Un cittadino di Cagliari, Mariano Strazzeri, ha intrapreso un’azione legale contro il progetto di un rigassificatore situato a meno di quattrocento metri dalla sua abitazione nel Villaggio Pescatori. Questo progetto, approvato dal ministero della Transizione ecologica nel marzo 2021, ha suscitato forti preoccupazioni tra i residenti locali riguardo alla loro salute e sicurezza. Questa vicenda mette in luce il dibattito crescente sui diritti ambientali e la protezione della salute dei cittadini, soprattutto in una regione come la Sardegna, già vulnerabile dal punto di vista ecologico.
Il ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo
Le motivazioni del ricorso
Mariano Strazzeri ha presentato oggi un reclamo ufficiale presso la Corte europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo. Il ricorso è stato avviato a seguito della sentenza del TAR e del Consiglio di Stato, che avevano negato il suo precedente appello contro il decreto che dava il via libera alla costruzione del rigassificatore. La decisione del ministero di approvare il progetto ha sollevato diverse criticità , specialmente per quanto riguarda l’impatto ambientale e la salute pubblica.
Il ricorso è fondato su argomentazioni relative alla mancanza di garanzie adeguate per la salute dei cittadini residenti nelle vicinanze dell’impianto. La casa di Strazzeri dista meno di 400 metri dal sito previsto, mentre in molti altri Paesi europei un simile impianto è solitamente situato a una distanza di diversi chilometri dai centri abitati. Le preoccupazioni riguardo ai rischi per la salute e l’ambiente sono accresciute dal fatto che la costruzione di impianti di questo genere richiede standard di sicurezza elevati, come stabilito dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dalla Convenzione di Aarhus.
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Chi rappresenta Strazzeri?
Il sig. Strazzeri è assistito dall’avvocato Andrea Mensi, un esperto di diritto internazionale, docente presso l’Università di Bologna. Questo professionista ha già affrontato casi simili in sede europea, rendendo il suo intervento di grande importanza per la tutela dei diritti del ricorrente. La strategia legale si propone non solo di contestare la decisione di autorizzare il progetto, ma anche di sollecitare un riesame delle misure di sicurezza adottate, ponendo l’accento sull’importanza della protezione dei residenti.
Il legale sottolinea che il ricorso non è un attacco diretto al progetto del rigassificatore, che ha una valenza significativa nell’ambito della transizione energetica e nella lotta alla decarbonizzazione, ma piuttosto un appello a garantire che gli standard di sicurezza richiesti siano rispettati. Questa posizione mira a trovare un equilibrio tra le esigenze energetiche della regione e la salute e la sicurezza dei cittadini.
Le prospettive legali e gli sviluppi futuri
La fase di ammissibilità del ricorso
Il ricorso presentato alla Corte di Strasburgo affronta ora una delicata fase di ammissibilità , un processo che richiederà circa dodici mesi per essere esaminato. Durante questo periodo, la maggior parte dei reclami presenta un tasso di inammissibilità superiore al 90%, rendendo il percorso legale particolarmente sfidante. Tuttavia, Strazzeri e il suo avvocato sono fiduciosi che il loro caso possa portare a un esame più approfondito dei diritti dei cittadini e dell’importanza di garantire standard di sicurezza adeguati.
Se il ricorso dovesse essere dichiarato ammissibile, seguirà un lungo processo di esame del merito, durante il quale sarà determinato se il governo italiano ha rispettato i requisiti internazionali relativi alla salute pubblica e all’ambiente. Le attese sono elevate, non solo per Strazzeri, ma per tutti i residenti di Cagliari che condividono le stesse preoccupazioni. La questione del rigassificatore diventa, quindi, un caso simbolo dell’interazione tra sviluppo energetico e diritti umani, riecheggiando in un contesto globale sempre più attento alle implicazioni ambientali e sociali delle decisioni politiche.
La vicenda del rigassificatore di Cagliari rappresenta un’importante battaglia legale e sociale, evidenziando la necessità di garantire che le scelte energetiche non compromettano la salute dei cittadini e la qualità della loro vita.