Rilancio del patrimonio boschivo in Campania: la proposta per stabilizzare gli idraulico-forestali

Rilancio del patrimonio boschivo in Campania: la proposta per stabilizzare gli idraulico-forestali

In Campania, un emendamento proposto dalla consigliera Maria Muscarà mira a stabilizzare 1.500 lavoratori idraulico-forestali, migliorando la gestione dei parchi regionali e affrontando la precarietà occupazionale.
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Rilancio del patrimonio boschivo in Campania: la proposta per stabilizzare gli idraulico-forestali - Gaeta.it

Il mondo del lavoro in Campania è al centro di un’importante iniziativa volta a stabilizzare gli idraulico-forestali nelle Comunità Montane, ponendo fine a un lungo periodo di precarietà. Maria Muscarà, consigliera regionale indipendente, ha presentato un emendamento chiave per sostenere i lavoratori e migliorare la gestione delle risorse forestali della regione. In questo contesto, la questione dei parchi regionali e della loro valorizzazione emerge come un tema cruciale per lo sviluppo culturale, lavorativo e turistico della Campania.

Il contesto della precarietà lavorativa

La precarietà dei lavoratori forestali in Campania ha radici profonde e complesse. Attualmente, circa 1.500 idraulico-forestali si trovano in una condizione di insicurezza professionale, con contratti a termine che non garantiscono loro stabilità economica. In una recente conferenza stampa, la consigliera Muscarà ha sottolineato che molti di questi lavoratori non ricevono lo stipendio da oltre sette mesi. Questa situazione non solo mette a rischio il loro sostentamento ma influisce anche sulla cura e gestione del patrimonio boschivo della regione.

I lavoratori forestali non solo svolgono un ruolo fondamentale nella protezione dei parchi, ma vengono frequentemente utilizzati per compiti che esulano dalle loro mansioni primarie, creando ulteriori confusioni e difficoltà nella loro stabilizzazione professionale. La proposta di legge presentata mira a definire chiaramente i loro ruoli e attribuzioni, ponendo l’accento sull’importanza di garantire loro un contratto a tempo indeterminato.

La gestione dei Parchi regionali

I Parchi regionali della Campania, che attualmente contano otto aree protette, rappresentano una risorsa preziosa. Tuttavia, come sottolineato da Salvatore Ronghi, presidente di Sud Protagonista, queste aree sono in gran parte trascurate. La mancanza di adeguate risorse economiche e personale specializzato ha portato a un abbandono di queste aree verdi. Un migliore sfruttamento dei parchi, attraverso un turismo ecosostenibile e la valorizzazione del ricco patrimonio naturale, potrebbe generare significativi benefici economici e occupazionali per la regione.

Un ulteriore passo verso la stabilizzazione dei lavoratori forestali potrebbe essere l’assunzione di oltre 1.100 unità di personale, attingendo dalla lista di precari che hanno ricevuto formazione specifica nella gestione di aree verdi e dei parchi. Questa misura non solo aiuterebbe a risolvere la questione della disoccupazione, ma offrirebbe anche una soluzione concreta per migliorare la gestione delle risorse naturali.

La richiesta di cambiamento

Durante l’incontro con i rappresentanti sindacali, Maurizio Grosso, segretario generale del sindacato forestali Sifus, ha evidenziato che i lavoratori stanno affrontando un’ingiusta precarietà prolungata da 25 anni. È fondamentale che i contratti di lavoro vengano trasformati in indeterminati, creando un clima di fiducia e stabilità. Questa transizione è descritta non solo come una giusta richiesta per i lavoratori, ma anche come una misura essenziale per la conservazione e il monitoraggio del patrimonio boschivo campano.

Insomma, la questione del personale forestale precario non è solo una problematica lavorativa, ma un elemento cruciale per la salvaguardia dell’ambiente. L’auspicio è che queste iniziative legislative possano finalmente portare a un cambio di passo significativo, contribuendo non solo al benessere dei lavoratori, ma anche al rilancio del patrimonio naturale della Campania.

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