Un nuovo studio sull’abitudine al sonno degli altoatesini fornisce informazioni dettagliate sulla qualità del riposo notturno in questa regione italiana. Condotta tra aprile e giugno 2024 dall’Istituto di Medicina Generale e Public Health di Bolzano, in collaborazione con l’Istituto Provinciale di Statistica Astat, questa ricerca rappresenta una prima significativa opportunità per comprendere meglio queste dinamiche nel contesto locale.
L’importanza della qualità del sonno
La maggior parte degli altoatesini sembra godere di un buon sonno, ma rimane un dato significativo da considerare: una persona su sei nella Provincia di Bolzano ha riscontrato difficoltà legate al sonno. I dati rivelano che donne, anziani e individui con patologie croniche affrontano maggiormente problemi di sonno. Dietmar Ausserhofer, Responsabile dell’indagine, evidenzia che coloro che seguono un’appropriata igiene del sonno tendono a ottenere risultati migliori in termini di riposo. Nonostante il 82% dei partecipanti percepisca la qualità del proprio sonno come buona o molto buona, il 18% degli intervistati ha chiarito di non essere soddisfatto della propria esperienza notturna.
A una prima analisi, gli altoatesini si dimostrano equiparabili o addirittura superiori, in termini di qualità del sonno, rispetto ad altre popolazioni italiane e mondiali. Ricerche italiane indicano che circa il 14% degli adulti, oltre i 15 anni, presenta un sonno di scarsa qualità. Analoghe analisi a livello internazionale dimostrano che la percentuale può variare tra il 13% e il 36%.
Leggi anche:
Effetti della pandemia sul sonno
La pandemia da COVID-19 ha avuto un impatto notevole sul sonno in tutto il mondo, incrementando del 40% la percentuale di persone che segnalano problemi di sonno. Sebbene anche in Alto Adige si siano registrati aumenti significativi di disturbi del sonno, Ausserhofer afferma che, stando ai dati attuali, “gli altoatesini dormono bene”. Questo è un aspetto incoraggiante considerando la situazione globale.
La ricerca ha anche evidenziato come età, genere e presenza di malattie croniche possano influenzare significativamente la qualità del sonno. Stando a quanto rilevato, chi è affetto da patologie come ipertensione, disturbi metabolici e disturbi psicologici, come depressione e ansia, presenta maggiori difficoltà nel conciliarsi con il sonno.
Abitudini di sonno degli altoatesini
Le abitudini di sonno si rivelano piuttosto regolari tra gli altoatesini. La maggioranza si corica tra le 22.00 e le 23.00, con il 60% degli intervistati che manifesta questa tendenza. La fase di risveglio, invece, cade prevalentemente tra le 6.00 e le 7.00 del mattino, coinvolgendo il 61% dei partecipanti. La durata media del sonno si attesta attorno alle sette ore per notte, un parametro considerato generalmente salutare per la popolazione adulta.
Le discrepanze tra i diversi gruppi demografici sono evidenti. Le donne, ad esempio, tendono ad avere un sonno meno riposante rispetto agli uomini e gli anziani mostrano una maggiore incidenza di disturbi del sonno. È interessante notare come le patologie croniche possano influenzare negativamente la qualità del sonno, rendendo pertanto necessario un approfondimento su come affrontare adeguatamente queste problematiche.
Alla luce di questi dati, si può comprendere l’importanza di adottare interventi mirati per migliorare la qualità del sonno nella popolazione altoatesina, affrontando specificamente le difficoltà che alcuni gruppi possono avere, al fine di promuovere un benessere comune.