Ripristino degli edifici scolastici: 69 crolli in un anno e preoccupanti carenze di sicurezza

La sicurezza delle scuole italiane è in crisi, con 69 crolli segnalati e oltre il 59% degli edifici privi di certificazioni necessarie, evidenziando l’urgenza di interventi strutturali e manutentivi.
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Ripristino degli edifici scolastici: 69 crolli in un anno e preoccupanti carenze di sicurezza - Gaeta.it

Negli ultimi anni, la sicurezza delle scuole italiane ha sollevato sempre più preoccupazioni, culminando in un drammatico report di Cittadinanzattiva. Tra settembre 2023 e settembre 2024, il numero dei crolli nelle strutture scolastiche ha raggiunto 69, un dato allarmante che non si registrava da ben sette anni. La distribuzione geografica di questi eventi evidenzia un problema trasversale: 28 crolli hanno interessato il Sud e le Isole, mentre il Nord ha fatto registrare il 40,5% degli incidenti. Al Centro, la situazione non è migliore, con il 19% dei crolli segnalati. Questi eventi, molti dei quali avrebbero potuto essere evitati, sono spesso preceduti da segnali visibili di degrado, che purtroppo non sono stati adeguatamente considerati.

Edifici scolastici a rischio: la mancanza di agibilità inquieta

Un ulteriore aspetto preoccupante emerso dal report è la condizione degli edifici scolastici in termini di agibilità e sicurezza. Attualmente, il 59,16% degli edifici non possiede né il certificato di agibilità né quello di prevenzione incendi. Inoltre, il 41,50% delle scuole non ha completato il collaudo statico, esponendo gli studenti e il personale a rischi inaccettabili. Su un totale di 40.133 edifici scolastici in Italia, ben 2.876 sono situati in aree classificabili a rischio 1 e 14.467 in zone a rischio 2, confermando la necessità di un’urgente azione di ristrutturazione e adeguamento.

Nonostante i dati sugli incidenti siano allarmanti, il report di Cittadinanzattiva segnala anche alcuni progressi, seppur minori. Infatti, poco più del 3% delle scuole ha subito interventi di adeguamento e miglioramento sismico. Solo l’11,4% degli edifici è stato progettato seguendo le normative antisismiche, il che indica che è necessario accelerare il passo negli interventi per garantire la sicurezza degli alunni.

Manutenzione e segnalazioni: la voce dei docenti

Un’altra sezione del rapporto focalizza l’attenzione sulla manutenzione delle strutture scolastiche. Circa il 64% dei docenti intervistati ha affermato di aver riscontrato fenomeni legati alla scarsa o addirittura assente manutenzione. Tra i problemi più comuni, gli insegnanti segnalano infiltrazioni d’acqua , distacchi di intonaco e tracce di umidità . Questo scenario mette in luce una realtà preoccupante: oltre la metà degli intervistati ha evidenziato situazioni di inofficiabilità in termini di sicurezza e, in molti casi, sono stati attivati interventi dopo segnalazioni da parte del personale.

Le simulazioni di emergenza, importantissimi per la preparazione in caso di eventi catastrofici, hanno coinvolto ben il 92% degli intervistati. Tuttavia, il report rivela anche che l’8% dei docenti ha dichiarato che tali prove non sono state effettuate. Le simulazioni si sono concentrate principalmente sul rischio d’incendio e sul rischio sismico . Contrariamente, la preparazione per affrontare alluvioni e rischi vulcanici rimane molto indietro, con percentuali pari rispettivamente al 5% e all’1%, nonostante l’intensificarsi degli eventi legati ai cambiamenti climatici.

Piano nazionale di ripresa e resilienza: irrisolti tagli e messa in sicurezza

La coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva, Adriana Bizzarri, ha sollevato critiche riguardo ai recenti tagli al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che sta avendo ripercussioni dirette sull’educazione precoce in Italia. Originariamente, il Piano prevedeva una spesa di 4,6 miliardi di euro per la creazione di 264.480 nuovi posti negli asili nido. Tuttavia, in seguito a una revisione del Governo, i fondi sono stati ridotti a 3,245 miliardi per soli 150.480 posti. La stessa sorte è toccata alla costruzione di nuove scuole, con un passaggio da 195 a 166 edifici previsti.

La causa principale di tali riduzioni è stata identificata negli aumenti dei costi di costruzione, una situazione che rischia di compromettere ulteriormente la sicurezza e la qualità delle strutture. Inoltre, l’adeguamento, la messa in sicurezza e il miglioramento sismico degli edifici già esistenti non riescono a coprire i bisogni reali delle scuole. Le risorse destinate a tali interventi ammontano a 4,399 miliardi di euro, circa 500 milioni in più rispetto ai 3,900 miliardi iniziali, ma insufficienti a garantire la sistemazione di tutti gli edifici necessari.

Contest fotografico ‘scatti di sicurezza’: promuovere la consapevolezza

In risposta a queste problematiche, Cittadinanzattiva ha lanciato un contest fotografico denominato ‘Scatti di sicurezza’, aperto a tutte le istituzioni scolastiche, di ogni ordine e grado. Iniziativa coinvolgente che mira ad accrescere la consapevolezza sulla sicurezza nelle scuole, gli istituti possono inviare una o più fotografie, accompagnate da slogan, attraverso l’indirizzo email fornito dall’organizzazione. La scadenza per la presentazione delle opere è fissata al 28 febbraio 2025, e i lavori vincitori saranno premiati in occasione della XIX edizione del Premio Scafidi ad aprile 2025.

Attraverso questa iniziativa, si intende stimolare la partecipazione attiva degli studenti e del personale scolastico alla questione della sicurezza negli edifici, contribuendo così a un miglioramento generale delle condizioni di apprendimento.

Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 da Marco Mintillo

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