Sequestro e estorsione ad Alghero: due arresti in seguito a un’aggressione armata

Sequestro e estorsione ad Alghero: due arresti in seguito a un’aggressione armata

Due giovani arrestati ad Alghero per il sequestro di un imprenditore, costretto a pagare oltre 10mila euro dopo essere stato aggredito e minacciato con una pistola.
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Sequestro e estorsione ad Alghero: due arresti in seguito a un’aggressione armata - Gaeta.it

Un episodio di violenza e paura ha scosso Alghero, dove due giovani sono stati arrestati dopo aver sequestrato un imprenditore per estorcergli una somma considerevole di denaro. I dettagli dell’operazione condotta dalla Squadra mobile di Sassari, guidata dal dirigente Michele Mecca, mettono in luce la gravità della situazione.

L’aggressione e il sequestro dell’imprenditore

Tre giorni fa, un imprenditore di 43 anni, attivo nel settore nautico ad Alghero, è stato avvicinato da due individui, un 33enne e un 16enne, che si sono rivelati aggressori armati. Utilizzando una pistola, hanno costretto la vittima a salire sulla sua auto, un modello Bmw, dirigendosi verso una strada isolata che porta a Bosa. Dopo aver percorso pochi chilometri, si sono fermati in un viottolo rurale, dove hanno aggredito il malcapitato.

Durante il sequestro, il 33enne ha colpito l’imprenditore alla testa con il calcio della pistola, infliggendogli gravi lesioni. Per dimostrare la serietà delle loro intenzioni, i due aggressori hanno anche sparato un colpo che ha distrutto uno dei finestrini dell’auto. Questa dimostrazione di forza ha costretto l’imprenditore a cedere alle richieste dei suoi sequestratori che inizialmente volevano ben 50mila euro.

La richiesta di riscatto e la fuga dei criminali

Spaventato e ferito, l’imprenditore ha accettato di pagare, riportando i due aggressori a casa sua. Qui ha consegnato loro tutto il contante disponibile, poco più di 10mila euro. Nonostante la prima somma, i criminali hanno lasciato intendere che non sarebbe finita così: hanno minacciato la vittima di tornarci tra qualche giorno per richiedere il resto della somma inizialmente richiesta.

L’episodio ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, che hanno ricevuto notizia del sequestro proprio grazie alle indagini condotte dalla Squadra mobile. Tuttavia, non è stato semplice ottenere la testimonianza dell’imprenditore, visibilmente traumatizzato dall’accaduto e riluttante a denunciare.

L’arresto e il precedente penale degli aggressori

Al termine di un’indagine accurata, gli agenti hanno arrestato i due aggressori all’alba di oggi. Sotto la direzione delle procure di Sassari e minorile, il giudice ha disposto il trasferimento del 33enne nel carcere di Bancali, mentre il minorenne è stato condotto a Quartucciu. Sta emergendo che il 33enne aveva già un passato criminale, avendo scontato una pena per omicidio e uscito dal carcere solo un anno e mezzo fa.

Le autorità stanno indagando se il sequestro di questa vittima possa essere legato ad altri episodi simili. Nel frattempo, si fa appello a potenziali vittime affinché non esitino a denunciare atti di violenza o estorsione, contribuendo così a una maggiore sicurezza nel territorio di Alghero.

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