Rinviato a giudizio l'ex governatore della Sardegna e altri 18 per nomine contestate

Rinviato a giudizio l’ex governatore della Sardegna e altri 18 per nomine contestate

Inchiesta su Christian Solinas e 18 collaboratori per nomine illegittime in Sardegna, con accuse di corruzione e falsità. Il processo inizierà il 3 aprile, coinvolgendo figure chiave dell’amministrazione regionale.
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Rinviato a giudizio l'ex governatore della Sardegna e altri 18 per nomine contestate - Gaeta.it

Un’importante inchiesta giudiziaria si sviluppa attorno all’ex governatore della Sardegna, Christian Solinas, e a un gruppo di 18 persone coinvolte in diverse nomine ritenute illegittime dalla Procura di Cagliari. Queste nomine, concernenti figure di spicco dell’amministrazione regionale, sono al centro di un’azione legale che si annuncia complessa. La questione coinvolge anche vari assessori e dirigenti, tra cui alcuni attuali e ex membri del governo regionale e figure imprenditoriali.

Accusa di corruzione e falsità per Solinas

Christian Solinas, attualmente nei guai giudiziari, dovrà affrontare accuse gravi tra cui corruzione e falsità sia materiale che ideologica. La data del processo è stata fissata per il 3 aprile, e il giudice dell’udienza preliminare, Roberto Cau, ha già avuto modo di esaminare il caso. Importante è la decisione di non procedere per abuso d’ufficio, come richiesto dalla Procura, a causa dell’abrogazione del relativo reato, secondo quanto stabilito dall’articolo 323 del codice penale. Questo passaggio segna un punto cruciale nel processo, considerando che il Gup ha anche escluso l’ipotesi di turbativa d’asta per la mancanza di prove sufficienti.

Le accuse ruotano attorno alle nomine effettuate dalla precedente giunta di Solinas, che coinvolgevano figure chiave come la direttrice generale della presidenza della giunta, Silvia Curto, e il direttore generale della Protezione civile, Antonio Pasquale Belloi. Le due figure sono accusate di non soddisfare i requisiti necessari per occupare tali posizioni, alimentando ulteriormente il clima di incertezza attorno all’operato della giunta regionale.

Il coinvolgimento di figure di governo e imprenditoria

L’inchiesta non si limita a Solinas ma abbraccia un ampio ventaglio di nomi, inclusi ex assessori e dirigenti pubblici. Accanto a Solinas, dovranno difendersi in aula figure come Anita Pili, Alessandra Zedda, Nanni Lancioni, Massimo Temussi e Maurizio De Pascale. Questi sono solo alcuni dei volti noti coinvolti: sull’elenco figura anche Silvia Cocco, Barbara Poruu e Gianluca Calabrò, tutti chiamati a rispondere di vari capi di imputazione legati a nomine e responsabilità in ambito pubblico.

L’indagine si concentra anche su altre nomine nel 2020, che hanno riguardato il vertice dell’Aspal e la direzione del Servizio attività estrattive e recupero ambientale nell’assessorato dell’Industria. Questi aspetti getteranno luce su una serie di pratiche amministrative che potrebbero rivelarsi problematiche, e occorrerà seguire con attenzione gli sviluppi del processo, che si preannuncia ricco di colpi di scena e dettagli che potrebbero cambiare il panorama politico regionale.

Esclusi dal processo

Con un processo così ampio, non tutti gli imputati sono destinati a restare sotto accusa. L’ex direttrice dell’Aspal Sardegna, Maika Aversano, insieme all’amministratore unico dell’Arst Roberto Neroni, sono stati esclusi dal processo. La loro assenza dall’udienza crea ulteriori interrogativi su come la situazione si stia sviluppando e pone interrogativi sull’integrità delle procedure seguite nel corso delle nomine sotto esame.

L’andamento dell’inchiesta e il successivo processo non solo interesseranno le persone coinvolte ma avranno anche un impatto significativo sull’immagine e sull’operato della giunta regionale, creando attese e interrogativi tra i cittadini sardi e gli osservatori della politica isolana.

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