A Casal Monastero, un imponente intervento delle forze dell’ordine ha portato alla cattura di due fratelli, di 28 e 16 anni, coinvolti in un episodio di spaccio. Gli agenti hanno rinvenuto circa un chilo e mezzo di hashish, scoprendo una situazione legata agli stabili Ater della zona. I dettagli di questa operazione, che sottolinea l’impegno dei carabinieri della compagnia di Tivoli, rivelano anche altri crimini associati a furti di forniture.
L’intervento dei carabinieri nel cuore di Casal Monastero
I carabinieri della compagnia di Tivoli hanno intensificato i controlli nel quartiere di Casal Monastero, un’area nota per attività illecite. Durante una serie di ispezioni nella zona, un’intera palazzina Ater in via San Giovanni Reatino è diventata il centro della loro attenzione. Mentre si avvicinavano all’appartamento situato al secondo piano, un odore caratteristico di hashish ha attirato la loro attenzione. Non ci è voluto molto prima che decidessero di suonare il campanello.
All’apertura della porta, il fratello maggiore ha cercato di giustificare la presenza della sostanza, affermando di possederne solo una piccola quantità per uso personale. Tuttavia, un rumore sordo proveniente dall’interno ha catalizzato l’attenzione degli agenti. Quello che i carabinieri non sapevano è che il giovane fratello, nel tentativo di sbarazzarsi della prova, aveva lanciato una cassettina metallica dalla finestra, colpendo il giardinetto sottostante.
Scoperta del carico di droga
Con i sospetti che ora si facevano sempre più fondati, i carabinieri hanno proceduto alla perquisizione dell’appartamento. Ciò che hanno trovato ha superato le loro aspettative: un chilo e mezzo di hashish suddiviso in 29 panetti è stato scoperto su un davanzale, occultato in prossimità di un termosifone. L’operazione ha così portato all’arresto immediato dei due fratelli, che si sono dimostrati non solo coinvolti nel possesso ma, presumibilmente, anche nella distribuzione della sostanza.
Il 28enne, già noto alle forze dell’ordine, ha confermato il coinvolgimento di entrambi, segnalando una potenziale rete di spaccio che potrebbe estendersi anche oltre i confini del quartiere. L’operazione ha avuto anche un impatto significativo sulla sicurezza del quartiere e sulle percezioni dei residenti riguardo alla legittimità delle attività locali.
Altri crimini appurati nella palazzina
L’intervento dei carabinieri non si è limitato alla scoperta della droga. Durante le verifiche nella stessa palazzina Ater, le forze dell’ordine hanno aperto un altro fronte investigativo. Tre persone sono state denunciate per furto aggravato di acqua e una per furto aggravato di gas. Questi individui, evidentemente, si erano allacciati in modo abusivo alle reti di fornitura, eludendo i pagamenti e causando danni all’infrastruttura pubblica.
In totale, l’operazione ha comportato il controllo di 78 persone e l’accertamento di 27 veicoli, evidenziando un impegno su più fronti. Queste attività dimostrano la determinazione dei carabinieri nel contrastare non solo il traffico di droga ma anche i reati connessi alla sicurezza pubblica e alla legalità delle forniture nei quartieri residenziali.