La transizione energetica in Alto Adige si trova a un crocevia importante. La regione, caratterizzata da biodiversità e risorse naturali, affronta al contempo il peso dei cambiamenti climatici e un’innalzamento dell’età media della popolazione. In questo contesto, la disparità economica che si allarga rischia di limitare l’accesso di molti all’energia. Dieter Theiner, responsabile di Engineering Consulting di Alperia, ha spiegato le strategie messe in campo per raggiungere l’obiettivo zero emissioni netti entro il 2040, all’interno di Rebuild 2025, evento che si svolge al Centro Congressi di Riva del Garda.
Caratteristiche ambientali e socioeconomiche dell’arco alpino e loro impatto sulla transizione
L’arco alpino rappresenta un territorio con peculiarità che influenzano pesantemente ogni il progetto legato alla transizione ecologica. In Alto Adige la biodiversità è ancora ricca, ma la vulnerabilità ai fenomeni climatici estremi aumenta di anno in anno. Inoltre, si registra un invecchiamento progressivo della popolazione, che pone nuove esigenze rispetto a servizi e risorse energetiche. L’equilibrio tra ricchezza media e disuguaglianza comincia a mostrare segnali di stress. Alcune fasce meno abbienti rischiano infatti di restare escluse dal poter utilizzare energia pulita o soluzioni innovative, alimentando una disparità che va ben oltre il campo economico. Questa doppia condizione di ricchezza naturale e fragilità sociale rende più complesso adottare misure uniformi e richiede interventi mirati e differenziati in funzione dei diversi bisogni sul territorio.
Il piano di alperia per il net zero nel 2040
Alperia SpA, con il sostegno della provincia di Bolzano, ha sviluppato un piano che punta a raggiungere zero emissioni entro il 2040, un traguardo particolarmente ambizioso. Dieter Theiner ha illustrato come questo piano si basi su una serie di iniziative che coinvolgono non solo tecnologie ma anche modelli di consumo più sostenibili. Il piano è inserito nel più ampio contesto del Piano clima Alto Adige e prevede interventi nei trasporti, nel riscaldamento e nella gestione dell’energia. Oltre all’elettrificazione, si punta a creare reti di cooperazione sul territorio, abbattendo le barriere burocratiche e rendendo più accessibili gli strumenti digitali. Questo approccio potrebbe diventare un modello replicabile per altre zone alpine o montane, dove le caratteristiche ambientali e sociali sono simili.
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Il car sharing elettrico come alternativa concreta alla mobilità privata
Tra le misure già attive, il car sharing elettrico rappresenta una delle risposte più immediate per ridurre l’impatto ambientale. Il sistema implementato da Alperia conta 23 stazioni in Alto Adige e offre un servizio accessibile a residenti e turisti. Grazie a un’app dedicata, le auto possono essere prenotate e utilizzate in modo flessibile, senza dover possedere un veicolo privato. Il risparmio in termini di spazio e risorse è significativo: una macchina condivisa può sostituire fino a 9-10 auto private che rimangono parcheggiate per la maggior parte del tempo. Anche le aziende sono coinvolte, potendo concedere parte della propria flotta per l’uso nei weekend. Questo modello riduce traffico, emissioni e spreco di risorse materiali legate alla produzione e manutenzione dei veicoli.
Comunità energetiche e teleriscaldamento: sfide e soluzioni per il futuro
Un altro tema strategico riguarda la trasformazione del sistema di riscaldamento degli edifici, in particolare i condomini. Oggi la maggior parte utilizza gas, ma la sfida è sostituirlo con fonti più sostenibili. A Bolzano, quasi tutta l’energia prodotta dal termovalorizzatore viene già sfruttata, evitando inutili sprechi. In futuro, si intende integrare la rete con pompe di calore industriali e impianti a biomassa, seguendo principi di economia circolare. Questa operazione richiede coordinamento tra enti e investitori e la capacità di tradurre in soluzioni concrete interventi tecnologici complessi. Le comunità energetiche, cioè gruppi di utenti che si uniscono per produrre e consumare energia localmente, diventano un elemento chiave per superare barriere tecniche ed economiche.
L’importanza della collaborazione locale e della semplificazione burocratica
Dietro ogni soluzione efficace nel territorio alpino si trova la necessità di mettere insieme forze e risorse diverse. La collaborazione tra istituzioni, aziende, cittadini è fondamentale per creare sinergie che moltiplicano gli effetti degli interventi. La promozione di forme di sharing economy, basate sull’uso condiviso di beni e servizi, rappresenta un cambiamento culturale oltre che pratico. A questo scopo, si deve snellire la burocrazia che spesso rallenta progetti e sovvenzioni, rendendo il tutto più accessibile soprattutto alle realtà locali. Le piattaforme digitali dedicate giocano un ruolo importante in questo processo, permettendo una gestione più rapida e trasparente di informazioni e risorse. Solo in questo modo sarà possibile affrontare una transizione capace di tenere conto delle peculiarità del paesaggio e della società alpina.