Un’escalation degli attacchi nella striscia di Gaza ha causato numerose vittime tra la popolazione civile. Nella notte, i bombardamenti israeliani hanno colpito con forza l’area di Jabalia, nel nord della regione, provocando decine di morti e feriti. Le tensioni si sono ulteriormente aggravate dopo che le forze israeliane hanno ordinato l’evacuazione di alcune zone nel settore settentrionale della striscia.
Nuovi attacchi dall’inizio della giornata e reazioni sul campo
Secondo Al Jazeera, dall’inizio della giornata si sono registrati altri sei morti nella striscia di Gaza a seguito di nuovi raid israeliani. Questi attacchi si sono concentrati sempre nelle aree più popolate dell’enclave palestinese, dove la presenza di civili rende ancora più elevato il pericolo per gli abitanti.
Le forze di difesa israeliane hanno continuato la loro campagna militare, sostenendo la necessità di neutralizzare obiettivi considerati strategici e legati a gruppi armati palestinesi. La situazione sul terreno è tesa, con la popolazione civile che tenta di trovare rifugio e le organizzazioni umanitarie che denunciano la mancanza di corridoi sicuri per evacuare i feriti.
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L’attacco su jabalia e il bilancio delle vittime
Durante la notte, la zona di Jabalia è stata bersagliata da una serie di raid condotti dall’esercito israeliano. Testimoni e fonti arabe hanno riferito che almeno 45 persone hanno perso la vita nel bombardamento, mentre i feriti superano le decine. Tra le vittime ci sono uomini, donne e bambini, molti dei quali sono stati travolti dagli edifici colpiti o dalla distruzione delle infrastrutture circostanti. I soccorsi hanno dovuto operare in condizioni difficili, vista la gravità delle ferite e l’entità delle macerie.
Il quartiere di Jabalia funziona come uno dei principali centri abitati nel nord di Gaza, con una densità di popolazione molto alta. Questo ha aumentato il rischio di danni collaterali, prendendo di mira zone residenziali e mercati. La comunità internazionale ha lanciato appelli al cessate il fuoco, ma le operazioni militari hanno proseguito senza sosta durante le ore notturne.
Ordine di evacuazione e prospettive dell’operazione militare israeliana
Ieri sera, le IdF hanno ordinato l’evacuazione immediata di specifiche aree nel nord della striscia di Gaza. L’avviso riguarda quartieri selezionati considerati prossimi ai bersagli militari, con l’obiettivo di ridurre il numero di vittime tra i civili durante le operazioni successive. Questo ha messo in movimento migliaia di persone, spesso costrette a spostarsi in fretta e in sicurezza precaria.
Il comando israeliano ha annunciato che tale mossa anticipava un’operazione più ampia, finalizzata a colpire la rete militare palestinese all’interno dell’enclave. Non sono stati forniti dettagli precisi sui tempi e sulle modalità, ma l’ordine di evacuazione testimonia l’intensificazione dei combattimenti in corso.
Tensioni crescenti nella regione
Questa complicata fase segna un nuovo capitolo del conflitto israelo-palestinese, con ripercussioni immediate sulla popolazione civile e un aumento delle tensioni nella regione, già sottoposta a forti pressioni politiche e sociali nelle ultime settimane.
“La situazione è critica e richiede un intervento urgente della comunità internazionale,” hanno dichiarato alcune organizzazioni umanitarie presenti sul posto.