Scoperta a napoli: muro abusivo lungo sei metri eretto nei palazzi di via galimberti a scampia

Scoperta a napoli: muro abusivo lungo sei metri eretto nei palazzi di via galimberti a scampia

A Napoli, a Scampia in via Galimberti, le forze dell’ordine hanno sequestrato un muro abusivo di sei metri all’interno di un complesso di edilizia residenziale pubblica, avviando indagini penali per violazioni edilizie.
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A Napoli, a Scampia, è stato sequestrato un muro abusivo di sei metri costruito in un complesso di edilizia pubblica in via Galimberti; le autorità indagano per violazioni edilizie e penali. - Gaeta.it

A napoli, all’interno del complesso di edilizia residenziale pubblica di via galimberti nel quartiere di scampia, è stato individuato un edificio abusivo costituito da un muro perimetrale di sei metri. Le forze dell’ordine sono intervenute sul posto per accertare le irregolarità legate alla costruzione, destinata probabilmente a chiudere un porticato condominiale.

Intervento e accertamenti sull’abuso edilizio in via galimberti

Gli agenti dell’unità operativa scampia sono arrivati in via galimberti dopo alcune segnalazioni che indicavano una costruzione irregolare all’interno del complesso di edilizia pubblica. La struttura abusiva consiste in un muro lungo sei metri, eretto per chiudere il porticato del palazzo, modificando la conformazione dell’area comune. Secondo le ricostruzioni, il vano ricavato servirebbe a uso esclusivo, presumibilmente come deposito o perfino come piccola abitazione.

La presenza del manufatto ha sollevato immediatamente dubbi sui permessi e sulla regolarità dei lavori. L’intervento delle forze dell’ordine è volto a verificare questi aspetti e a impedire ulteriori abusi che possano compromettere gli spazi condominiali condivisi tra gli inquilini.

Sequestro del muro e azioni penali

Dopo aver verificato l’abuso, le autorità hanno disposto il sequestro penale preventivo dell’intera struttura e del materiale edile rinvenuto sul luogo. Questo provvedimento si basa sull’articolo 321 del codice di procedura penale, che consente di bloccare manufatti realizzati senza autorizzazioni.

Parallelamente, è stata trasmessa una comunicazione alla procura per aprire un’indagine sulle violazioni ipotizzate. I reati contestati riguardano: invasione arbitraria di terreni o edifici , danneggiamento , e realizzazione di opere edilizie senza titolo abilitativo . Inoltre, ricorre la violazione dell’articolo 639-bis, che sanziona specificamente certe forme di abuso edilizio.*

Queste accuse potrebbero portare a un processo penale qualora si individuino i responsabili della costruzione abusiva.

Problematiche causate dagli abusi edilizi nell’edilizia pubblica

La scoperta di strutture abusive come quella di via galimberti segnala un fenomeno diffuso in molte zone di edilizia popolare, dove spazi comuni vengono modificati senza autorizzazioni. Questi interventi possono creare problemi di sicurezza, riducono superfici destinate all’uso collettivo e alterano la convivenza tra residenti.

Nel caso di scampia, una zona già segnata da difficoltà sociali e urbanistiche, l’emergere di nuovi abusi edilizi rivela la complessità di controllare la gestione degli immobili pubblici. Azioni non autorizzate mettere a rischio le condizioni abitative e aumentano le tensioni tra inquilini e amministrazioni.

Norme e sanzioni contro le costruzioni abusive

Le norme italiane vietano la costruzione di manufatti senza autorizzazione, prevedendo sanzioni penali e amministrative. L’articolo 44 del DPR 380/01 sottolinea che ogni opera edilizia richiede un titolo abilitativo, come permessi o autorizzazioni comunali.

In caso di violazioni, il codice penale punisce l’invasione arbitraria di edifici e il danneggiamento. Inoltre, un articolo come il 639-bis è dedicato a certi tipi di abusi edilizi, garantendo un inquadramento giuridico specifico a questi casi.

Il sequestro preventivo del materiale è una misura che blocca la prosecuzione di edificazioni irregolari, proteggendo l’integrità del patrimonio pubblico e dei territori.

Questo quadro normativo mira a preservare lo spazio abitativo e tutelare i diritti delle comunità, oltre a garantire un uso corretto delle risorse urbanistiche.

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