Recenti indagini condotte da un team di ricercatori della Danimarca hanno portato alla luce una stella di neutroni che si distingue per la sua velocità di rotazione straordinaria. Questo ritrovamento avviene nel contesto della nostra Via Lattea, un’area ancora ricca di misteri da svelare. L’analisi è stata effettuata tramite un telescopio spaziale a raggi X in orbita attorno alla Stazione Spaziale Internazionale, confermando l’importanza della collaborazione scientifica internazionale nella ricerca astrale.
Dettagli sulla scoperta
La scoperta è stata realizzata dai ricercatori dell’Università Tecnica della Danimarca, che hanno utilizzato il telescopio NICER, dedicato all’osservazione dei raggi X, per monitorare il sistema stellare binario noto come 4U 1820-30. Situato nella costellazione del Sagittario, verso il centro della nostra galassia, questo sistema è composto da una stella di neutroni e una nana bianca. Mentre il telescopio ha rilevato attività notevoli legate alle esplosioni termonucleari, queste oscillazioni hanno portato all’identificazione della stella di neutroni che ruota attorno al suo asse a una sorprendente velocità di 716 volte al secondo.
La dottoressa Gaurava K. Jaisawal, parte del team di ricerca, ha affermato che se i dati verranno confermati, questa stella di neutroni sarà una delle più rapide conosciute nel nostro universo. Solitamente, le stelle di neutroni si formano quando una stella massiccia esplode in supernova, e questa è caratterizzata da densità straordinarie.
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Le caratteristiche delle stelle di neutroni
Le stelle di neutroni sono tra gli oggetti più estremi dell’universo. La stella recentemente scoperta nello studio, con un diametro di soli 12 chilometri, ha una massa 1,4 volte quella del Sole. Ciò rende la sua densità incredibilmente elevata. Collocata a 26.000 anni luce dalla Terra, la stella di neutroni offre un confronto significativo con la stella più vicina al nostro sistema solare, Proxima Centauri, che dista solo 4,3 anni luce. Questa straordinaria distanza significa che la luce della stella di neutroni impiega circa 26.000 anni per raggiungerci, rendendo evidente quanto siano sconfinati gli spazi dell’universo.
La scoperta di queste stelle di neutroni non solo arricchisce la nostra comprensione dell’astronomia, ma aggiunge anche fascino alla conoscenza delle dinamiche cosmiche che governano l’universo. La loro densità e il modo in cui interagiscono con le loro compagne offrono spunti importanti per future ricerche.
Il sistema binario a raggi X 4U 1820-30
Il sistema 4U 1820-30 è particolarmente interessante non solo per la stella di neutroni ma, come accennato, anche per la sua compagna, che è una nana bianca. Ciò che rende questo sistema davvero peculiare è il suo periodo orbitale, che è di soli 11 minuti, il più breve mai registrato. Questa rapida interazione tra le due stelle consente agli astronomi di studiare il comportamento delle stelle di neutroni in una situazione estremamente ravvicinata, fornendo così dati unici sulle leggi fisiche che governano le stelle in tali condizioni.
La dinamica di questo sistema è interessante soprattutto per l’analisi della materia che viene trasferita dalla nana bianca alla stella di neutroni, un processo che può causare esplosioni di raggi X. Tali esplosioni, rilevate dal telescopio NICER, sono relative al fenomeno dell’accrezione, dove la materia dell’astro compagno viene attratta dalla gravità intensa della stella di neutroni, contribuendo a produrre radiazioni osservabili e studiabili.
Le scoperte nel campo dell’astronomia continuano ad offrire nuovi e affascinanti dettagli sul nostro universo. Queste ricerche non solo rivelano oggetti straordinari, ma aumentano anche la nostra comprensione delle leggi della fisica in condizioni estreme.