Scoperta discarica abusiva a Castellammare di Stabia: imprenditore arrestato per sfruttamento

Scoperta discarica abusiva a Castellammare di Stabia: imprenditore arrestato per sfruttamento

A Castellammare di Stabia, un’operazione dei Carabinieri ha scoperto una discarica abusiva con manodopera in nero e gravi violazioni ambientali, portando all’arresto del proprietario e a sanzioni significative.
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Scoperta discarica abusiva a Castellammare di Stabia: imprenditore arrestato per sfruttamento - (Credit: www.cronachedellacampania.it)

A Castellammare di Stabia, un’importante operazione delle forze dell’ordine ha portato alla luce una discarica abusiva che ha sollevato preoccupazioni per la salute pubblica e la sicurezza dei lavoratori coinvolti. Durante un blitz condotto dai Carabinieri, sono emersi dettagli inquietanti riguardanti l’impiego di manodopera in nero e la gestione irregolare dei rifiuti. La situazione ha spinto le autorità a intervenire, con risultati significativi e sanzioni gravose per il responsabile dell’attività.

Condizioni di lavoro pericolose nel capannone

L’operazione è stata eseguita all’interno di un capannone di 200 metri quadrati, dove i Carabinieri hanno trovato il proprietario e due operai intenti a smontare motori e alternatori. Le condizioni di sicurezza erano completamente ignorate, con i lavoratori che utilizzavano strumenti inadeguati e operando senza alcun dispositivo di protezione. Notevoli i rischi presentati da pratiche lavorative come il bruciare componenti plastici con un cannello a gas, che ha reso l’aria irrespirabile nel capannone. Questo processo era finalizzato all’estrazione del rame dai pezzi meccanici, una pratica che ha comportato non solo il rischio per la salute degli operai, ma anche l’inquinamento dell’ambiente circostante.

Il blitz ha rivelato anche la presenza di un camion nel piazzale, dal quale fuoriuscivano fumi tossici e piccole fiamme. I Carabinieri, intervenuti tempestivamente, sono riusciti a spegnere le fiamme prima che si propagassero. L’assenza di autorizzazioni per l’attività di smaltimento dei rifiuti ha ulteriormente aggravato la situazione, evidenziando lo stato di degrado in cui versava la zona.

Rifiuti pericolosi accumulati senza scrupoli

All’interno del capannone sono stati rinvenuti diversi tipi di rifiuti pericolosi, come pneumatici esausti, oli usati, parti di elettrodomestici, metalli e plastica, per una stima totale di circa 20 metri cubi. All’esterno, gli agenti hanno trovato ulteriori 80 metri cubi di rifiuti, oltre a sette grandi sacchi di plastica contenenti scarti considerati pericolosi. La gestione inadeguata e il metodo di smaltimento dei rifiuti non solo rappresentano una violazione delle normative ambientali, ma pongono anche seri rischi per la sicurezza dei residenti e dell’ecosistema locale.

Le caratteristiche e le dimensioni della discarica abusiva mostrano un profondo disinteresse per la legislazione vigente in materia di rifiuti e sicurezza sul lavoro. L’assenza di controlli e di valutazione dei rischi ha permesso la continuazione di queste attività illecite, mettendo in pericolo non solo i lavoratori, ma anche la comunità di Castellammare di Stabia.

Manodopera in nero e sfruttamento dei lavoratori

Gli operai, di età compresa tra 40 e 54 anni, erano impiegati in nero e sprovvisti di qualsiasi forma di protezione, formazione o visite mediche. Ricevevano una retribuzione che oscillava tra 150 e 200 euro a settimana, una cifra ben al di sotto degli standard salariali legali. Anche se i lavoratori erano pienamente consapevoli del rischio rappresentato dalle loro condizioni di lavoro, si trovavano in una posizione di vulnerabilità economica che non consentiva loro di rifiutare tali impieghi. Le dichiarazioni di alcuni di loro indicano un forte senso di disperazione: “Bisogna lavorare per portare il pane a casa.”

L’imprenditore, un ragazzo di 32 anni senza licenze e autorizzazioni, è stato arrestato dai Carabinieri. Le accuse mosse contro di lui riguardano l’impiego illecito di manodopera e la gestione difettosa dei rifiuti. Le sanzioni provvedute ammontano a circa 75.000 euro, con il conseguente sequestro dell’intero immobile coinvolto nell’attività illecita.

Intervento delle forze dell’ordine

L’operazione è stata condotta dai Carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia, coadiuvati dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Napoli e dalle forze dell’ordine forestali. Questo intervento rappresenta un chiaro messaggio contro il lavoro nero e la gestione irresponsabile dei rifiuti, segnando un passo importante verso il ripristino della legalità nella zona. Le autorità competenti continueranno il monitoraggio delle attività economiche locali, per prevenire simili situazioni che minacciano la salute pubblica e l’ambiente.

  • Marco Mintillo

    Marco Mintillo è un giornalista e blogger specializzato in cronaca e attualità, con una passione per i viaggi. Collabora regolarmente con Gaeta.it, un sito di riferimento per notizie e approfondimenti sulla città di Gaeta e oltre. Qui, Marco pubblica articoli che spaziano dall'analisi di eventi locali a questioni di rilievo internazionale, offrendo sempre una prospettiva fresca e dettagliata. La sua abilità nel raccontare i fatti attraverso la lente del viaggiatore gli ha guadagnato una fedele base di lettori che apprezzano la sua capacità di legare la cronaca mondiale alle storie del territorio.

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