’aria in un momento di difficoltà.
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Le opportunità per le aziende non comprese nel provvedimento
Le aziende agricole che non rientrano nei Comuni previsti dal decreto non sono escluse dal sostegno. Queste realtà possono fare richiesta di indennità specifiche presentando domanda ad Agricat, che è il fondo mutualistico nazionale attivato nell’ambito del Piano strategico della Politica Agricola Comune 2023-2027. La scadenza, fissata sempre per il 31 gennaio, offre agli agricoltori un’altra chance di recupero, poiché il fondo è destinato a quanti hanno affrontato eventi catastrofali, come alluvioni o gelate, oltre alla siccità.
Questa programmazione consentirà di attivare un sistema di prevenzione e protezione per il settore primario, che si trova a dover gestire le inquietanti sfide che i cambiamenti climatici pongono. La solidità normativa di queste decisioni è fondamentale per garantire che gli agricoltori possano continuare la loro attività e contribuire all’economia locale e nazionale.
Il ruolo del ministero e il sostegno agli agricoltori
Il sottosegretario D’Eramo ha chiarito l’impegno del governo nel sostenere il sistema agricolo del nostro Paese, sposando una visione che punta a proteggere i produttori e le loro famiglie dai danni derivanti da calamità. La volontà è quella di creare un contesto favorevole all’agricoltura, affinché possano prosperare le realtà che si prendono cura del territorio e della produzione alimentare.
Il ministero è al lavoro per sviluppare ulteriori iniziative e strategie volte a contrastare i cambiamenti climatici e a garantire la sicurezza alimentare. La collaborazione con le istituzioni locali e regionali è cruciale in questo scenario, per far fronte a emergenze e per garantire una presenza costante al fianco degli agricoltori. Si tratta di un passo importante verso un approccio più resiliente, per poter fronteggiare il futuro con maggiore serenità e meno incertezze.