La lotta contro il traffico di sostanze stupefacenti continua a mostrare risultati significativi in Campania, con recenti operazioni portate a termine dai Carabinieri. La Tenenza di Ercolano ha inferto un duro colpo a una rete di spaccio attiva nella zona, coinvolgendo un’intera famiglia in un’operazione che ha rivelato il mondo dell’illegalità nascosto dietro le mura domestiche. La scoperta della piazza di spaccio è stata facilitata dall’attività di controllo e dal monitoraggio delle attività sospette, dimostrando l’impegno delle forze dell’ordine nella protezione della comunità.
L’intervento dei Carabinieri e l’allerta in codice
I Carabinieri della Tenenza di Ercolano, sempre vigili nella loro missione di contrasto allo spaccio di droga, sono stati attirati dall’elevato numero di persone che entravano ed uscivano da un palazzo in via Trentola. Di fronte a questo andirivieni, il personale ha deciso di appostarsi per osservare i movimenti. Il sospetto si è rivelato giustificato quando quattro clienti sono stati fermati alla loro uscita dall’abitazione, trovati in possesso di dosi di cocaina. Tuttavia, quello che ha reso l’operazione ancora più interessante è stato il tentativo di uno dei clienti, una guardia giurata, di avvisare la famiglia del rischio imminente. Con un messaggio criptico che recitava “ci sta la zia”, ha cercato di metterli in guardia, ma nonostante l’avviso, l’irruzione dei Carabinieri si è effettivamente svolta.
Mentre i militari si avvicinavano all’appartamento, la madre ha compiuto un gesto disperato: ha tentato di disfarsi della droga gettandola nel lavandino. Tuttavia, il movimento non è sfuggito all’occhio attento delle forze di polizia, che hanno avviato una perquisizione approfondita all’interno della casa.
La perquisizione e il materiale sequestrato
La perquisizione ha avuto esito positivo e ha portato alla scoperta di un’ampia gamma di strumenti e materiali che attestano il funzionamento di una vera e propria piazza di spaccio. Gli agenti hanno rinvenuto un totale di 3.554 euro in contante, segno evidente dell’attività illecita. Inoltre, sono stati sequestrati strumenti utilizzati per pesare e confezionare la droga, tra cui un bilancino e una macchina per termosaldature.
Un coltello intriso di cocaina, un barattolo in vetro contenente cocaina diluita in acqua e addirittura 9 smartphone, probabilmente utilizzati per comunicare con i clienti, sono stati trovati durante l’operazione. La polizia ha anche sequestrato un pugnale seghettato e un sistema di videosorveglianza che il 39enne usava per monitorare l’esterno dell’abitazione, evidenziando un’organizzazione ben strutturata.
Conseguenze legali per la famiglia coinvolta
Al termine dell’operazione, gli arresti non si sono limitati solo al padre e alla madre, ma anche alla figlia, la quale, sebbene incensurata, è stata denunciata per i suoi legami con l’attività illecita. L’intera dinamica del caso solleva interrogativi sulla normalizzazione dell’illegalità in contesti familiari e sulla vulnerabilità dei giovani, anche quelli senza precedenti penali, a entrare in un mondo pericoloso come quello dello spaccio di droga.
La scoperta di questa piazza di spaccio a Ercolano non solo mette in luce l’attività delle forze dell’ordine ma sottolinea anche la necessità di un continuo monitoraggio e di strategie preventive per combattere il fenomeno della droga, questione sempre più urgente nelle città italiane.
Ultimo aggiornamento il 26 Ottobre 2024 da Sara Gatti