Ristrutturazione dello stadio Flaminio: domani la presentazione del progetto di Lotito

Ristrutturazione dello stadio Flaminio: domani la presentazione del progetto di Lotito

Domani, Claudio Lotito presenterà il progetto di riqualificazione dello stadio Flaminio, con due proposte per la ristrutturazione e una capienza prevista tra 40.000 e 50.000 spettatori.
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Ristrutturazione dello stadio Flaminio: domani la presentazione del progetto di Lotito - Gaeta.it

Un’importante giornata si profila per il mondo calcistico romano, con la presentazione del progetto di riqualificazione dello stadio Flaminio, un impianto carico di storia. Domani mattina, alle 9.30, Claudio Lotito, presidente della Lazio, avrà l’opportunità di illustrare un dettagliato studio di pre-fattibilità, composto da oltre duecento pagine, incentrato sulla trasformazione dello stadio in quello che sarà il nuovo campo di casa della squadra biancoceleste. Un’iniziativa che ha suscitato grande attesa tra tifosi e addetti ai lavori, portando con sé l’eco di nostalgiche memorie calcistiche e nuove prospettive.

Un progetto atteso e discusso

L’incontro che si terrà al Campidoglio vedrà la partecipazione del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e di vari assessori comunali, tra cui Alessandro Onorato per lo sport, Andrea Tobia Zevi per il patrimonio e le unità abitative, Eugenio Patanè per la mobilità e Maurizio Veloccia per l’urbanistica. Questo gruppo di lavoro è stato convocato per dare maggiore impulso al progetto e per discutere in dettaglio gli aspetti tecnici e logistici di un’opera che, se realizzata, andrebbe a collocare la Lazio in una struttura moderna e all’avanguardia.

Nel documento di pre-fattibilità saranno esposte due diverse ipotesi per la ristrutturazione. La prima contempla una copertura per l’intero impianto, mentre la seconda prevede uno stadio senza tetto. Questi aspetti sono fondamentali non solo per garantire il comfort dei tifosi ma anche per rispettare i requisiti di sicurezza e funzionalità richiesti per ospitare le competizioni nazionali e internazionali. Un tema delicato ma cruciale, vista l’importanza crescente di strutture che possano competere con le altre del panorama calcistico europeo.

La capienza e la progettazione

Un altro punto chiave del progetto è la capienza del nuovo stadio Flaminio. L’obiettivo è di realizzare un impianto capace di accogliere tra i 40.000 e i 50.000 spettatori. Questa scelta è stata motivata dall’analisi dei flussi di pubblico attesi per le partite di campionato, ma anche per eventuali eventi extra-calcio. Creare una struttura che possa garantire un’affluenza significativa è cruciale per il successo finanziario dell’intera operazione.

La progettazione del nuovo stadio prevede anche un’attenzione particolare all’accessibilità. Infatti, oltre ad un impianto moderno, è fondamentale che i tifosi possano raggiungere facilmente la struttura, grazie ai mezzi di trasporto pubblici e alle connessioni con il resto della città. Questo rappresenta un elemento chiave per l’esperienza complessiva, che deve essere fruibile e comoda per tutti.

Iter amministrativo e futura collaborazione

La presentazione di domani segna dunque un ulteriore passo nel lungo cammino burocratico che accompagnerà il progetto, che dovrà affrontare l’analisi degli uffici competenti. Questi ultimi dovranno valutare la fattibilità dell’idea, tenendo conto delle normative vigenti e della sostenibilità del progetto stesso. Un compito delicato visto l’importanza storica del Flaminio, da sempre legato alla tradizione calcistica della Lazio.

Il coinvolgimento della famiglia Nervi, architetti di fama mondiale, aggiunge un importante valore al progetto, richiamando l’eredità culturale legata alla storicità della struttura. Questo aspetto è fondamentale per attrarre l’interesse non solo dei tifosi ma anche di architetti, urbanisti e storici, che potrebbero contribuire attivamente alla rinascita di un luogo così emblematico per la città di Roma.

Con l’avvicinarsi della presentazione, cresce l’aspettativa attorno a una trasformazione che potrebbe segnare una nuova era per il calcio nella capitale, ridisegnando il futuro del Flaminio come una casa moderna per la Lazio e un luogo di aggregazione per sportivi e appassionati.

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