Regione Basilicata cerca soluzioni per la vertenza Callmat: richiesta di incontro con il Ministro Urso

Regione Basilicata cerca soluzioni per la vertenza Callmat: richiesta di incontro con il Ministro Urso

La Regione Basilicata affronta la crisi occupazionale di Callmat, con 129 esuberi già annunciati e ulteriori licenziamenti previsti, invitando il Ministro Urso a un incontro per discutere soluzioni.
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Regione Basilicata cerca soluzioni per la vertenza Callmat: richiesta di incontro con il Ministro Urso - Gaeta.it

La Regione Basilicata è attivamente impegnata nella risoluzione della vertenza legata all’azienda Callmat, che sta affrontando significativi problemi occupazionali a causa di una riduzione delle commesse. Il governo regionale ha deciso di contattare il Ministro delle imprese, Adolfo Urso, per invitarlo a prendere parte a un incontro programmato per il 27 novembre, dove si discuterà una questione simile che coinvolge la Regione Calabria. Questo incontro ha l’obiettivo di trovare un percorso pratico per affrontare la crisi occupazionale e mantenere la continuità lavorativa per i dipendenti.

La riunione a Potenza

La riunione che ha portato a questa decisione si è tenuta a Potenza ed è stata guidata dall’assessore al lavoro Francesco Cupparo. Hanno partecipato dirigenti dell’azienda Callmat, rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, con la presenza anche del presidente della Provincia di Matera, Francesco Mancini, e del consigliere regionale Michele Napoli. La discussione si è concentrata sulla situazione critica dell’azienda, a partire dalla recente comunicazione di 129 esuberi immediati, con la prospettiva di ulteriori 100 licenziamenti nei prossimi mesi. Queste notizie hanno allarmato le parti coinvolte, poiché la riduzione della forza lavoro rappresenta un’incertezza per il futuro occupazionale della regione.

Il ruolo della Tim e le prospettive per i lavoratori

La Callmat ha avvertito che il calo significativo delle commesse provenienti da Tim ha portato a questa difficile situazione. La questione centrale emersa nella riunione è stata l’impatto che la monocommessa di Callmat ha sui lavoratori e sulla dinamica occupazionale del territorio. È stato sottolineato come la vertenza richieda l’attenzione del governo, attraverso un tavolo di lavoro che possa coinvolgere interlocutori nazionali. La necessità di un intervento governativo è stata evidenziata come fondamentale per definire strategie che possano mitigare gli effetti della riduzione del personale e garantire un futuro ai lavoratori.

Piani di riqualificazione e opportunità

Durante le discussioni, è stata evocata una proposta già emersa in un precedente incontro tenutosi a Roma nel mese di marzo. Tale proposta prevede la creazione di un piano di riqualificazione professionale per i lavoratori dei call center di Tim che si trovano a vivere situazioni di crisi analoghe in diverse regioni. Questo piano potrebbe includere attività di formazione nel settore della digitalizzazione della pubblica amministrazione, un campo di crescente interesse e necessità nel contesto attuale. La riqualificazione professionale non solo potrebbe offrire ai lavoratori nuove competenze per affrontare le sfide occupazionali post-crisi, ma anche garantire una risposta adeguata alle esigenze di un mercato del lavoro in evoluzione.

Questo sviluppo nella vertenza Callmat mette in evidenza la necessità di un dialogo costante tra le istituzioni, le aziende e i rappresentanti dei lavoratori per affrontare le problematiche occupazionali che emergono nelle dinamiche economiche attuali.

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