Un serie di scosse di terremoto ha colpito la zona di Catanzaro nelle prime ore del giorno, destando preoccupazione tra i residenti. I tremori, la cui intensità è stata registrata dalla Sala sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma, hanno avuto la loro manifestazione più forte con una magnitudo di 3.0. Sebbene non siano stati segnalati danni a persone o costruzioni, le autorità locali hanno ritenuto opportuno adottare misure precauzionali, evacuando le scuole della regione.
Dettagli delle scosse e risposta delle istituzioni
Le scosse, sei in totale, sono avvenute tra le 10.33 e le 12.34. L’ultima sequenza ha visto un susseguirsi di tremori alle 12.06, 12.11, 12.29 e 12.34, con epicentro nei pressi di Tiriolo, un comune ubicato a circa 10 chilometri a nord di Catanzaro. Le magnitudo delle ultime quattro scosse sono state comprese tra 2.6 e 3.0, con una profondità variabile tra 9 e 10 chilometri. Data la rapida successione di eventi, gli esperti hanno deciso di mantenere alta l’attenzione sulla situazione.
Le scuole sono state evacuate secondo un piano stabilito dalla Protezione civile, con bambini e ragazzi che hanno lasciato le aule per raggiungere i luoghi di raccolta designati. In considerazione della possibile continuazione delle scosse, gli studenti non sono tornati in classe e sono stati inviati a casa, per garantire la loro sicurezza e tranquillità.
Riunione in Prefettura e spiegazioni degli esperti
A seguito delle scosse, una riunione si è tenuta in Prefettura per valutare l’evoluzione dello sciame sismico. Hanno preso parte a questo incontro diverse figure chiave, tra cui il Prefetto Castrese De Rosa, il responsabile della Protezione civile della Regione Calabria Domenico Costarella, rappresentanti delle forze dell’ordine e vigili del fuoco, oltre al sismologo Mario La Rocca, docente associato di geofisica all’Università della Calabria.
Durante la conferenza stampa al termine della riunione, La Rocca ha affermato che le scosse non sono insolite per la Calabria, zona notoriamente attiva dal punto di vista sismico. L’esperto ha sottolineato che si tratta di uno sciame, un fenomeno naturale che può manifestarsi in modi variabili e la cui durata non è prevedibile. È fondamentale informare i cittadini affinché non si facciano prendere dal panico, evitando di credere a notizie infondate che possono circolare in circostanze di emergenza.
La consapevolezza del rischio sismico
La Rocca ha insistito sull’importanza della preparazione e dell’informazione, esortando i cittadini a rimanere lucidi. “Viviamo in una regione dove prima o poi si può verificare un terremoto anche di una certa magnitudo,” ha affermato. E’ importante che tutti siano a conoscenza di questa realtà, e che la popolazione non trascuri le misure di sicurezza e pianificazione che possono rivelarsi utili in situazioni del genere.
Le istituzioni continueranno a monitorare la situazione sismica, mantenendo le linee di comunicazione aperte con la popolazione per fornire aggiornamenti e orientamenti sulle necessarie precauzioni da adottare. La sicurezza della comunità rimane la priorità principale mentre si affronta questo fenomeno naturale.